Coach, atleta e fonte d’ispirazione, Nadia Lemhadden ha recentemente affrontato una delle sfide più dure per qualsiasi sportivo: l’Ironman 70.3. Ma non si è fermata qui!
Subito dopo, si è lanciata in gara nella categoria RX alla Marbella Championship, dimostrando una versatilità e una determinazione fuori dal comune.
In questa intervista, Nadia ci svela come riesce a bilanciare la sua vita da coach, i suoi allenamenti e le sue sfide agonistiche.
Scopriremo le sue motivazioni, i momenti più difficili e i consigli per chi sogna di seguire le sue orme. Preparati a lasciarti ispirare dalla storia di una donna che non conosce limiti!
Intervista con Nadia Lemhadden – atleta e coach a CrossFit ® Cervia
Ciao Nadia! Un piacere chiacchierare con te! Ci racconti cosa ti ha spinto a partecipare al tuo primo Ironman 70.3 e in che modo il CrossFit ® ti ha aiutato a prepararti per una sfida così impegnativa?
Volevo maturare come atleta in una delle discipline che sono alla base del CrossFit ®. Ho sempre sentito parlare di atleti che utilizzano il triathlon come base di allenamento ed ero curiosa di mettermi alla prova!
Durante la preparazione per l’Ironman, qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare? Come l’hai superata?
La sfida più grande, in realtà, è stata solo uscire in bicicletta e avere pazienza con le radici, le macchine, il vento, ecc. Ma alla fine, con il giusto metodo e la perseveranza, si arriva a tutto!
Come riesci a bilanciare la gestione del box CrossFit ®, la tua vita da atleta e la preparazione per eventi così diversi come l’Ironman e gare RX di CrossFit ®?
Gestire un box, soprattutto quando non è il tuo, ammetto che è una bella sfida. Ti porta a vivere ogni giorno con una buona dose di stress, ma dall’altra parte regala tante soddisfazioni.
Migliorare la vita delle persone, vederle crescere e raggiungere i loro obiettivi è una soddisfazione imparagonabile.
Riuscire a trovare il giusto bilanciamento tra gestione del box, studi universitari, allenamenti preparatori per competizioni come gare CrossFit ® in categoria RX o Ironman 70.3 può sembrare impossibile, ma in realtà non lo è.
Basta imparare a gestire il proprio tempo, circondarsi delle persone giuste che ti aiutino e non ti ostacolino, e dare il giusto peso alle situazioni.
In quanto tempo hai completato l’Ironman 70.3 e quale disciplina (nuoto, ciclismo o corsa) hai trovato più impegnativa?
Ho chiuso il mio Ironman in 6 ore, 40 minuti e 34 secondi, con 39 minuti e 56 secondi nel nuoto, 3 ore, 19 minuti e 1 secondo in bici, e 2 ore, 13 minuti e 18 secondi nella corsa.
Purtroppo ho un po’ sbagliato tra gli intertempi.
Avevi un obiettivo di tempo specifico per la gara? Se sì, sei riuscita a raggiungerlo?
Non avevo un obiettivo specifico essendo la mia prima esperienza. Sicuramente ora ho un’idea molto più chiara!
C’è stato un momento durante l’Ironman in cui hai pensato di non farcela? Come hai reagito per superarlo?
Al 15° km di corsa, ammetto che ho avuto un momento molto intenso. Quel giorno, però, avevo tante persone venute a sostenermi e ho pensato a tutto il lavoro che avevo fatto e che ero quasi alla fine.
Quindi non ho assolutamente mollato! È stata un’esperienza che mi ha lasciato davvero tanto e non me lo aspettavo.
Partecipare a un Ironman e subito dopo competere in una gara RX come la Marbella Championship è incredibile! Come cambia il tuo approccio all’allenamento per eventi così diversi?
Il CrossFit ®, per me, è una vera e propria passione! Durante la preparazione, avevo partecipato allo Strength in Depth in categoria RX a Birmingham e, dopo il 70.3, anche alla Marbella Championship.
Come tipologia di allenamento, rimane sempre la metodologia CrossFit ®, ma ovviamente con meno corsa e bici. Il nuoto rimane sempre una sessione a settimana, solo con meno tempo!
Ho ancora molto da maturare e da crescere, perché per ora non sono mai arrivata a podio. È già bello tosto riuscire a qualificarsi, e per me questa è già una grande conquista!
Che consiglio daresti a chi pratica CrossFit ® e sogna di partecipare a un Ironman o a gare di livello RX?
Quello che mi sento di consigliare è che tutto si può fare se realmente lo si vuole. Basta crederci e perseverare giorno dopo giorno, senza mai mollare, anche in quei momenti in cui sembra che tutto vada storto.
Detto ciò, però, nulla arriva senza impegno: bisogna mettersi sotto e lavorare!
Un grande grazie a Nadia per aver condiviso con noi la sua storia e le sue preziose riflessioni. La sua capacità di affrontare sfide così diverse con passione e dedizione dimostra che, con il giusto atteggiamento, nulla è impossibile.
La sua esperienza è una fonte d’ispirazione per tutti noi, che si tratti di spingere i nostri limiti nel CrossFit ®, nel triathlon o nella vita quotidiana. Siamo certi che il suo percorso c