Questo breve articolo, è per chi non ha una home gym.
Posto che, secondo me, il diritto/dovere all’home gym dovrebbe rientrare nei principali documenti contemporanei, dalla Costituzione al Superbonus Ristrutturazioni.
Posto che ci sono persone che ti diranno eh ma io mi alleno solo in box, da solo non mi piace. Mentono. O non sono capaci.
Posto che se hai dello spazio extra – in casa, in garage o in giardino – e non lo usi per una home gym, ti meriti di essere perseguitato dallo spirito di Marie Kondo.
Posso concederti il non averci mai pensato.
Ma ti faccio una domanda. Davvero il periodo lockdown non ti ha insegnato niente?
Indice
Come iniziare a pensare a una home gym: i fattori
Per iniziare a progettare la tua home gym, devi cominciare munendoti di foglio per gli schizzi, matita, metro, musica “da carica”, e link al tuo shop online preferito (potrebbe essere quello di CrossMag? Se non sai cos’è, vai a fine articolo!)
A questo punto, comincia a misurare lo spazio disponibile. L’altezza, in particolare, è un elemento sensibile: ti basti pensare alle dimensioni di un rack, allo spazio del quale hai bisogno per tenere un bilanciere carico in overhead, o per avere agio di fare pull up senza sfasciarti la testa contro il soffitto.
Dopo l’altezza, il secondo fattore limitante è la superficie. Ricordati che un bilanciere standard è lungo due metri e venti, e che questo attrezzo non si muoverà esclusivamente lungo un solo asse: dovrai calcolare come minimo degli “spazi di manovra”.
Segue il resto dello spazio “minimo” (ti parlo da powerlifter che si è allenato per anni nella cameretta per gli ospiti, lottando contro limitazioni intense, e dovendo addirittura montare l’estensione pull up del power rack… al contrario, perché ci fosse spazio tra la mia testa e il sunnominato soffitto). Spazio minimo, dicevamo:
- per il rack
- per una panca (almeno) piana, quando questa non è infilata nel rack
- per i dischi/bumper plates
- per eventuali manubri (che potrebbero essere dei dumbbell da caricare con dischi appositivi)
- per i mille altri ammennicoli dell’allenamento: le barre di sicurezza le rack quando le vuoi togliere, la
- per tua collezione di bande elastiche, jumping ropes, materassini, roba per il massaggio e lo stretching…
- per casse audio sovradimensionate, la lavagnetta, il ciotolone della magnesite…
Scherzi a parte: è l’allenamento che decide la tua home gym
In un mondo ideale, un crossfitter ha necessità diverse rispetto a un powerlifter, o a un weightlifter. Un ginnasta da un bodybuilder. Uno strongman da un fanatico del pilates.
L’importante è ragionare prima di strisciare la carta di credito. In ordine sparso:
- ricordati che esistono rack a muro molto compatti
- se fai “cose dinamiche”, il rack va fissato al suolo o al muro (a seconda del modello), per cui devi fare i conti con il pavimento
- se droppi il bilanciere, allenarti sul parquet di casa non è il massimo (nemmeno se prevedi dei mat in più). Ragiona in termini di piattaforma.
- occhio che l’attività con i pesi… fa anche rumore. Pensa ai vicini.
- panca piana? Controlla il carico massimo, e ricorda che oltre al massimale, c’è pure il tuo peso
- vorresti gli anelli ma hai il soffitto basso. Ce l’hai un albero in giardino?
Potrei continuare, ma per adesso va bene così. vai a prendere le misure!
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