Il claim di No Bull parla chiaro: we’re working hard. Day after day.
Quindi tocca anche a te lavorare duro OGNI GIORNO.
“Sono qui apposta” è l’unica risposta che voglio sentire.
Indice
Chi è No Bull
Prendi un direttore creativo e un head of brand strategy della Rebook. Prendi la voglia di ricominciare dal basso, di essere di nuovo dei little guys (così secondo un articolo di enterpreneur.com).
Marcus Wilson e Michael Shaeffer hanno preso la via del design essenziale, dei materiali super-resistenti, e di un ristretto ma potente olimpo di atleti del CrossFit®.
Sei una donna che fa CrossFit? Guardati il video con Brooke Wells, Tia-Clair Toomey, and Katrin Davidsdottir.
Poi vai, e distruggi il Murph.
Torniamo sulla scarpa No Bull Trainer
Design semplice, abbiamo detto. Minimalista: la scarpa No Bull ha solamente quello che deve avere.
Questo significa niente fronzoli, a partire dal nome: trainer.
La scarpa è morbida, eppure la sua scorza è resistente: merito del Superfabric®, il materiale brevettato No Bull traspirante e quasi indistruttibile. Puoi sfregarlo, grattarlo contro la rope nelle tue sessioni più intense di rope climb, puoi… puoi incastrarti sotto ai passaggi di filo spinato mentre fai la tua OCR preferita.
Hai capito bene: con le trainer No Bull ci fai anche le OCR.
Chiamalo se vuoi “spirito di adattamento”, o “non ho paura di niente”.
Una scorza d’acciaio, abbiamo detto, eppure flessibile e confortevole come piace a noi, che nel box siamo in prima linea tutti i giorni (e nei rest days facciamo fatica a stare con le mani in mano).
Mettici poi la scelta di colori disponibili, comunque sempre piuttosto sobria (ok, a parte forse la palette della serie Wild!): noi abbiamo provato il più classico del classico, le Black White Trainer.
Pro e contro delle No Bull
Preparati a un elenco nettamente sbilanciato nei confronti dei pro:
- il mix di flessibilità, resistenza, trazione e supporto del piede è notevole
- suola pensata per il multi-terrain: appunto box, parcheggio fuori dal box, argine per la corsa, fango delle OCR… versatilità a mille
- protezioni laterali e mediali per protezione extra
- logo riflettente per visibilità se ti attardi fuori dal box
- traspiranti
- la suola è solida
- sono piuttosto belle da vedere
A gusto:
- l’inclinazione da punta a tacco è di 4 millimetri: poco? troppo?
- la suola è solida (l’abbiamo già detto?)
Contro:
- compressione del sottopiede bassa, quasi assente: non era la priorità dei designer, ma può non piacere
- il Superfabric® può risultare un po’ “grezzo” durante attività ripetitive e prolungate (insomma, non sono l’ideale per lunghe camminate). Secondo noi, inoltre, fa fatica a “cedere” al piede con l’utilizzo.
- per alcuni, il costo (non è altissimo, ma neanche low end) può rappresentare un deterrente. Però c’è da dire che un paio di No Bull dovrebbe durare un bel po’
Un giudizio sulle No Bull?
Ci piacciono, punto.
Minimali, dirette – come deve essere l’hard work in palestra o nel box – e versatili.
A livello di performance, che dire? Ottime nell’ambiente CrossFit®: sono perfette per il mix di pesistica, corpo libero, e brevi “strappi” di corsa.
Se invece sei più focalizzato su running, o se pensi di integrare la tua routine con lunghe sessioni di power walking, forse le No Bull sono troppo “solide” per il piede, e ti conviene cercare qualcosa di più flessibile sulla parte alta.
Valuta inoltre il feel di compressione sotto al piede.
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