Il pomodoro è uno degli alimenti maggiormente consumati soprattutto durante la bella stagione; in genere, al supermercato, vengono raggruppati insieme alle verdure, ma tanti sostengono che in realtà siano un frutto!
Qual è la differenza tra frutta e verdura? Dal punto di vista nutrizionale, frutta e verdura ricevono molta attenzione poiché sono ricche di vitamine, minerali e fibre.
Sebbene abbiano molte caratteristiche in comune, presentano anche alcune differenze.
Indice
IL PUNTO DI VISTA BOTANICO
La classificazione botanica di frutta e verdura si basa sulla struttura e sulla funzione della parte della pianta in questione.
I frutti sono formati dai fiori, hanno semi e aiutano il processo di riproduzione della pianta (sono frutti comuni: mele, pere, pesche, mirtilli).
D’altra parte, le verdure sono le radici, i gambi, le foglie o altre parti ausiliarie delle piante (alcune verdure note: spinaci, lattuga, carote, barbabietole).
IL PUNTO DI VISTA CULINARIO
Quando si tratta di cucinare, il sistema di classificazione di frutta e verdura cambia in modo significativo rispetto a come vengono classificati botanicamente.
Nella pratica culinaria, frutta e verdura vengono utilizzate in base ai loro profili di gusto e sapore. In generale, un frutto ha una consistenza morbida e tende ad avere un gusto dolce e, talvolta, aspro o piccante.
I frutti sono più adatti per i dessert, le marmellate e per essere mangiati da soli come spuntino. Le verdure, al contrario, hanno un sapore che tende più al salato e all’amaro; hanno una consistenza più dura e, spesso, richiedono la cottura.
IL POMODORO E’ UN FRUTTO O UNA VERDURA?
Botanicamente, il pomodoro è una frutta!
Tutti i frutti hanno uno o molteplici semi all’interno e crescono dal fiore di una pianta; come per altri frutti, i pomodori si formano da piccoli fiori gialli sulla vite e contengono naturalmente moltissimi semi, che possono essere raccolti e utilizzati per produrre altre piante di pomodoro.
Il pomodoro, però, è spesso classificato come verdura; gran parte della confusione deriva dal loro utilizzo culinario.
Cucinare è un’arte valida tanto quanto la scienza, ma che lascia il posto a maggior flessibilità per la classificazione dei diversi cibi.
Un’interessante aneddoto storico ci dice che nel 1893 i pomodori sono stati ufficialmente considerati ortaggi dalla Corte Suprema degli Stati Uniti per una controversia legale con un importatore di pomodori, che sosteneva che fossero frutti per evitare la tariffa vegetale più elevata.
Fu proprio a seguito di questo caso che il pomodoro venne dichiarato ortaggio sulla base delle sue applicazioni culinarie, invece che della categorizzazione botanica.
CRISI DI IDENTITA’ TRA ORTAGGI E VERDURE
I pomodori non sono gli unici a lottare con queste crisi d’identità e discriminazioni!
E’ abbastanza comune che altre piante botanicamente classificate come frutti, siano dal punto di vista culinario ritenute ortaggi:
- cetrioli
- piselli
- peperoni
- melanzane
Una verdura che, invece, viene molto spesso scambiata per frutta e che anche in ambito culinario ha più utilizzo per i dessert è il rabarbaro!
E voi sapevate che il pomodoro per la scienza è un frutto e non una verdura? Fatecelo sapere nei commenti e ricordatevi di seguirci sul nostro canale Telegram
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