Con il termine “vitamina P” un tempo si intendeva un gruppo di composti vegetali chiamati flavonoidi; tuttavia, questi composti, non sono in realtà vitamine.
Esistono diversi tipi di flavonoidi presenti nella frutta, nel tè, nel cacao e nel vino; essi danno agli alimenti il loro colore e forniscono protezione alle piante dai raggi ultra-violetti e dalle infezioni.
Indice
COSA SONO I FLAVONOIDI?
I flavonoidi, noti anche come bioflavonoidi, sono una famiglia di composti vegetali polifenolici con sei sottoclassi; ad oggi sono stati identificati ben 6000 flavonoidi.
I primi flavonoidi sono stati estratti nel 1930 da un’arancia ed erroneamente sono stati scambiati per una vitamina (da qui il termine vitamina P).
I flavonoidi esistono nelle piante per aiutare a prevenire le infezioni, proteggere dal sole e dagli stress ambientali e per attirare gli insetti per l’impollinazione; essi sono anche responsabili del colore di molta frutta e molte verdure, come le ciliegie e i pomodori.
Ecco le principali classi di flavonoidi e le loro fonti di cibo:
- flavonoli: questi composti si trovano nell’olio di oliva, nelle bacche, cipolle, cavoli, uva, pomodori, vino rosso e tè;
- flavoni: si trovano in prezzemolo, timo, menta, sedano e camomilla;
- flavanoli: si trovano nel tè nero, nel tè verde, nel cacao, nelle mele, uva e vini rossi;
- flavanoni: essi sono responsabili del gusto amaro degli agrumi;
- isoflavoni: si trovano nei prodotti a base di soia;
- antocianidine: danno il colore alla maggior parte dei frutti rossi, blu e viola.
BIODISPONIBILITA’ DEI FLAVONOIDI
Si ritiene che i flavonoidi offrano una gran varietà di benefici per la salute e aiutino a prevenire malattie cardiache e diabete; gli studi ad oggi disponibili sono stati fatti in provetta, quindi l’attività nel corpo non è ancora ben compresa.
Il metabolismo sembra influenzare la biodisponibilità dei flavonoidi nel corpo; quando essi vengono consumati, vengono scomposti in metaboliti.
Inoltre, anche il consumo di flavonoidi insieme a carboidrati, grassi e proteine può influire sul loro assorbimento; persino la composizione dei batteri intestinali potrebbe avere un ruolo nell’elaborazione dei flavonoidi.
VITAMINA P: BENEFICI
Molti dei benefici associati ai flavonoidi derivano dal loro potere antiossidante:
- salute del cervello: possono proteggere le cellule cerebrali e aumentare la salute del cervello;
- minor rischio di diabete di tipo 2;
- minor rischio di cardiopatia.
DOSAGGIO E INTEGRAZIONE
Attualmente non esiste una dose giornaliera raccomandata per i flavonoidi, perché essi non sono considerati essenziali per lo sviluppo umano.
Una dieta ricca di cibi sani ed integrali contiene naturalmente flavonoidi e contribuirà a un buono stato di salute. Gli integratori di flavonoidi non sono, quindi, necessari, ma è possibile trovarne alcuni.
I più comuni includono quercitina, complessi flavonoidi e rutina. Non esiste un dosaggio standardizzato per questi supplementi ed è bene sempre sentire il proprio medico e il proprio nutrizionista prima di iniziare ad assumerli.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
Non ci sono rischi segnalati dall’assunzione di flavonoidi tramite gli alimenti che li contengono naturalmente; alte dosi di integratori a base di flavonoidi possono influenzare negativamente la funzione tiroidea, interagire con i farmaci e con i livelli degli altri nutrienti nel corpo.
E voi conoscevate la vitamina P? Fatecelo sapere nei commenti e ricordatevi di seguirci sulla nostra pagina Telegram
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