Nel vasto panorama della fotografia italiana, alcuni talenti emergono come veri e propri fari, illuminando con il loro spirito creativo e determinazione il cammino verso il successo. Tra questi, spicca Daria Sasanelli, una fotografa milanese che ha conquistato le più grandi sfide nel campo della fotografia sportiva.
Nella seguente intervista esclusiva, Daria ci svela i segreti del suo passato, le esperienze che l’hanno formata e i momenti che l’hanno spinta a diventare ciò che è oggi. Attraverso il suo racconto, scopriremo il viaggio che l’ha portata a calpestare i floor delle più grandi gare del panorama italiano, mettendo in luce il suo percorso di crescita e l’influenza che la sua terra d’origine ha avuto sulla sua arte.
Ma non è tutto: Daria condividerà con noi alcuni dei progetti che ha in serbo per il futuro, svelando anticipazioni su nuovi lavori e collaborazioni inedite. Un’occasione unica per conoscere da vicino il mondo interiore di questa straordinaria fotografa, capace di catturare l’essenza dell’animo umano e di tradurla in immagini senza tempo.
INTERVISTA A DARIA SASANELLI – FOTOGRAFA SPORTIVA
Dicci chi sei, da dove vieni, che lavoro fai e com’è iniziato il tuo percorso nel mondo sportivo
Ciao Sono Daria Sasanelli vivo a Milano ma le mie origini sono ben radicate al sud .. in Puglia per la precisione. Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della fotografia organizzando alcuni eventi sportivi in collaborazione con il giornale due ruote e RED Bull.
Infatti, il mio primo lavoro è proprio quello di event manager, che ho portato avanti poi parallelamente alla fotografia. Ho iniziato ad organizzare alcune gare di motocross e cimentarmi in qualche scatto finché non ho deciso, dopo una scuola di fotografia, di farlo proprio in maniera professionale.
Come potete notare è iniziato tutto da una passione, che con tempo e impegno (e molte soddisfazioni) è diventato un vero e proprio lavoro. Dopo un anno ero già la fotografa ufficiale del regionale Lombardia e mi hanno chiamata per qualche gara dei mondiali.
Quel mondo mia ha letteralmente cresciuta!
E come sei entrata nel mondo del CF?
Ecco che arriva il covid, due anni di fermo. Tutte le gare bloccate, tutte le piste di motocross chiuse. disperazione sia per il mio lavoro in agenzia di eventi, sia per la fotografia.
Non mi scorderò mai: era l’estate del 2020, c’è stato il primo “liberi tutti” e ho deciso di riprendere in mano la mia macchina fotografica. Passeggiando sulla spiaggia della mia amata Puglia ho iniziato a fotografare surfisti e kyters.
Tra uno scatto in acqua e uno in spiaggia mi accorgo di una “manifestazione “che si teneva proprio sulla riva… mi avvicino e chiedo informazioni! Era una gara di CrossFit®…altro che manifestazione ??
Vi svelo l’arcano? Era la Uroboro Summer Competition!
Pensa te che storia… gara che partecipi tutt’ora! Per chi non lo sa, com’è la giornata tipo di un fotografo durante una competizione?
Non c’è una giornata tipo… ogni gara è una sorpresa! Scherzi a parte … dipende davvero da come ogni gara decide di impostare il proprio staff media.
Di base si sta dalla mattina al tardo pomeriggio / sera sul floor a scattare. Ci si prende delle piccole pause per cambio batterie e scaricare le schede, ma per il 99% delle gare si è sempre presenti e vigili.
Lo scatto da scoop è sempre dietro l’angolo; è un po’ come quando hai aspettato l’autobus per un’ora e arriva proprio quando ti stai per accendere una sigaretta (è un modo di dire eh .. giuro che non fumo!) ?
Immaginiamo sia anche difficoltoso muoversi sul floor per riprendere quei attimi che gli atleti tanto amano. Quali sono i rischi? Hai vissuto qualche momento di paura?
Difficoltoso è dir poco! Non è affatto semplice sapersi muovere sul floor.
I rischi sono quelli di intralciare gli atleti e diventare magari responsabili di un loro fallimento; o di essere colpiti da un bilanciere o di prendere una frustata con la rope.
Qualche incidente posso dire di averlo collezionato: una fantastica wall ball da 9kg sulla testa (che ora a chi legge farà sicuramente sorridere ma vi assicuro che ho visto i draghi volare per 20 min buoni).
In pratica, ero esattamente dietro al target per fotografare i due atleti frontalmente (wod a team categoria experience), ad un certo, punto mentre ero totalmente concentrata sullo scatto con braccia chiuse e sguardo nel mirino, uno dei due atleti ha esagerato nella spinta sulla wall ball mandandola oltre il target … mi ha colpito in pieno sulla testa, facendomi accartocciare su me stessa come una lattina vuota ?
Un’altra volta, categoria élite, ero sotto ad un atleta che faceva la rope e, con la parte finale della corda, mi è arrivata una frustata sulla macchina fotografica! Per fortuna avevo il secondo corpo macchina, perché quello ho dovuto buttarlo!
Insomma, per riuscire a prendere l’atleta nel suo momento migliore spesso devi stargli molto vicino e alcuni rischi si corrono. Ci vuole attenzione e tanta tanta esperienza!
Dicevi anche che il lavoro del fotografo non finisce quando ci sono i podi, ma c’è tutto un lavoro dietro ogni scatto. Raccontaci un po’.
Esatto! Diciamo che la parte più facile e leggera sono i giorni sul campo gara! Anche se fisicamente sono stancanti perché sei in piedi e sempre concentrata a cogliere il momento giusto, se il lavoro finisse li sarebbe tutto molto bello.
Invece, nei giorni successivi bisogna raccogliere tutti gli scatti ( e vi assicuro che sono tantissimi), riguardarli, scegliere i più belli ed eliminare quelli inutilizzabili.
Una volta scelte le foto da consegnare alla gara, c’è tutta la parte di post produzione. Personalmente prediligo le foto naturali, non amo ritoccare eccessivamente colori/ luci e stravolgere l’autenticità della foto.
Questo fa parte di me ..rispecchia la mia personalità e autenticità nel bene e nel male. So che andiamo verso un mondo di filtri e ritocchi .. ma io preferisco remare contro corrente e so che il tempo mi darà ragione.
Senza nulla togliere a tutte le gare a cui hai partecipato…ma c’è qualcuna che ti è rimasta impressa/rimasta nel cuore?
Premetto che ogni gara che ho fatto è stata per me una grandissima esperienza, ognuna di esse mi ha fatta crescere professionalmente dando un valore aggiunto al mio modo di fotografare.
Però come vi ho detto all’inizio, devo alla Uroboro Summer Competition tutto quello che sono oggi .. se non fosse stato per William e Andrea, che ormai per me sono famiglia, oggi non calpesterei tutti i campi gara più importanti.
Se andate a curiosare sul mio profilo capirete che sono tante le competizioni che mi hanno dato fiducia e che mi hanno assunta come responsabile media. Non farò i vostri nomi ma sapete benissimo chi siete!
Quest’anno oltre a fotografare, ti sei approcciata ad una nuova skill: organizzatrice di gara alla Bologna Throwdown. Com’è stato?
Diciamo che per me non è stato esattamente una nuova skill: è il mio primissimo lavoro.
Mi sono resa conto che con la mia esperienza quasi ventennale in eventi avrei potuto cimentarmi in questa nuova esperienza, se non altro per imparare qualcosa di nuovo e avere stimoli in più.
L’idea di Nando e dei ragazzi di CrossFit® NTN è arrivata nel momento giusto, che potevo permettermi di dedicare tempo per ideare insieme a loro la Bologna Throwdown.
È stato un anno intenso di lavoro e di dinamiche nuove che mi hanno portato a comprendere quanto sudore e fatica ci sia dietro all’organizzazione di ogni gara. Spesso la gente pensa lo si faccia solo per soldi! Ma per quello che ho potuto toccare io con mano, dietro c’è davvero solo tanta passione per questo sport.
Questo, almeno, è ciò che ho vissuto io.
Sappiamo che sei una creativa e non sai star ferma. Cosa bolle in pentola? Ci sono nuovi progetti in arrivo?
Mi fa sorridere questa cosa del non saper stare ferma! Mi perseguita da quando sono bambina ma nella vita mi ha portato sempre ovunque! Si ho un bel progetto insieme ad Andrea Tigre.
Non voglio spoilerare troppo, non si sa mai che qualcuno decida, leggendo questo articolo, di rubarmi l’idea ? scherzo !
È un progetto che coinvolgerà tutti i media nel mondo del CrossFit®! Voglio, anzi vogliamo, dare voce a tutta questa parte che, secondo me, spesso è un po’ sottovalutata.
Fotografi, videomaker, giornalisti, speaker: noi raccontiamo le gare, noi vi facciamo rivivere quei momenti anche a distanza di tempo. Ma spesso siamo dati un po’ per scontati.
Vogliamo raccontarci per sensibilizzare .. ma ora basta se no Andrea mi ammazza!! Stay Tuned perché questo progetto sarà davvero incredibile! E ci sarete anche voi di CrossMAG: preparatevi!
Non vediamo l’ora di svelarvi maggiori dettagli ragazzi! Rimanete sintonizzati perchè ne vedrete delle belle! E seguite Daria Sasanelli sul suo profilo IG @d4r1a, non vi pentirete!