Cosa fa uno studente di fisioterapia all’università che da sempre non riesce a smettere di stare fermo come Enrico Zenoni? Diventa uno dei più promettenti campioni di CrossFit in Italia. Nei recenti Italian Showdown si è classificato primo tra i Junior con delle prestazioni di grande livello.
L’abbiamo intervistato per voi.
Raccontaci come è andata la gara, se ci sono stati momenti difficili, in quali WOD soprattutto.
La gara era importante, sanzionata, è andata bene, c’erano molti atleti forti e l’ho vinta. I WOD li ho tutti preparati in anticipo, ma i migliori tempi li ho fatto in gara. Non posso che essere contento di come è andata! La maggiore difficoltà l’ho avuta con lo SkiErg: non avendolo disponibile al box, non sapevo bene come usarlo.
Ma è vero che fai CrossFit da solo un’anno e mezzo? Immagino che tu abbia una preparazione atletica precedente! Raccontaci qualcosa in più su di te.
Ho iniziato CrossFit in realtà due anni e mezzo fa, ma è da un anno e mezzo che seguo una preparazione atletica da competizione dedicata. Da piccolo avevo fatto già altri sport come judo, fatto per 10 anni con varie gare nazionali e internazionali. Finito judo ho cominciato a fare Krav-Maga, arti marziali miste, a volte andavo anche a correre in montagna e arrampicare, ma incontrando CrossFit mi è parsa una disciplina completa in cui c’è un po’ di tutto e ho continuato con quella.
Sentivo che la tua routine di allenamento è 4 ore al giorno di CrossFit e un solo giorno di riposo, giusto? Come gestisci le quattro ore di allenamento?
È un po’ cambiata la situazione: in realtà adesso mi alleno 7 giorni su 7 faccio circa 3/4 ore al giorno nelle giornate più intense, invece di giovedì e domenica mi alleno solo due ore, Magari il giovedì faccio active rest e lavoro sulla capacità aerobica e faccio esercizi accessori di ginnastica. La domenica magari faccio arrampicata, nuoto o lavori simili. In settimana le sessioni sono di 4 ore, certi giorni le divido in due sessioni, mattina e sera. In quei giorni faccio attivazione, forza, workout e esercizi che vanno a completare la sessione come cardio o forza, anche in base al periodo dell’anno.
Subito sotto di te a distanza di pochissimi punti, c’era Niccolò Colli. Lo conoscevi già immagino? Puoi dirmi qualcosa su di lui?
Nicolò lo avevo già incontrato ai Fall Series, ma non abbiamo avuto molto tempo per conoscerci. mentre agli Showdown ci siamo conosciuti abbiamo le stessi obiettivi, è completo, non ha particolari punti di debolezza. È simpatico, anche in zona warm-up andavamo d’accordo. Spero di potermi allenare con lui per divertirmi e senza avere la pressione della gara.
Mi piacerebbe sapere quali sono i tuoi atleti di riferimento e perché ti piacciono.
Ti dico, il mio atleta preferito come molti è Rich Froning perché mi piace come gestisce il workout e come si allena e anche perché prima di iniziare CrossFit ho visto dei suoi video mi ha invogliato a cominciare. È stato ed è uno dei miei punti di riferimento fin dall’inizio.
Ultima cosa: noi crossfitter non competitivi stiamo tutti lavorando per acquisire con i nostri tempi movimenti che ci sono ancora oscuri o molto difficili da praticare. Tu come ci sei arrivato?
Il modo migliore per imparare una skill complessa è partire dalle basi, quindi diventare forti negli esercizi di coordinazione, diventare forti negli angoli di movimento che servono e successivamente approcciare all’esercizio completo. Per esempio nel muscle-up si cerca ad andare per tentativo arrampicandosi con un braccio e poi con l’altro rischiando infortuni, secondo me è meglio diventare forti nelle trazioni strict, successivamente imparare il movimento del kipping, dell’anca alla sbarra e sicuramente il muscle up che uscirà sarà più pulito, non si rischiano infortuni. Essendo skill complesse una delle cose più importanti che servono e dare al corpo il tempo di abituarsi.