Ormai lo sapete già: i Quarterfinals sono il gradino più importante verso i NOBULL CrossFit® Games 2023. Dopo gli Open 2023, i migliori 10% degli individuals, 10% degli age group e 25% delle squadre sono invitati a competere in questa fase virtuale, che per gli elite individual si sono tenuti dal 16 al 19 marzo 2023.
Durante i Quarti, gli atleti hanno affrontato 5 WOD, che si sono svolti in tre finestre di presentazione dei risultati di 24 ore ciascuna.
Dai Quarterfinals solo 60 uomini, 60 donne e 40 teams saranno invitati a partecipare alle Semifinals del Nord America Est, Nord America Ovest e Europa.
Per quanto riguarda l’Africa, Oceania e Sudamerica passano soltanto i primi 30 uomini, 30 donne e 20 squadre. Stesso discorso per le categorie di età: 30 uomini e 30 donne di ogni age group dei Quarterfinals saranno invitati alla semifinale online specifica per queste categorie.
Oggi si è conclusa la validazione dei video inviati dagli atleti per confermare i risultati di ogni evento e quindi i nostri atleti d’élite italiani possono festeggiare la vittoria!
Indice
Chi si è qualificato per le Semifinals a Berlino?
Sono tanti gli atleti che, quest’anno, si sono classificati per le Semifinals a Berlino. Abbiamo ben 7 uomini e 3 donne che combatteranno duramente per ricevere il famigerato invito ai Games!
UOMINI
- Enrico Zeno – 10° posto/ 35° worldwide
- Iurii Marincenco – 29° posto / 76° worldwide
- Tommaso Pieri – 41° posto / 105° worldwide
- Emilio Rossini – 46° / 136° worldwide
- Pietro Anderloni – 52°/ 126° worldwide
- Emanuele Biviano – 58° / 138° worldwide
- Federico Marra – 59°/ 134° worldwide
DONNE
- Elisa Fuliano – 10° (a pari merito con Claudia Gluck) / 22° worldwide
- Jasmine Ghilardi – 43° (a pari merito con Kay Wirkner) / 145° worldwide
- Valentina Magalotti 57°/ 189° worldwide
Siamo riusciti a parlare con molti di loro, che ci hanno spiegato come hanno vissuto questi ultimi mesi e le loro sensazioni nell’avercela fatta!
Le parole degli atleti Italiani che andranno alle Semifinals 2023:
Enrico Zenoni – 10° posto/ 35° worldwide
” Gli open diciamo che è una fase transitoria ormai. I workout ho cercato di farli al meglio ma c’ erano alcuni movimenti che, post infortunio, ancora non avevo provato quindi non ho rischiato troppo, sapendo di poter passare tranquillamente il taglio.
Nei quarter, invece, c’ era un po’ più di tensione perché rientrare tra i top 60 europei non è mai scontato per nessuno, quindi ho fatto una bella fase di deload i giorni prima e sono arrivato preparato e riposato come volevo!
Infatti, sono super soddisfatto del risultato!
Per i semifinals l’ obbiettivo è quello di strappare ancora una volta il biglietto per Madison e magari anche il podio europeo, che non sarebbe male!!”
Iurii Marincenco 29° posto / 76° worldwide
“La prima fase degli Open l’ho vissuta abbastanza tranquillamente! Come sappiamo tutti, questa non è una fase “importante” per gli atleti che puntano a fare quarterfinals e semifinals, quindi non c’era l’obiettivo di essere al top di forma per quel periodo.
Volevamo fare una volta solo il workout senza nessun redo e concentrarci di più sulla preparazione per i Quarterfinals. Quindi non facevamo nessun tipo di scarico, i wod degli Open li facevamo in mezzo agli allenamenti, che ci sono serviti, appunto per prepararci alla fase successiva.
I quarti, ragazzi, sono stati molto più stressanti! E’ una fase molto importante per tutta la stagione, dovevamo entrare nei migliori 60 atleti in tutta Europa ed il livello è altissimo, tutti sono fortissimi!
Per cui non abbiamo dato niente per scontato e abbiamo cercato di essere precisi e impeccabili in tutti i 5 workout.
Sia io che il mio allenatore Andrea Barbotti siamo rimasti molto contenti e soddisfatti della mia prestazione soprattutto perchè non ho dovuto rifare nessun wod 2 volte, tranne il secondo dove c’erano i Crossover, che era una sfida particolare!
Sapevamo che la seconda volta avremmo migliorato di tanto il risultato, quindi, il modo in cui ci siamo approcciati alle prove è stato questo: giovedì abbiamo fatto il secondo wod, venerdì il primo e poi il terzo con il clean & jerk, poi la sera abbiamo rifatto il secondo wod e sono riuscito, per fortuna, a migliorare di tanto lo score. Sabato il quarto e domenica il quinto wod!
Purtroppo ho preso la penalità nel primo workout, perchè non rompevo abbastanza il parallelo nel front squat e mi hanno modificato il tempo da 07’30 a 08’37. Nonostante quello non fosse uno score abbastanza buono, mi ha comunque permesso di mantenere le posizioni.
Per le Semifinals, l’obiettivo è sempre lo stesso: quello che non diciamo, ma sappiamo bene tutti 🙂
Adesso ho preso due/tre giorni di pausa per recuperare sia fisicamente, che, soprattutto, mentalmente e dopo fino ai primi di giugno, alla semifinale a Berlino, bisogna dare ancora di più! Cercheremo di sistemare un paio di cose per arrivare nella miglior forma possibile per quella data li!”
Elisa Fuliano – 10° posto / 22° worldwide
“Gli Open li ho vissuti tranquillamente, senza nessuna ansia. Ho fatto tutti i workout una sola volta e sempre di sabato come fosse un workout del giorno, senza distrarmi troppo dalla programmazione che mi avrebbe fatto avere il picco della forma per i Quarterfinals.
Il 23.2 l’ho fatto a Modena nell’evento organizzato da Apes Lab e mi sono divertita molto; aver avuto così tanta gente a tifare per me è stato emozionante!
I Quarterfinals, invece, sono stati un po’ più pesanti a livello emotivo. Li abbiamo fatti insieme agli altri ragazzi Élite del team di Demantur, eravamo 8 (4 donne e 4 uomini) e ammetto che sono stati 3 giorni molto movimentati dove ne sono successe di tutti i colori: gioie, dolori, infortuni, ma anche tanta tanta solidarietà tra tutto il gruppo, come una vera famiglia!
E’ stato commovente vedere come tutti quanti ci siamo sostenuti durante il weekend! Questo anche grazie a Coach Teo, che è riuscito con la sua immensa passione a creare un gruppo unito e coeso, come non avevo mai visto prima.
Per quanto mi riguarda sono felicissima del risultato, che va oltre le aspettative iniziali. Una top 10 europea e una 22esima posizione mondiale mi fanno essere positiva e mi danno carica per affrontare i Semifinals con molta più consapevolezza rispetto allo scorso anno.
Quest’anno mi spaventa un po’ il fatto che ci sia un solo Semifinals con 60 atleti tutti a gareggiare insieme, ma, come dicevo, dopo i risultati dei Quarter sono molto carica e mi sento in forma fisicamente: quest’anno con Demantur abbiamo lavorato benissimo e i risultati lo confermano.
Inoltre, confido nel fatto che nelle gare Live riesco sempre a tirare fuori il 110%. Staremo a vedere, in ogni caso non vedo l’ora di dare il massimo sul floor di Berlino!”
Emilio Rossini – 46° posto / 136° worldwide
“Gli open li ho affrontati abbastanza serenamente, sapendo che l’importante sarebbe stato arrivare al meglio nel weekend dei quarti.
I quarti sono stati incredibili; io Zeno e Francesca avevamo già deciso qualche mese fa che avremmo voluto farli insieme. Per capire come e dove alla fine abbiamo tirato insieme un gruppo di amici per spingere al meglio durante il weekend e così è stato!
L’evento più tosto per me è stato il wod 4, molto duro di testa (non amo il vogatore)! Ma ce l’abbiamo fatta dai 😊
I semifinals sono il mio obbiettivo da tanti anni, tutto quello che verrà sarà in più! Comunque l’intenzione è quella di fare il meglio possibile sul floor di Berlino. Ovviamente, non vedo l’ora!”
Pietro Anderloni – 52° posto / 126° worldwide
” Sicuramente gli Open ed i Quarti li ho vissuti in modo decisamente diverso. Gli open sono un “passaggio obbligato” che ho voluto affrontare con, possiamo dire, spensieratezza; i workout li ho sempre fatti una sola volta indipendentemente dal risultato.
Non posso dire la stessa cosa per i quarti. La tensione era molto più alta e alcune prove ho deciso di rifarle perché non ero pienamente contento del mio risultato!
Penso che l’unico elemento che mi abbia fatto soffrire di più sia stato la mia testa… Più che difficoltà fisica è stata la “tensione” a livello psicologico, sapere che 10 secondi possono voler dire anche 30-40 posizioni, un pochino si faceva sentire diciamo.
Per la Semi a Berlino… che dire? Che mi aspetto una competizione con i controc**zi dove ci sarà da dare battaglia dall’inizio fino alla fine!”
Valentina Magalotti – 57° posto/ 189° worldwide
“Gli Open sono il primissimo step dell’iter di qualificazione e li ho affrontati come tale, divertimento e niente stress, dosare le energie ti permette di non esagerare quando non serve.
Per i quarti invece, il discorso è diverso: sono quell’imbuto che si stringe e, quindi, è giusto dare tutto e nel migliore dei modi.
Non ho avuto particolari difficoltà, solo qualcosina nelle skill che potremmo definire “nuove”! Sicuramente i crossover non erano fluidi e precisi, come i du che maneggiamo più spesso… mentre gli hspu facing the wall non sono stati un problema per me. Poi il test 3 è andato particolarmente male, conosco i motivi e ci stiamo lavorando!
Comunque, per la semifinale mi aspetto di riconoscermi, di gareggiare come so che posso fare e come non ho fatto lo scorso anno! Mi aspetto di non avere rimpianti a prescindere dal risultato.
.”
Tommaso Pieri – 41° posto / 105° worldwide
“Gli Open e i Quarterfinals per me, quest’anno, sono state due esperienze incredibili: prima in Danimarca per tre le settimane, poi a Roma per il weekend di qualifiche.
Durante i “tre giorni” a Roma, sono venute a galla delle difficoltà sui nuovi esercizi usciti: crossovers e wall facing handstand push ups. Infatti, dopo un primo giorno sotto tono (a livello di risultato, non di performance), ho dovuto rincorrere tutto il weekend.
Siamo stati bravi, io e tutto il team presente, a trovare la giusta via di uscita e, soprattutto, nel mantenere sempre il morale alto. Cercando solo gli aspetti positivi di ogni prestazione. Quelli negativi avremo tempo di analizzarli più a freddo, nei prossimi giorni.”
Emanuele Biviano 58° posto/ 138° worldwide
“Ho vissuto gli Open ed i Quarti in maniera molto diversa! Non mi sono impegnato così tanto negli Open, l’ho vissuto come un tentativo. Quindi, se avessi sbagliato non l’avrei rifatto il wod perchè c’era un taglio al 10% a livello europeo, quindi è molto ampio.
L’obiettivo era superare il cut, ma senza strafare. Già anno scorso ho fatto questo errore, rifacendo per ben 3 volte un workout senza nemmeno migliorarlo e mi sono preso male; questo sicuramente ha influito sulla mia prestazione nei Quarterfinals del 2022.
Quindi, quest’anno, mi sono detto: prendo come viene e non voglio farci caso, ecco.
Per i Quarterfinals invece l’obiettivo era passare il taglio dei 60 uomini. In questa fase, invece, il mio mindset era completamente diverso, era quello che volevo e che mi ero promesso, quindi ho dato il 100% ! Farlo con un gruppo di amici è stato sicuramente utile!
Diciamo che non c’è stato un workout dove ho sofferto di più, perchè una volta visti gli wod ci ho creduto ed erano in linea con le mie capacità. Quindi ero abbastanza tranquillo! A ripensarci, il wod che potevo dare di più era sicuramente quello con il GHD e vogatore ma c’erano questi V-UP nuovi e non sapevo come sarei stato al secondo giro, quindi mi sono magari preservato un po’ troppo e ho perso un pò di punti.
Però non potendo rifarlo, perché era un wod pesante e lungo, ho limitato comunque i danni e alla fine è andata, dai.
Per le Semifinal mi aspetto ovviamente una gran gara, con workout diversi dal solito e anche qualcosa di “unconventional”, un bel clima insomma. Vado abbastanza sereno, perché l’obbiettivo di quest’anno era questo.
Parto senza aspettative ma con l’idea di prendermi uno spot, perché altrimenti non ha senso. Ma comunque vada, sono sereno e contento. Darò il mio massimo e vedremo dove riesco ad arrivare dando il 100%!.”
Federico Marra Federico Marra – 59°/ 134° worldwide
“Gli Open, per me, sono stati un ottimo test, che ho vissuto piuttosto tranquillamente. Per chi punta alla fase successiva, ovvero i Quarterfinals, gli Open sono workout divertenti da eseguire durante la programmazione, quindi senza quell’ansia da prestazione o ansia da qualifica.
Infatti, è stata una preparazione per i quarti che sono la fase più delicata. Insomma, è stato un susseguirsi di carica con il gruppo stesso con cui mi alleno, il Demantur, per arrivare sempre più pronti per il prossimo step.
Ai Quarterfinals, ovviamente, il discorso è totalmente diverso! Come ho detto, è una fase molto più delicata e più complessa, in cui c’è in ballo una qualificazione europea!
Ovviamente sono 3 giorni molto densi, con workout difficili da sostenere. Li ho vissuti bene, è stata un’esperienza stupenda perché li abbiamo svolti in team, tutti insieme (una parte dei ragazzi di Demantur del coach Teo) al CrossFit Altessano a Torino.
È stato bello perché abbiamo condiviso quei momenti: tensione, gioia, dolori tutti insieme! Quindi vivere l’esperienza dei Quarterfinals è stato fantastico. a prescindere del risultato finale.
Mi sono divertito tantissimo nel fare le sfide insieme al mio team e al mio coach! E’ stato molto più stimolante così, piuttosto che svolgerli da solo!”
📸by Daria Sasanelli @d4r1a
Jasmine Ghilardi – 43°/ 145° worldwide
“I workout degli open, in accordo con il mio allenatore, li ho provati solo una volta! I quarti, invece, sono stati impegnativi ma allo stesso tempo interessanti, perché li ho fatti insieme ad altri atleti.
Con loro è stato molto stimolante perché ci siamo supportati a vicenda, creando un clima bellissimo, fatto di agonismo sano: tutti erano pronti a dare consigli e il giusto sostegno, per darci la carica, capite? Tutto molto bello!
Infatti sono contenta di come siano andati, perché so di aver dato il massimo ed era un traguardo molto importante, l’intento era quello di riconfermare il risultato dell’anno scorso.
La prossima tappa saranno le semifinal e voglio godermi a pieno di nuovo questa esperienza, già essere lì è un bel traguardo per me.
Vorrei fare i complimenti a tutti gli atleti che hanno fatto i quarti di finale e al loro impegno. E, ovviamente, grazie al mio allenatore Benny e a tutte le persone che mi sostengono e mi supportano in questo percorso!”
E chi ce l’ha quasi fatta?
Ci sono stati grandi nomi che sono stati lì lì per rientrare nella classifica… Alcuni si sono infortunati e non hanno potuto continuare come Martina Borrini, Martina Forino e Federico Giovannini.
Ci aspettavamo di vedere anche Andrea Ferrero, Edoardo Talon, Speranza Boncioli e Francesca Zagaglini come semifinalisti, ma non sono rientrati per poco (in alcuni casi, pochissimi punti).
Ma ve lo facciamo raccontare sempre dai diretti interessati:
Martina Borrini
“Sono partita il venerdì mattina con l’esecuzione delle prove ed è andato tutto bene, anzi, ben oltre le aspettative. Sabato mattina, inizio con il wod 3 che era il clean&jerk e box jump e, inaspettatamente, su una cosa su cui vado molto serena, il bilanciere, mi è successo un piccolo incidente…
Allora, nonostante non abbia i carichi altissimi, il weightlifting è il mio pane e mi sento abbastanza serena. Comunque, non si sa in che modo ho perso il terzo clean&jerk (il secondo del giro da 2) stupidamente eh, cioè ho spinto un po’ indietro il bilanciere nel tentativo di tenerlo.
Ho sentito un “crack” e un dolore alla spalla… mi han detto che nel video si vede benissimo che, probabilmente mi si è lussata la spalla, cioè è uscita e poi rientrata da sola.
Ovviamente ci siamo fermati subito e il mio primo pensiero è stato di aver buttato via il tentativo e di dover ricominciare da capo il wod.
C’erano lì il mio fisioterapista e il coach, che hanno capito subito l’entità del danno…non ci volevo credere, anche perchè non mi era mai successa una roba del genere.
Quindi non sapevamo se c’era stato qualche problema più grave a livello di legamenti. Ci siamo dati 2-3 ore per vedere come il mio corpo avrebbe reagito.
Dopo questo rest, ho cercato di riscaldarmi e faceva male a pressare anche a bilanciere vuoto quindi non era pensabile ripetere il wod con 80kg sopra la testa! E niente…ho dovuto finirla qui.
Ora sto facendo degli accertamenti per verificare se c’è una lesione organica o qualche microfrattura piuttosto che lesioni tendini/legamentose.
Spero davvero che non sia niente di grave, che sia solo la delusione di non essere riuscita a finire la prova. Sono cose che possono capitare, anche se è difficile ammetterlo.
Ci tengo a dire che ho ricevuto tantissimo supporto e veramente senza tutto questo affetto sarebbe stato molto più difficile accettare quello che è successo! Dal punto di vista mentale sono già ad un buon punto dell’elaborazione, ma so che bisogna aver pazienza!”.
Federico Giovannini
“Allora ve la faccio breve: purtroppo già nella mattina della seconda giornata [sabato] lamentavo un fastidio sulla parte dorsale, zona in cui avevo già sentito qualcosina durante gli Open.
Però mi sono detto “mah, magari con il warm-up passerà”. Ho iniziato a scaldarmi per provare il 3 wod, quello dei clean&jerk e continuavo ad avvertire quel fastidio.
Appena ho provato a girare il c&j da 125kg, mi è arrivata una fucilata dietro la zona dorsale, non sono nemmeno riuscito a fare il passaggio da clean a jerk per farvi capire.
Appena fatta la girata, ho dovuto buttare subito il bilanciere a terra e io, di consequenza, sono caduto insieme a lui.
A quel punto hanno iniziato a cercare di rilassare la muscolatura per farmi almeno rialzare da terra. Ovviamente ci siamo fermati e abbiamo pensato di riprovare nel pomeriggio.
Il mio coach Andrea Barbotti ha fatto venire un fisioterapista per trattare la zona, ho preso vari antidolorifici, ma niente… ho dovuto arrendermi alla triste certezza che i quarti di finale per me erano terminati lì!
Bisogna dire che sono un soggetto abituato a questi tipi di infortuni…infatti, mi operai alla schiena nel 2018 [l5/s1], quindi ormai l’infortunio per me è sempre dietro l’angolo, fa parte della mia carriera agonistica, ecco.
Però quest’anno ci sono rimasto doppiamente amareggiato perché ero in un bel periodo, in grande forma.Certo, magari i workout non erano il massimo per me, soprattutto alla prima giornata però gli altri tre workout che mancavano erano molto congeniali a me.
Quindi si poteva sicuramente far bene…non posso affermare che mi sarei qualificato, perché sarebbe dire troppo, ma… si sa mai! Comunque non mi arrendo e ci riproverò l’anno prossimo, come sempre!”
Andrea Ferrero 73° posto / 167° worldwide
“Ho affrontato questi quarterfinal con un nuovo approccio visto lo stress che mi ero imposto lo scorso anno. Ho provato a abbandonare la pressione e prendere ogni workout come un’occasione per testare me stesso, senza nulla da perdere. E così è stato.
Anche se amareggiato per il risultato, sono fiero della mia performance in ogni singolo workout. Ho praticamente effettuato un redò di ogni wod, eccetto il 4, dove ho sempre migliorato, anche in modo sostanziale, il mio score.
Mi sono piaciuti molto i workout duri e testanti e ho davvero goduto nel farli insieme ad un gruppo di amici e avversari, in un clima di condivisione, rispetto e di grande divertimento.
Non vedo l’ora, quindi, di vedere chi si è conquistato questo obiettivo spaccare il campo gara a Berlino e di riprovarci l’anno prossimo, con ancora più voglia e fame.”
Speranza Boncioli 73° posto / 238° worldwide
“Che dire? Per prima cosa che il “quasi” conta a bocce, come si dice qua. A parere mio, quest’anno gli workout erano molto più difficili dell’anno scorso e, mi hanno messo molto alla prova, prosciugando ogni mia energia fisica e mentale!
Li ho gestiti tutti alla perfezione, quindi non ho rimpianti su come ho eseguito le prove, perchè ho dato il massimo delle mie capacità in quel momento.
Ma guardando la mia posizione in classifica (73° esima) posso solo dire che ci sono delle atlete molto più preparate di me, che meritano l’accesso alla semifinale.
Non ho rimpianti ma sono consapevole che c’è ancora tanto da lavorare. A prescindere dal risultato, è stata una bellissima esperienza che ho condiviso con i ragazzi del team Demantur al CrossFit Altessano a Torino.
Sono felicissima per Fede Marra che, alla fine, è riuscito a qualificarsi così come sono contentissima per Elisa, che si merita tutto il successo che sta avendo, per il cuore e il duro lavoro che ci mette.
Mi dispiace tantissimo per Martina [Borrini] per il modo in cui si è fatta male e so che questi mesi saranno difficili per lei.
Anch’io mi sono quasi ripresa del tutto dal mio infortunio alla caviglia (mi sono rotta il legamento a novembre), però questo non è stata una scusa per il mio piazzamento quest’anno. Ho affrontato ogni workout al massimo delle mie capacità; questo è il mio livello di fitness al momento e farò in modo di migliorarlo sempre di più.
Mi aspetta un altro anno di duro lavoro, per fare in modo di essere almeno tra le prime quaranta in classifica nei prossimi Quarterfinals.
Chiudo dicendo che metterci il cuore, come lo l’ho messo io e come l’hanno fatto tutti, talvolta non è abbastanza! Questo è lo sport e bisogna accettarlo!
Se ami questa disciplina, accetti anche questo, accetti le sconfitte. Io lo accetto, anche se con fatica eh, ma è giusto così!
I prossimi anni farò in modo di avere sempre più soddisfazioni!
Edoardo Talon 78° posto/ 183° worldwide
“Ho affrontato questi quarterfinals con l’obiettivo di dare tutto me stesso, e così è stato. Purtroppo non è stato sufficiente per rientrare nei primi 60, ma nello sport bisogna anche essere capaci di accettare che il tuo massimo, in quel momento, non è quanto basta.
Ho dato veramente tutto quello che avevo, e per questo non ho rimpianti, anche se la delusione per non essere passato è comunque presente. Ho solo un po’ di rammarico per non aver gestito i mesi precedenti correttamente.
Infatti, sono arrivato al weekend dei quarter molto stanco, e mi rendevo conto che il mio corpo non rendeva come volevo. Questa non è una giustificazione, anzi, la gestione del riposo e dell’allenamento è parte fondamentale nel preparare una competizione, pertanto, mi servirà come esperienza per gestire al meglio le prossime competizioni.
Nonostante tutto il weekend che ho vissuto è stato bellissimo, perché mi ha permesso di collezionare un sacco di ricordi e di emozioni fortissime!
Sono davvero grato di aver condiviso con atleti e persone straordinarie questa esperienza, felicissimo per chi ce l’ha fatta a vedere riconosciuti i propri sforzi ed essersi qualificato e molto rammaricato per chi, come me, invece non ha conquistato uno spot, nonostante il duro lavoro che ha svolto!
Userò questa esperienza come lezione per capire cosa e come fare meglio durante il mio allenamento e durante il mio percorso sportivo nel Crossfit.
Ora faccio un grande in bocca al lupo e continuerò a tifare gli atleti e le atlete italiani (molti li considero davvero come fratelli) che gareggeranno a Berlino, e nel frattempo ricomincerò a lavorare, in vista del prossimo anno, per riprovarci con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di questa stagione!”