La notizia è ufficiale: Emma Lawson si unisce a Brute Strength, uno dei team di allenamento più noti e rispettati nel panorama del CrossFit®.
Dopo settimane di speculazioni e un’apparizione “sospetta” in Florida insieme a Fee Saghafi e agli altri atleti Brute, l’annuncio è arrivato tramite un video ironico su Instagram, in cui Emma chiede a ChatGPT quale sia il miglior training camp per il suo futuro nel CrossFit®. La risposta? “BRUTE.”
Ma dietro questo simpatico siparietto c’è una scelta importante, che segna un punto di svolta nella carriera della ventenne canadese.
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Indice
Una nuova guida dopo l’addio di Josh Woolley
Nell’autunno scorso, Josh Woolley, coach storico di Emma e fondatore di Mammoth Training Methods, ha deciso di abbandonare il mondo del coaching.
Con lui, Emma Lawson aveva scalato le classifiche, conquistando il cuore degli appassionati di CrossFit® e tre qualificazioni consecutive ai CrossFit® Games.
Dopo l’uscita di scena di Woolley, però, Emma non aveva ancora annunciato pubblicamente un nuovo coach.
La decisione di affidarsi a Matt Torres e al team Brute Strength non è casuale. Torres è noto per la sua capacità di far crescere giovani atleti e di guidarli nel recupero da infortuni, come già fatto con Emma Cary, costretta a saltare i Games del 2022 per un problema alla schiena e poi tornata in top 10 nel 2023 proprio sotto la sua guida.
Emma Lawson fuori dall’Open 2025 per un infortunio alla schiena
Ad anticipare questo cambio di rotta c’è un momento difficile nella carriera di Emma: un infortunio importante alla schiena.
Durante un allenamento con stacchi da terra in deficit, ha riportato una protrusione del disco L5 e un nervo schiacciato, che l’ha costretta a rinunciare non solo al Wodapalooza, ma anche alla stagione dei CrossFit® Games 2025.
Per la prima volta dal 2019, Emma non ha preso parte all’Open. In un episodio del suo podcast Strong Girl Style, ha raccontato l’intero percorso riabilitativo, tra frustrazioni e speranza, dimostrando ancora una volta maturità e determinazione fuori dal comune per la sua età.
Allenamenti a distanza (ma con metodo)
Nonostante il trasferimento ufficiale nel team Brute, Emma continuerà ad allenarsi in Ontario, Canada, coordinandosi a distanza con Torres e partecipando periodicamente a training camp nella sede Brute a Jacksonville, Florida.
Un approccio moderno e flessibile che permette agli atleti di restare connessi al proprio ambiente familiare, senza rinunciare al supporto tecnico e umano di un team strutturato.
Un roster sempre più competitivo
Con l’ingresso di Emma, il roster Brute Strength diventa ancora più impressionante. Tra i membri figurano atleti di altissimo livello come:
- James Sprague, vincitore dei CrossFit® Games 2024
- Dallin Pepper, secondo classificato nello stesso anno
- Jayson Hopper, quarto ai Games
- Fee Saghafi
- Danielle Brandon (che collabora saltuariamente col team)
Ora, con Emma Lawson in Brute Strength, il team rafforza la sua leadership anche al femminile.
Obiettivo: tornare in gara con il World Fitness Project
Nonostante il brutto infortunio, Emma non intende restare lontana dalla scena competitiva per troppo tempo.
Ha infatti annunciato la sua intenzione di partecipare al World Fitness Project, un nuovo circuito internazionale, con il primo evento previsto per il 9-11 maggio a Indianapolis, Indiana.
Un test importante per verificare il recupero fisico e mentale, ma anche un’occasione per mettere in pratica la nuova sinergia con il team Brute.
Emma Lawson Brute Strength: una scelta vincente?
La decisione di entrare a far parte del team Brute Strength sembra essere una mossa strategica per Emma Lawson.
Con il supporto di un coach esperto come Torres e il confronto quotidiano con alcuni dei migliori atleti del mondo, Emma ha tutte le carte in regola per tornare più forte che mai.
L’infortunio alla schiena è stato un ostacolo, ma anche una lezione. Ora, con un team solido alle spalle e tanta voglia di riscatto, Emma guarda al futuro con determinazione.
Conclusione
Il legame tra Emma Lawson e Brute Strength è appena iniziato, ma promette già grandi cose. Mentre il mondo del CrossFit® guarda con attenzione alla sua prossima mossa, Emma continua a lavorare sodo dietro le quinte.
E se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che sottovalutare questa giovane atleta sarebbe un errore.