A giugno in tutto il mondo si celebra il mese dedicato all’orgoglio delle persone LGBTQIA+. Iniziative e parate arcobaleno in nome e per la difesa dei diritti della comunità LGBTQIA+ invadono le strade delle città!
Quest’anno il box Corona Ferrea CrossFit® si unisce a queste manifestazioni con una competizione unica nel suo genere: The Pride Wod and Party, il 4 giugno 2023.
Si tratta di una gara a team atipica: certo ci saranno i pacchi gara, i giudici e una classifica generale, ma non sarà strutturata come una solita gara!
Sarà un “woddone” (come piace dire agli organizzatori), diviso in 6 “mini” wod, senza tempi morti. Non ci sono qualifiche, non c’è area warm up: pronti e via, si entra!
Ma il particolare che più ci piace è che non ci sono restrizioni! Basta solo avere un team da 4 affiatato, non importa né sesso, età, orientamento sessuale o identità di genere.
Basta solo la voglia di divertirsi e farsi una sana sudata!
Non sono richieste skills particolari, nè è indispensabile la forza perché in questa gara non vincerà il team più forte, ma quello più unito, che saprà coordinarsi e ascoltarsi.
Alla fine della manifestazione seguirà un party serale compreso di cena, musica e torta, per festeggiare oltre l’orgoglio LGBTQIA+ i 6 anni del box!
Noi abbiamo intervistato per voi l’organizzatrice Sara, che ci ha raccontato alcune novità che sta preparando per questa prima edizione!
Indice
Info tecniche
Nome dell’evento: The Pride Wod and Party
Pagina Social: @sara_corona_ferrea_crossfit
Qualifiche? Non ci sono
Quali categorie possono iscriversi? Open, team da 4 senza restrizioni
Deadline per iscrizioni? 24 maggio
Quando sarà l’evento? Domenica 4 giugno 2023
Requisiti minimi?
• GROUND TO OVERHEAD 25/35
• DUMBELL SNATCH 10/15
• BOX JUMP
• PULL UP
Dove si farà? Al box Corona Ferrea, a Brugherio, in Via Isonzo 26
Come iscriversi? Per l’iscrizione basta seguire la procedura su Judgerules!
Prezzi? 200€ a team (pacco gara + cena e party serale compreso)
Chi sono i partner e gli sponsor? FitAid è il main sponsor, ma anche Foodspring ha collaborato per la creazione dei pacchi gara.
Quanti Workout ci saranno? Un woddone, diviso in 6 mini wod, senza tempi morti.
Le parole di Sara, l’organizzatrice
Ciao Sara! Raccontaci chi sei, cosa fai, qual è il tuo background
Ciao! Sono Sara e ho iniziato il Crossfit perché ne parlavano male, dicendo che è uno sport dove tutti si spaccano… ho provato per curiosità e dopo la prima lezione ho deciso che volevo farlo ogni giorno, e così è stato… mille corsi, ho lavorato in diversi box e dopo qualche anno ho aperto il mio.
Sappiamo che il tuo box è molto molto attento ai temi sociali. Cosa avete fatto di recente?
Con i ragazzi del box siamo aperti a qualsiasi cosa sia nel sociale, dalla raccolta di 8 bancali di cibo, vestiti e farmaci mandati ad un box ucraino, a wod per raccolte fondi per la Croce Rossa, raccolta di fondi per Pane Quotidiano Onlus, all’offerta di un anno di Crossfit gratuito per disabili …che si è concluso con un terzo posto ai Games l’anno scorso!
Come mai hai deciso di creare questa competizione?
Giugno è il mese del Pride ed ogni anno abbiamo fatto un semplice wod. Ogni volta che leggo/sento alcune affermazioni su temi come la famiglia omosessuale, il non riconoscimento di alcuni diritti, ecc mi si accappona la pelle. Sono … o meglio siamo, assolutamente contrari ad ogni forma di omofobia e disuguaglianza.
Perché proprio team da 4 senza restrizioni?
Team senza restrizioni perché lo trovo vincolante. Penso che la motivazione del team con cui ti alleni sia più importante della forza del singolo atleta. Quindi volevo creare una competizione dove fosse possibile scegliere con chi essere in team senza alcun vincolo.
Ci puoi raccontare se ci sarà qualche novità? Ad esempio una skill particolare o un attrezzo diverso?
Una bella vogata sincro con slide per esempio?? 🙂
Quali sono i piani per questa competizione? Vorresti farla diventare un appuntamento fisso?
Si, mi piacerebbe diventasse un appuntamento fisso. Come ti dicevo, un “pride wod” lo abbiamo fatto ogni anno… ma vorrei aprirlo anche ad esterni.
Penso che partecipare ad una competizione che contiene nel nome “Pride” sia ancora tabù, quasi come se potesse essere motivo di vergogna o di derisione, o potesse mettere in discussione la propria sessualità o “machismo”.
Ma il non discriminare passa anche attraverso i fatti e non solo le parole. Il messaggio che vogliamo dare è molto chiaro: a noi non interessa l’orientamento sessuale o identità di genere.
Non sarà questo a fare di te una persona, atleta, sorella, fratello, genitore, figli@, amic@ migliore, ma sappiamo per certo che discriminazione, violenza e bullismo fanno del mondo un posto peggiore per tutti.
Crediamo che non ci sia nulla da nascondere e di cui vergognarsi, ma soprattutto non si debba mai temere il giudizio di nessuno. Crediamo fortemente che una società migliore passi da qui.