La ricciola è un pesce d’acqua salata, appartenente alla famiglia dei carangidi, presente sia nel mar Mediterraneo sia nell’oceano Atlantico; questo pesce predilige le acque profonde, ma nella stagione riproduttiva tende ad avvicinarsi alle coste.
La pesca della ricciola avviene tutto l’anno, con preferenza per le stagioni estive e primaverili, durante le quali questo pesce si avvicina alle coste per l’accoppiamento.
Un tempo, la ricciola, era considerata un pesce povero, vista la sua abbondanza e facilità di pesca, ma oggi rientra nella categoria dei pesci pregiati.
Si tratta di un pesce azzurro, come il tonno, le sardine, le acciughe e lo sgombro; sono chiamati “pesci azzurri” per la loro colorazione azzurra-argentea.
Mangiare pesce azzurro è fondamentale per due ragioni: l’alto valore di nutrienti come acidi grassi, sali minerali, calcio, fosforo, proteine e vitamine e il costo basso, ma ricco di sapore.
Indice
Proprietà nutrizionali ricciola
La ricciola è una buona fonte di proteine, sali minerali (fosforo e potassio), acidi grassi omega 3 e vitamina A e D; 100 grammi di ricciola contengono:
- 23,14 gr di proteine
- 5,24 gr di grassi
- 0 gr di carboidrati
- 146 kcal
Nonostante l’alto apporto proteico, la ricciola è un alimento mediamente energetico, poiché fornisce pochissimi grassi e zero carboidrati.
Le proteine in essa contenute sono ad alto valore biologico e contengono tutti gli aminoacidi essenziali. Questo pesce, inoltre, non contiene fibre.
Benefici
La ricciola è un pesce pregiato, dalla carne bianca e magra, facilmente digeribile; il suo consumo è indicato in una dieta ipocalorica e per chi soffre di disturbi gastrointestinali.
Tra i suoi benefici annoveriamo:
- Pressione bassa e salute di ossa e denti: il potassio e il fosforo, presenti in questo pesce, aiutano a mantenere la pressione bassa e una buona salute di ossa e denti e riducono, inoltre, il rischio di calcoli renali;
- Salute cardiovascolare: gli acidi grassi omega 3 aiutano a mantenere il cuore in salute;
- Salute della vista: la vitamina A apporta benefici alla vista, alle ossa e ai denti;
- Calcificazione ossea: la vitamina D è importante per la calcificazione ossea e per mantenere un buon livello di calcio e fosforo nel sangue.
Possibili controindicazioni
La ricciola può contenere piccole quantità di metilmercurio, ma non ci sono particolari controindicazioni specifiche al suo consumo.
E’ sempre meglio consumare la ricciola dopo la cottura; il calore annienta, infatti, le sostanze potenzialmente nocive come l’Anisakis, un parassita molto diffuso.
E’ importante sapere che la normativa europea (relativa alla “vendita e somministrazione di preparazione culinarie contenenti prodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi o quasi crudi”) obbliga chi vende o somministra pesce fresco al congelamento a -20 gradi per almeno 24 ore, se si vuole mangiare il prodotto crudo.
Per il consumo a casa, si consiglia di congelare la ricciola a -18° per almeno 96 ore prima di consumarla cruda.
La ricciola in cucina
Tra i vari modi di servire la ricciola ricordiamo:
- Carpaccio e tartare
- Bistecca/tagliata: non cuocere troppo la carne perché potrebbe diventare stopposa
- Sughi di accompagnamento per la pasta
- Cottura arrosto.
Abbiamo attivato un bel po’ di sconti sul nostro canale Telegram Fitness & Sport: dal 30 al 70% su tutte le categorie sportive! Trovi tutto qui 👇