L’uso di steroidi anabolizzanti inibisce l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG), causando un calo drastico nella produzione di testosterone endogeno.
Al termine del ciclo, interrompere bruscamente questi ormoni può determinare sintomi marcati come affaticamento, depressione, perdita di libido, disfunzioni sessuali e infertilità.
La terapia post-ciclo (PCT) è essenziale per ridurre questi rischi e accelerare il ritorno alla normalità ormonale.
Indice
Gli effetti della fine improvvisa del ciclo
Durante l’assunzione di testosterone o altri steroidi, il corpo percepisce livelli elevati di androgeni, sopprimendo la produzione naturale.
Al termine, senza una PCT, l’interruzione brusca può provocare:
- Ipogonadismo temporaneo, con calo di energia e tono dell’umore
- Azoospermia (assenza di spermatozoi), rilevante per procreare
- Recupero spontaneo lento, che può richiedere tra 2 e 6 mesi, a seconda della durata del ciclo e delle dosi

Obiettivi e benefici della PCT
- Ripristinare la produzione di testosterone endogeno
- Mantenere i risultati muscolari ottenuti durante il ciclo e limitare il catabolismo
- Contrastare l’eccesso di SHBG e di cortisolo, che inibiscono ulteriormente il testosterone
- Ridurre il tempo di recupero, in media da 2–4 mesi a circa 4–6 settimane
Farmaci comunemente utilizzati nella PCT
Tamoxifene (Nolvadex) e Clomifene (Clomid)
Questi modulanti selettivi degli estrogeni (SERM) stimolano l’asse HPG, aumentando la secrezione di LH e FSH, indispensabili per la sintesi di testosterone.
HCG (Gonadotropina corionica umana)
Imita l’LH, stimolando i testicoli a produrre testosterone. Spesso utilizzata nelle fasi iniziali di PCT per “risvegliare” rapidamente la funzione testicolare.
Fitoterapici
Integratori naturali come acido D-aspártico, Tribulus terrestris, Maca peruana e Long jack possono supportare il recupero ormonale in modo complementare.
Esempi di protocolli PCT efficaci
Il “Protocollo Scally” (Clinicamente testato)
- hCG: 2000 UI a giorni alterni per 20 giorni
- Tamoxifene citrate: 20 mg due volte al giorno
- Clomifene citrate: 50 mg due volte al giorno per circa 30 giorni
Con questo schema, tutti i soggetti raggiunsero la normalizzazione dell’asse HPG entro circa 45 giorni.
Protocolli classici consigliati da esperti
- Clomifene (Clomid): 50 mg/giorno per 3 settimane (poi eventualmente ridurre a 25 mg/giorno per altre 2 settimane)
- Tamoxifene (Nolvadex): 20 mg/giorno per 3–4 settimane
In alcuni casi si aggiunge anche hCG (es. 1000 UI a giorni alterni per 10 giorni), soprattutto se si mira al recupero testicolare rapido.
Tempistica ideale per l’avvio della PCT
Per steroidi a lunga emivita (es. testosterone enantato), è consigliabile attendere circa 2–3 settimane dopo l’ultima iniezione prima di iniziare la PCT, per permettere la diminuzione delle sostanze esogene.
Avviare la PCT troppo presto può ridurre l’efficacia, mentre ritardarla troppo può portare a perdita della massa muscolare guadagnata.
Evidenze scientifiche sull’efficacia della PCT
In uno studio prospettico, si confrontarono due gruppi: uno sottoposto a PCT (con Tamoxifene e/o Clomifene per 4 settimane) e uno no.
A 3 mesi dalla fine del ciclo:
- I livelli di testosterone tornavano praticamente alla normalità in entrambi i gruppi
- Il gruppo PCT mostrava un recupero leggermente più rapido, anche se non statisticamente significativo
Agire con prudenza e sotto controllo medico
La terapia post-ciclo è una fase cruciale per ripristinare l’equilibrio ormonale e ridurre al minimo gli effetti collaterali dell’uso di steroidi.
Le evidenze suggeriscono che un protocollo ben strutturato con SERMs (Clomid, Nolvadex) e, quando indicato, hCG, iniziato tempestivamente, può accelerare il recupero senza compromettere i risultati del ciclo.
È fondamentale rivolgersi a un medico o endocrinologo esperto, per personalizzare dosaggi e durata sulla base dei farmaci impiegati, dello stato di salute generale e degli obiettivi individuali.










