Il fenomeno del burnout consiste in una particolare condizione di stress estremo, che l’atleta vive quando prova uno squilibrio tra le richieste dell’ambiente e le risorse che ha a disposizione.
Come mai questa sindrome è ancora così poco conosciuta e sottovalutata nell’ambito sportivo? Scopriamolo insieme!
Indice
Che cos’è il burnout?
Il termine burnout nasce nel contesto lavorativo, in riferimento a tutte quelle professioni che prevedono contatti con altre persone, come le professioni sanitarie ed educative, ma negli ultimi anni è stato applicato anche ad altri ambiti, come quello sportivo.
Il burnout negli atleti è caratterizzato da:
- Esaurimento fisico e psicologico
- Riduzione del senso di realizzazione
- Riduzione della performance e svalutazione nei confronti dello sport
Gli atleti, soprattutto quelli agonisti, sono sottoposti a continui stress psico-fisici a causa delle gare, dell’overtraining, delle competizioni, dei giudizi e hanno bisogno di costanti energie e risorse per fronteggiare tutto ciò.
Cause sindrome burnout sportivo
La sindrome del burnout può sopraggiungere a qualunque età e per qualunque tipo di sport si pratichi; le cause più comuni sono:
- Allenatore, compagni e famigliari: l’atleta deve mantenere un buon rapporto con tutte le persone che ruotano intorno a lui; in caso contrario, il rischio di burnout è altissimo.
Se i genitori o l’allenatore hanno troppe pretese e mettono pressione, se i compagni tendono ad escludere e sottovalutare, se gli amici e i parenti non danno il giusto supporto, è davvero facile andare incontro a burnout per l’atleta - Personalità atleta: la predisposizione genetica e il carattere dell’atleta influiscono sulle possibilità di sviluppare burnout; soggetti con caratteri più deboli, suggestionabili e permalosi sono più propensi a sviluppare stress, così come soggetti altamente perfezionisti, che se non raggiungono i risultati sperati provano eccessivo disagio
- Carriera: la carriera sportiva è fortemente legata all’età ed ha una durata decisamente inferiore delle professioni lavorative standard, per cui bisogna cercare di raggiungere livelli elevati in breve tempo; questo ovviamente può essere fonte di grande stress per gli atleti
- Infortuni: in tutti gli sport, gli atleti sono costantemente a rischio di subire infortuni che potrebbero causare una lunga pausa dalla loro carriera o uno stop definitivo.
Fattori protettivi burnout sportivo
Per prevenire il burnout, ci sono delle linee guida che atleta, famigliari e allenatori dovrebbero seguire:
- Rendere l’allenamento divertente e stimolante: a prescindere dall’età dell’atleta, il momento dell’allenamento non dovrebbe mai essere vissuto con stress e ansia; è compito dell’allenatore o preparatore atletico, insieme all’atleta, creare un ambiente favorevole per l’allenamento, stimolante e divertente
- Insegnare la consapevolezza dei segnali del proprio corpo: l’allenatore deve saper insegnare all’atleta a gestire i riposi e capire quando si può spingere di più o c’è bisogno di una pausa; inoltre l’atleta deve sempre informare il proprio allenatore di qualsiasi segnale il fisico gli comunichi, da infortuni a malessere psicologico
- Gestione adeguata dei problemi: l’atleta deve mantenere un buon rapporto con famigliari, compagni e allenatore; in caso di problematiche relazionali è bene parlarne e cercare di rivolgersi anche a figure esterne come psicologi per un aiuto extra
- Focalizzarsi sul miglioramento personale più che sui risultati.
E voi, avete mai provato la sindrome del burnout? Fatecelo sapere nei commenti!