Che cosa hanno in comune il sollevamento pesi, esercizi multi-articolatori, sessioni di cardio e senso di grande competizione?
Tutte queste caratteristiche contraddistinguono sia il CrossFit® sia il Bodybuilding!
Ci sono tante affinità tra queste due discipline, ma anche molte differenze.
Ecco perché abbiamo deciso di creare questo elenco di 6 affinità e differenze tra queste due discipline. Vediamole insieme!
Indice
6 AFFINITÀ E DIFFERENZE TRA IL CROSSFIT® E IL BODYBUILDING
1) SCELTA DEGLI ESERCIZI
Durante le competizioni e gli allenamenti di CrossFit®, un giudice segue gli atleti per valutare la correttezza degli esercizi, dei movimenti e delle ripetizioni, che sono prestabiliti; questo permette di avere una supervisione costante e minor margine di errore, ma meno libertà di scelta. Al contrario nel Bodybuilding è l’atleta stesso a modificare gli esercizi da compiere per focalizzarsi su determinati muscoli o per cambiare l’obiettivo del suo allenamento; difficilmente un atleta bodybuilder è seguito da un personal trainer per ogni allenamento, per cui c’è più margine di errore per l’esecuzione degli esercizi.
2) CRITERI DI ALLENAMENTO
In ogni WOD di un crossfitter vengono eseguiti esercizi multi-articolatori e questo permette di colpire molti distretti muscolari in un’unica sessione. Nel Bodybuilding, invece, un allenamento standard prevede esercizi mirati ad una categoria di muscoli o al massimo due (esempio: lunedì gambe, martedì petto e bicipiti, giovedì dorsali e tricipiti, venerdì spalle e richiamo di un muscolo carente). Questo tipo di allenamento, suddiviso per gruppi muscolari, fa sì che nei giorni di rest i muscoli colpiti nell’allenamento precedente abbiano più margine di sviluppo; inoltre vi è una maggior attenzione alla crescita dei muscoli carenti del singolo atleta.
3) TEMPO DI RIPOSO
Nel CrossFit® spesso vengono proposti circuiti di esercizi; qui i tempi di riposo tra un esercizio e l’altro sono ridotti per poter sfruttare l’alta intensità con elevato impegno cardio-respiratorio ed elevata tensione meccanica. Nel Bodybuilding, invece, i tempi di recupero (non solo tra esercizi diversi, ma anche tra una serie e l’altra dello stesso esercizio!) hanno un’importanza rilevante; più sono alti i carichi e le ripetizioni, più tempo di rest si deve tenere.
4) NUTRIZIONE
Sappiamo bene che per ottenere risultati, una corretta e sana alimentazione è un aspetto cardine da rispettare. I crossfitter vedono l’alimentazione come il carburante principale per poter spingere di più durante i WOD; per i culturisti, la nutrizione rappresenta una vera ossessione: la dieta quotidiana è calcolata al grammo in base alla fase in cui si trovano (“bulking” o fase di massa, dove si ha un surplus calorico per poter aumentare i carichi durante gli allenamenti e “cutting” o fase di definizione, dove si diminuiscono gradualmente le calorie e si aumenta l’attività di cardio).
5) TEMPO SOTTO PRESSIONE
L’obiettivo dei crossfitter è quello di ottenere un numero di reps alte in un determinato intervallo di tempo o di completare un numero di reps prestabilito più velocemente rispetto ai compagni. Nel Bodybuilding, invece, non si è quasi mai interessati ad allenarsi contro il tempo, a meno che l’atleta non abbia particolarmente fretta di uscire dalla palestra quel giorno!
6) RESISTENZA AL CARDIO
Gli allenamenti CrossFit® richiedono un’enorme resistenza cardiovascolare per superare i WOD e le competizioni difficili, quindi gli atleti hanno bisogno di componenti cardio all’interno dei loro WOD. Al contrario, le prestazioni di un bodybuilder non si basano sulla resistenza; l’unica occasione in cui vedremo questi atleti passare del tempo sul tapis roulant è per prepararsi per il palco e prima delle vacanze estive; l’obiettivo è quello di perdere grasso corporeo, non migliorare la resistenza cardiovascolare.
Ciò che accomuna queste due discipline è la ricerca del benessere fisico e la voglia di dare il 100% di sé stessi degli atleti che le praticano. Per avere successo in questi sport la chiave è l’equilibrio: negli esercizi, nell’alimentazione, nell’impegno e nella costanza.
E voi quale preferite?