Tutti conoscono il detto “una mela al giorno leva il medico di torno”. Pochi sono invece a conoscenza del fatto che, uno dei motivi per cui la mela è cosi salutare, è per via della presenza di elevate concentrazioni di quercetina. Si tratta di un bioflavonoide (ovvero un pigmento vegetale) presente in buone quantità anche negli agrumi, nelle cipolle, in alcune verdure (pomodori, broccoli) e in bevande quali il tè ed il vino rosso.
In ambito sportivo, la quercetina si è progressivamente imposta come uno dei nutraceutici più interessanti, a tal punto da essere ribatezzata come “l’antiossidante degli atleti”.
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I benefici della quercetina
La quercetina è stata (ed è tuttora) oggetto di diversi studi che ne documentano , in particolare, la spiccata azione antinfiammatoria ed antiossidante. Tra le sue numerose proprietà benefiche ricordiamo:
- un’azione positiva sull’apparato cardiovascolare, grazie ad una riduzione della pressione sanguigna ed un miglioramento del profilo lipidico (colesterolo LDL ed HDL).
- La quercetina è un efficace rimedio naturale all’allergia, per via della sua azione antistaminica.
- Rappresenta un valido aiuto nel miglioramento delle performance sportive, grazie alla sua documentata azione di riduzione della fatica durante esercizi prolungati (su modelli animali).
- Grazie alla sua azione antinfiammatoria (inibizione della produzione leucotrieni, 5-lipossigenasi e prostaglandine) la quercetina contribuisce a mitigare malattie caratterizzate da uno stato di infiammazione cronica come la psoriasi, il lupus, l’artrite, l’asma ecc.
- Questo flavonoide è anche un agente protettivo dei vasi sanguigni e viene pertanto impiegato nel trattamento di gonfiore, pesantezza delle gambe, vene varicose ed insufficienza venosa.
- Infine, la quercetina sembra esercitare anche una marcata azione anti-cancerogena, in particolare su tumori quali colon, pancreas e seno.
Consigli per una corretta assunzione della quercetina e controindicazioni
La quercetina è un nutraceutico considerato sicuro e con pochi (e modesti) effetti collaterali. Andrebbe evitata in gravidanza, nei soggetti che assumono farmaci antiaggreganti ed da parte di coloro che soffrono di malattie di coagulazione del sangue.
Esistono varie formulazioni in commercio. Quelle più interessanti impiegano la tecnologia con i fitosomi (che combina la quercetina con la fosfatidilcolina) per migliorarne l’assorbimento e la biodisponiblità. Per potenziarne l’azione antiossidante è consigliato assumere questo bioflavonoide assieme alle vitamine A, C ed E. Molto conosciuta è anche la sinergia con la bromelina (un enzima proteolitico) che ne migliora l’azione antinfiammatoria.