La statunitense Erin Vandendriessche è la vincitrice nella categoria Senior Donne all’ultimo CrossFit Italian Showdown 2019. Un bell’esempio di carattere, tenacia e dolcezza fanno di lei uno dei nomi under 30 più interessanti al mondo. Erin, intervistata da CrossMag, racconta la sua esperienza a Milano in attesa di strappare il suo biglietto ai prossimi CrossFit Games, ai quali accede di diritto. Ringraziamo Erin per la sua disponibilità.
Erin, raccontaci tutto. Com’è andata?
Mi sono divertita tantissimo. Pensavo di non farcela per il costo dei biglietti aerei, ma alla fine mi sono fatta un po’ di conti e con l’aiuto del mio sponsor, la Prodigy Athletic Apparel (giovane marchio di abbigliamento per il CrossFit, ndr) e i miei genitori, ce l’ho fatta. Me ne sarei pentita se non l’avessi fatto. Poi penso sia davvero bello poter dire ai miei bambini un giorno che la loro mamma è andata a fare una competizione così lontano in Europa.
Possiamo dire che sei una delle atlete che sta crescendo di più in questi anni?
Mi sono dedicata completamente al CrossFit tre anni fa. Il primo anno mi sono mossa senza nessun tipo di programmazione. Ho fatto tutta da sola con i compagni di allenamento scegliendo workout lunghi e se posso dire, piuttosto terribili. Avremmo voluto aumentare i carichi ogni settimana. Insomma: non ci siamo comportati in modo intelligente, anche perché non sapevamo come muoverci. Poi ho cominciato a seguire gli allenamenti di Misfit Athletic (una start-up che offre allenamenti quotidiani per atleti diretti verso l’ambiente competitivo, ndr) e da lì ho cominciato a migliorare sempre di più le mie prestazioni. Ho cominciato a lavorare sui macronutrienti e il risultato è che riprendevo le forze molto più velocemente. Oggi mi sento benissimo. Ho sempre sognato di arrivare alle Regionali sapendo che i CrossFit Games sarebbero stati un obiettivo a lungo termine.
Ti aspettavi di vincere all’Italian Showdown?
Lo speravo, certo, ma non mi aspettavo di trionfare! Forse stelle erano allineate, ma sono andata fino in fondo e ho combattuto per quella vittoria. Ancora oggi, sono al settimo cielo.
Qual è stato il tuo WOD preferito e il meno amato dell’Italian Showdown?
Ah, il mio preferito è stato quello conclusivo in handstand walk e ring muscle up. Mi piacciono tantissimo i movimenti ginnici e tutto ciò che coinvolge la parte alta del corpo. Per assurdo quello che mi è piaciuto meno è quello in cui sono andata meglio, mi riferisco alla corsa con gli squat clean. Non avevo aspettative positive su quel WOD, ma i clean touch and go mi hanno permesso di portarli a conclusione con disinvoltura.
Dicci qualcosa su Fee e Stephanie, tue compagne di podio. Il vostro selfie finale è stato epico!
Io adoro gareggiare con Fee e Stephanie. Fee la conosco da tre anni e abbiamo già gareggiato assieme in team in passato. È una delle persone più carine che abbia mai incontrato e anche una tenace avversaria. Stephanie invece l’ho conosciuta durante il weekend a Milano e si è rivelata carina come sospettavo. Mi ha sussurrato dei consigli alle spalle prima della finale, quando stavo andando fuori di testa!
Come ti hanno riaccolto a casa?
Sulla strada di ritorno verso casa, mio marito mi ha detto che si voleva fermare dai suoi genitori per salutarli. Appena sono entrata a casa mi sono ritrovata tutta la famiglia davanti con tanto di champagne. Non è tutto: finito quel momento mi hanno chiesto di passare un attimo al mio box, il Root 18 (a Medina, nell’Ohio) e appena sono entrata c’era il box pieno di persone con tutti i miei amici del box ad accogliermi, sono la mia seconda famiglia. È stato uno dei momenti più sorprendenti della mia vita. Sono orgogliosa di essere circondata da persone così.
Ci puoi raccontare come ti sei allenata per l’Italian Showdown?
È stato piuttosto semplice perché conoscevamo tutti i WOD in anticipo. Ne ho fatti uno/due volte al giorno prima della competizione. In sostanza, ho pianificato la preparazione per essere il più possibile pronta!
Cosa farai nei prossimi mesi?
Facile, mi farò un mazzo così per i prossimi tre mesi, ricordando a me stessa di non correre troppo e di divertirmi nel frattempo. Il tutto in vista dei CrossFit Games. Non vedo l’ora!