Conoscere la propria composizione corporea è il trampolino di lancio per iniziare un percorso di benessere fisico e trovare le strategie vincenti.
La valutazione della massa corporea viene utilizzata per:
- identificare il rischio di salute di un soggetto in base alla sua percentuale di grasso
- monitorare i cambiamenti che sono sintomo di determinate malattie
- analizzare le modifiche delle proporzioni durante la crescita e l’invecchiamento
- valutare l’effetto dell’alimentazione e della pratica sportiva
Valutare la propria composizione corporea significa misurare diverse componenti che costituiscono il corpo.
Indice
MODELLO BICOMPARTIMENTALE
Secondo il modello bicompartimentale il nostro corpo è suddiviso in massa grassa e massa magra e ottenere il giusto rapporto tra queste è la base per una composizione corporea ideale.
La massa grassa rappresenta la totalità dei lipidi presenti nel corpo umano.
GRASSI E CLASSIFICAZIONE
I grassi, o lipidi, possono accumularsi nel corpo in diversi modi:
- grasso sottocutaneo: non è pericoloso per la salute, ma esteticamente non piacevole
- grasso muscolare: è associato all’insorgenza di malattie come il diabete e la sindrome metabolica;
- grasso viscerale: è metabolicamente più attivo, per cui, con la giusta alimentazione e l’allenamento, viene bruciato; un suo eccesso provoca il rilascio di acidi grassi liberi nel fegato e porta ad insulinoresistenza.
Vediamo qualche valore di riferimento; i rischi legati al sovrappeso spariscono quando il grasso scende intorno a queste percentuali:
- Uomini: 15% massa grassa
- Donne: 22% massa grassa
Il primo ostacolo da superare è avvicinarsi quanto più possibile a questi valori.
BMI: INDICE DI MASSA CORPOREA
A questo punto si ritiene necessario calcolare il proprio BMI (Body Mass Index o indice di massa corporea); esso è un parametro utile per ottenere una valutazione generale del proprio peso corporeo.
BMI= peso corporeo / altezza in metri al quadrato
Uomo BMI: > 22 e < 26
Donna BMI: > 19 e < 25
L’intervallo di “normalità” del BMI è piuttosto ampio in funzione delle differenze soggettive legate alla struttura fisica; ecco, però, non tiene conto della massa muscolare, né delle differenze della massa ossea e la proporzione tra lunghezza degli arti e statura.
Vediamo altre metodologie per conoscere la nostra composizione corporea:
ANTROPOMETRIA
Questo metodo consente di valutare lo stato di nutrizione e il rischio cardio – metabolico legato al sovrappeso e all’obesità.
Dopo aver calcolato il BMI, si aggiungono altre variabili soggettive come la circonferenza della vita, dei fianchi e il diametro sagittale dell’addome.
PLICOMETRIA
Si basa sull’utilizzo di un plicometro, attraverso cui viene estrapolata la percentuale di massa grassa.
Il limite maggiore di questo metodo è che si parte dal presupposto che il soggetto sia ben idratato, cioè che abbia una percentuale di acqua corporea totale almeno del 60%; in caso contrario i risultati non sono attendibili.
BIOIMPEDENZIOMETRIA
E’ una metodica strumentale attendibile che si basa su un modello tricompartimentale diviso in massa grassa, massa magra e massa extracellulare.
I tessuti biologici si comportano come conduttori, semiconduttori o isolanti: le soluzioni elettrolitiche dei tessuti magri sono ottimi conduttori, mentre osso e grasso sono isolanti.
Quando nel corpo viene infusa una corrente, questa lo attraversa più facilmente se incontra maggiori flussi corporei piuttosto che massa cellulare.
La misurazione di queste resistenze ci consente di stabilire la composizione corporea e valutare lo stato nutrizionale.