Quest’anno c’è un nome che risuona nei palcoscenici nazionali e internazionali del nostro amato sport. Una donna crossfitter che di grinta ne ha da vendere: parliamo di Chiara Salandra.
L’abbiamo vista combattere con tutte le sue forze al Wodapalooza 2022 insieme alle sue team mate Antea Longo e Marta Ricottini, anche se, per problemi personali, il team ha dovuto abbandonare la competizione prima dalle finali.
Ora lei ha conquistato un altro grandissimo traguardo: è passata dritto nelle Semifinali dei Games! Con un incredibile 25° posto in classifica mondiale europea!
Beh, che dire? Chapeau!
Oggi lei si racconta a noi di CrossMag in un’intervista esclusiva! Abbiamo approfittato per fare tutte quelle domande che voi lettori ci chiedete spesso.
Indice
Veniamo al dunque: chi è Chiara Salandra?
Il suo percorso è iniziato nel 2017 ed in soli 5 anni ha già conquistato grandi traguardi. Oggi gareggia come atleta d’élite, ha 25 anni, si allena ed è coach al CrossFit® 2 Pairs a Milano.
Il suo allenatore è niente meno che Andrea Barbotti e insieme a lui segue la programmazione di ONAIR.
Volete sapere di più adesso vero ?? Leggete l’intervista qua sotto:
Ciao Chiara, è un piacere per noi fare questa chiacchierata! Ci racconti un po’ del tuo background? Com’è nata la tua passione per il CrossFit®?
Ciao a tutti! Beh, allora…Ho sempre fatto sport da quando avevo cinque anni, ho iniziato con ginnastica artistica, per poi passare a nuoto, ciclismo, pallavolo, danza, bodybuilding e, infine, ho trovato la mia vera passione e strada nel CrossFit®.
Mi ha sempre appassionato lo sport in generale, ma nessuno di quelli che praticavo mi prendeva al punto da continuare e pormi obbiettivi sempre più alti.
Avevo bisogno di stimoli continui, e di qualcosa che non fosse mai uguale, che ti ponesse di fronte ad una sfida costante e non ti portasse mai ad “accontentarti”.
Ho iniziato a sentire parlare di CrossFit®, e, non capendo cosa fosse, mi sono informata per capire di cosa si trattasse. Ho scoperto che c’erano dei centri certificati per poterlo praticare, che era uno sport vario, testante, duro e in continua evoluzione.
Da lì ho detto, ok devo farlo! Così ho cercato un box e ho iniziato. Facevo le classi inizialmente, ed ero una frana, passavo ogni fine lezioni a chiedermi perché non fossi capace di fare determinati esercizi, che forse non ero portata, capace.
Ho un chiaro ricordo una delle mie prime lezioni in cui ho pianto provando e riprovando a far arrivare la med-ball al target e non riuscendoci quasi mai.
Però poi tornavo a casa e dicevo <<ok lo posso fare, ci riproverò ogni giorno finché non ci riuscirò>>.
Così è stato per ogni esercizio, ogni ostacolo che ho incontrato giorno per giorno in questo percorso, fino ad arrivare a oggi dove non è cambiato nulla, ogni giorno c’è una nuova sfida da affrontare una nuova difficoltà e un nuovo obbiettivo da raggiungere, ed è questo quello che più amo di questo sport!
Sicuramente una bella storia, decisamente stimolante per altri ragazzi che stanno affrontando le tue medesime sensazioni. Oggi a vederti così, con relativamente pochi anni di CrossFit ma tanti traguardi è motivo di orgoglio e ispirazione per tutti noi. Per caso c’è qualche gara che ti ha segnato di più?
Nessuna gara in particolare che mi abbia segnato, credo che però ogni gara fatta fino ad oggi mi abbia lasciato tanto su cui lavorare e insegnato come gestire e affrontare le gare successive, non solo da un punto di vista fisico, quindi atletico, ma tanto e soprattutto da un punto di vista mentale.
Chiaro… ora parliamo dei Games: 25° overall nei Quarterfinals! Siamo curiosi di sapere com’è andata? Quali sono state le tue sensazioni?
Venticinquesima in Europa, risultato che speravo di raggiungere ma sicuramente inaspettato. Puntavo a qualificarmi alle semifinali, e arrivare lì in classifica è stato un doppio traguardo.
Con il mio coach ci siamo preparati per arrivare al meglio ai quarti cercando di essere pronti a qualunque cosa potesse capitare.
Ho cercato di dare il massimo, ho pensato solo al “qui e ora “; a dare il mio 100% a ogni wod a prescindere dal risultato.
E ci sei riuscita! Per quanto riguarda invece i tuoi margini di miglioramento… Ti sei sentita in difficoltà in qualche wod dei Quarter?
Sapevo già che avrei incontrato difficoltà con il massimale di clean, ho fatto del mio meglio pur sapendo che come risultato non sarebbe stato buono, ma non mi sono focalizzata su questo.
Ho pensato alla totalità degli eventi e a non condizionare gli altri workout per un risultato non buono.
Nel wod 1 sei arrivata 3° overall, hai battuto donne mitiche del nostro sport.
Cosa hai pensato? Come hai reagito vedendo la classifica?
Il mio preferito è stato il WOD 1! Perché ho trovato tutti gli elementi che preferisco uniti in un unico workout, per cui per quanto fosse pesante, non vedevo l’ora di farlo e provarlo.
Non pensavo di riuscire a ottenere un così buon risultato e quando ho visto la classifica non riuscivo a crederci. C’è da dire che abbiamo lavorato un sacco con il mio coach in programma su quegli elementi ed è stata la dimostrazione che il duro lavoro nel tempo paga sempre.
Sarebbe stato impensabile un anno fa pensare a risultati simili, avevo ancora troppe lacune e punti molto carenti, che in questo anno abbiamo provato a colmare.
Per cui sono felice e incredula di questo risultato e di come siano andati i quarti ma felice e consapevole che tutti possiamo migliorare, e tutti possiamo farcela.
Hai detto bene, il duro lavoro paga! E in quale Semifinale ti vedremo e cosa ti aspetti?
Sarò a Londra agli Strenght in Depth!
Non so cosa aspettarmi ma so che ce la metterò tutta per prepararmi a questa competizione. Proverò a dare il massimo e sarà questa la cosa che più conterà; finire ogni workout con la consapevolezza che di più non avrei potuto fare.
Se non dovesse bastare tornerò a casa e lavorerò più duramente di prima per continuare a perseguire i miei obbiettivi.
Come ti stai preparando per gli Strenght in Depth?
Per la preparazione non ho variato granché né dal punto di vista dell’alimentazione/ integrazione, né dal punto di vista dell’allenamento.
Cambiare a ridosso di una gara non conoscendo le reazioni che potrebbe avere il mio corpo non sarebbe una buona idea. Continuo a seguire il mio programma che è già strutturato in vista delle semifinali, con periodi di carico e scarico.
Per quanto riguarda l’alimentazione varierà a ridosso della competizione dove andrò leggermente in scarico e continuerò ad integrare come ho fatto fino ad oggi.
Noi possiamo solo che augurati il meglio. Giusto per chiudere, ci racconti quali sono i tuoi obiettivi per la stagione 2022?
Per ora come obbiettivo principale ci sono le semifinali, da qui in poi valuterò insieme al mio coach che competizioni scegliere e cosa fare!
Grazie Chiara! Ti abbracciamo forte forte e faremo il tifo per te alle Semifinali. Ragazzi seguite Chiara Salandra sui social per non perdere nessuna novità sui suoi traguardi!
Ringrazio CrossMAG per questa intervista e per l’opportunità. Faccio inoltre un grande saluto ai lettori della rivista ricordando che tutti abbiamo il diritto di sognare e porci degli obbiettivi da raggiungere.