Jay Crouch: a questo ragazzo non manca davvero niente. A soli 20 anni questo atleta australiano è arrivato terzo una delle più importanti competizioni di CrossFit del suo Paese, la Down Under CrossFit Championship. L’abbiamo intervistato per farci raccontare tutto di questo momento magico di carriera. Seguitelo su Instagram, è di grande ispirazione per noi appassionati!
Innanzitutto Jay, congratulazioni. La tua prestazione al Down Under è stata impressionante. Quanto sei felice di com’è andata?
«Se pensate che sono andato lì con l’idea di arrivare in Top 10, potete immaginare quanto possa essere gasato in questo momento».
Qual è stato il WOD più difficile della competizione è perché?
«Sicuramente il secondo. In tre round erano previsti 10 muscle up, 20 dumbbell clean thruster alternati e 100 double under. Stavo andando bene fino all’ultimo giro, quando mi sono visto costretto a fare delle pause durante muscle up e non riuscivo dare il massimo per chiudere il workout. Infatti, sono finito sedicesimo».
Hai 20 anni e le classifiche on line raccontano che hai cominciato a fare gare a… 14 anni?
«Sì, è verissimo, tra l’altro ho cominciato a fare CrossFit giusto l’anno prima, quando ne avevo 13. All’ottavo anno, quindi alle scuole superiori, mio padre mi ha detto se avessi voglia di andare con lui ad allenarmi al suo box. Ecco, da quel momento non ho mai più smesso».
Alla tua età essere uno degli atleti più forti del tuo Paese, l’Australia, non dev’essere facile! Come ti fa sentire questa cosa.
«In realtà benissimo. Non sento affatto la pressione perché in questo momento non ho nessuno che pretende da me dei risultati, almeno per ora! (ride) Anzi, avere questi risultati oggi mi fa sentire molto più disinvolto e mi aiuta, so di essere un avversario temibile e questo mi rende più forte mentalmente».
Ci puoi raccontare qual è la tua routine settimanale di allenamento?
«Sto facendo apprendistato per diventare elettricista! È un percorso che dura quattro anni e io sono al terzo. Quindi lavoro dal lunedì al venerdì otto ore e dopo il lavoro mi alleno più o meno dalle quattro del pomeriggio alle 7 di sera. Il sabato e la domenica non mi alleno e cerco di divertirmi nel tempo libero».
So che ti piace competere anche in team. Cosa cambia nella preparazione atletica?
«Il grosso del lavoro nella competizione a team è focalizzarsi sulla sintonia con i compagni di squadra. Che si tratti di dividere degli esercizi o farli in syncro. Ci si allena bene in team quando non ci si aspetta nulla prima di cominciare e si finisce ottenendo l’obiettivo “coralmente”».
Molto interessante.
«Nelle gare individuali, non ti devi preoccupare di nessun altro. Quindi è un buon workout per me, lo faccio e faccio in modo che venga nel miglior modo possibile, mettendoci la testa e con un piano di lavoro preciso. Questo atteggiamento, va condiviso in team con più persone ed è la parte più difficile di tutte».
Sei testimonial di Reebok per l’Australia. Puoi dirci qualcosa di più?
«Ho cominciato a lavorare con Reebok dal 2018, quindi da relativamente poco. Non posso dire altro se non che è quello che sognavo da una vita intera e sono grato per il loro enorme supporto».
Rob Forte è più di un amico per te, hai detto su Instagram che lo consideri come un fratello. Puoi raccontarci come vi siete conosciuti e quanto è importante per te come atleta?
«Conosco Rob da più o meno tre anni. È una fonte continua di informazioni e conoscenza da atleta esperto. Il suo supporto, la sua guida e il suo metodo di lavoro (si riferisce al Rob Forte Method, ndr) mi fa sempre molto avvantaggiato. Sono grato del lavoro che fa con me».
Prima di lasciarci, ti chiedo quali sono i tuoi obiettivi futuri.
«Quest’anno cercherò di fare il meglio che posso agli Open e cerco di qualificarmi per la Dubai CrossFit Championship. Onestamente non vedo l’ora di venire da voi in Italia e piazzarmi bene anche ai vostri Italian Showdown. Nel lungo termine cercherò di qualificarmi per i CrossFit Games nella categoria “individual”. È quello che voglio di più in questo momento».