Sin da piccoli manifestiamo preferenze e gusti personali per quanto riguarda lo svolgimento di attività sportive o meno. Si scopre in tenera età la passione per gli sport e già ci si immagina campioni di qualche disciplina.
Ricevere una medaglia, salire sul podio… Alcuni sono portati, altri meno.
Non sempre si trova subito lo sport giusto; a qualcuno servono anni e tante iscrizioni a svariate attività prima di riuscire a trovare la strada giusta.
Per Massimiliano Di Gioia, non è stato così. Classe 1979, tesserato per l’Atletica Giò 22 Rivera e innamorato delle corse in montagna, l’atleta torinese si è raccontato in questa breve intervista esclusiva su come era un bambino sportivo!
Indice
Ciao Max! Un piacere averti qui con noi. Ci racconti da dove nasce la tua passione per le corse in montagna?
Ciao ragazzi! Piacere mio!
Allora, io pratico o meglio ho praticato sport a livello agonistico quali corsa su strada ed in montagna.
La mia passione per la corsa nasce da bambino, visto che quando correvo non mi stancavo mai.
E poi mi piaceva correre, volevo sempre portare la mia resistenza a livelli eccelsi.
E quali sono le gare a cui sei più legato?
Ho vinto un po’ di gare nel circuito sia regionale che nazionale, ma forse quella a cui è legato il mio nome è la 4000 scalini di Fenestrelle.
Le mie migliori performance le ho fatte senza mai vincere, ovvero, piazzandomi 3° allo Stellina, che è una gara internazionale di corsa in montagna e 4° al Moleson in Svizzera nel 2013.
Proprio in quel anno sono riuscito a strappare anche un 10° posto ai campionati italiani di corsa in montagna a Brentonico.
Altre gare molto belle che ho fatto con un ottimo risultato sono: il 5° posto alla Tuttadritta di Torino del 2011 con un tempo 31 e 36 ed il Vertical del Monviso 2011.
Grandi risultati! Ci sveli come ti organizzi per gli allenamenti?
Lavoro da 13 anni come operaio per un’azienda che ha diverse commesse in giro per l’Europa, quindi sono sempre in giro.
Purtroppo corro sempre solo e mi ritaglio del tempo per completare i miei allenamenti ogni giorno.
Una volta riuscivo a doppiare e correre il mattino. Oramai mi è impossibile. Non ho più la grinta e la rabbia di una volta.
Non ho più obiettivi importanti quindi corro e faccio anche il lavoro degli altri!
E c’è differenza tra gli allenamenti IN/OFF season?
Varia molto il mio allenamento da stagione a stagione.
Ma in riassunto:
D’inverno: mattino spinning e sera corsa. Faccio di solito 3 sessioni a settimana che prevedono scatti in salita dai 15 secondi fino ai due minuti.
Il tempo aumenta in base alla stagione. Più fa caldo più aumentano le salite
In primavera e autunno ripetute normali con recupero da fermo.
E d’estate ripetute brevi…. una salita a settimana e quando riesco esco in bici da corsa…
Cerco, inoltre, di fare 2 o 3 volte a settimana il potenziamento del core.
E come le corse in montagna ti collegano al CrossFit®?
Nel periodo invernale faccio molto potenziamento a circuito e rimango molto attivo grazie al CrossFit®.
Mi aiuta e mi motiva tantissimo ad affrontare l’allenamento del giorno in quanto il mitico WOD per me è una base aerobica e di forza muscolare pazzesca.
Come gestisci alimentazione e integrazione nei periodi importanti?
Non faccio distinzione, per l’alimentazione cerco di mangiare correttamente.
Seguo una classica dieta mediterranea dove mi controllo molto.
Come integrazione utilizzo sempre solo aminoacidi ramificati dopo gli allenamenti.
Testa e sport, cosa rappresenta per te?
La testa credo faccia tanto. Io per esempio mi automotivo, il mio motto è dare sempre il massimo!
Non sono mai riuscito a gestire i momenti di sconforto causati dagli infortuni, mentre se era derivato da una gara, cercavo di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno.
Questo perché ero sicuro che in gara avevo dato il massimo.
Gli infortuni è impossibile gestirli mentalmente all’inizio, però ho trovato diverse alternative, come per esempio la bici, che mi fanno rimanere sempre in forma.