Noah Ohlsen è uno dei volti più noti e amati della community CrossFit®. Per oltre dieci anni ha calcato il palcoscenico più prestigioso di questo sport, i CrossFit® Games, costruendosi la reputazione di atleta solido, costante e rispettato in tutto il mondo.
Ma, in una recente intervista al podcast di Men’s Health, Noah ha mostrato un lato più vulnerabile… e ha fatto un’ammissione che ha spiazzato molti fan.
“Quando ho visto quei ragazzi correre, ho pensato: wow, siamo davvero lontani anni luce.
Non c’è modo che i top atleti di CrossFit® possano reggere il ritmo dei migliori di Hyrox.
Sono semplicemente atleti di endurance e velocità a un livello altissimo.”
Una dichiarazione forte, soprattutto considerando che CrossFit® viene spesso definito come lo sport che incorona i “Fittest on Earth”. Ma le parole di Noah aprono una riflessione importante sul divario sempre più evidente tra CrossFit® e Hyrox.

Indice
Hyrox e CrossFit®: due mondi simili, ma profondamente diversi
A prima vista CrossFit® e Hyrox sembrano parenti stretti: entrambi uniscono forza, resistenza e movimenti funzionali. Entrambi mettono alla prova corpo e mente. Eppure, quando si entra nel dettaglio, emergono differenze sostanziali.
Le competizioni Hyrox sono strutturate con otto tratti da 1 km di corsa, intervallati da stazioni di lavoro come sled push, sandbag lunge, wall ball e row. È un format lungo, costante, che richiede una resistenza aerobica e muscolare continua, molto più che esplosività pura.
Secondo Ohlsen, questo cambia completamente le carte in tavola:
“Se sei un buon runner, e riesci a diventare abbastanza forte per affrontare il resto, avrai molto più successo di chi viene dal percorso opposto.”
Il debutto di Noah a Hyrox
Il primo test di Noah è arrivato nell’aprile 2025, quando ha partecipato a una gara Hyrox a Miami insieme al compagno di avventure Chandler Smith, anche lui veterano dei Games.
Nonostante la loro esperienza da atleti élite di CrossFit®, hanno chiuso 10° nella loro categoria d’età, con un tempo di 54:12. Un risultato di tutto rispetto per chiunque… ma ancora lontano dai vertici del mondo Hyrox.
Un dato che conferma quanto le due discipline richiedano skill differenti.
Non tutti i CrossFit®ter fanno fatica: l’esempio di Tia-Clair Toomey
C’è però chi è riuscito a fare il salto, e con risultati straordinari.Parliamo di Tia-Clair Toomey-Orr, otto volte campionessa dei CrossFit® Games.
Al suo debutto a Hyrox Brisbane 2025, in coppia con James Newbury nella Mixed Doubles, Tia ha conquistato il 2° posto assoluto. Ma non si è fermata lì: a Houston ha stracciato il record mondiale nella Women’s Pro Doubles, insieme a Joanna Wietrzyk, fermando il cronometro su 54:24.
Una performance incredibile, ma che resta un’eccezione. La maggior parte degli atleti CrossFit®, Noah incluso, non ha le caratteristiche ideali per dominare in un contesto dove endurance e ritmo costante sono fondamentali.

Perché la forza del CrossFit® non basta
Un errore comune è pensare che, per un CrossFitter, sia semplice sviluppare la resistenza necessaria per Hyrox.
“Basta aggiungere qualche chilometro di corsa agli allenamenti, no?”
Eh, non proprio.
“C’è sempre stata l’idea che, se sei già forte, sia più facile costruire resistenza piuttosto che il contrario. Ma a livello élite di Hyrox, questo non regge,” spiega Noah.
La verità è che la forza richiede anni di lavoro costante, mentre l’endurance a ritmi elevati si sviluppa con allenamenti specifici e mirati.
Noah l’ha capito sulla propria pelle quando, nel 2024, ha portato a termine il suo primo Ironman.
Nonostante mesi di preparazione con lunghe sessioni di corsa, ha faticato nelle gare successive più brevi e veloci.
“Correre una maratona a un passo di 9 minuti al miglio non ha niente a che vedere con fare ripetute da 1 km a passo di 6 minuti, intervallate da sled push.”
L’ascesa dell’allenamento ibrido
Negli ultimi anni si parla sempre di più di allenamento ibrido, ovvero un mix di forza e resistenza, che punta a creare atleti completi in entrambi gli ambiti.
Personaggi come Nick Bare e Fergus Crawley hanno spianato la strada a questa filosofia, e oggi anche Noah si sta muovendo in questa direzione.
“Prima era tutto basato sulla specializzazione: diventare i più forti, i più veloci, i migliori in una cosa sola. Ora le persone vogliono essere complete: forti, veloci, resistenti e capaci di affrontare sfide diverse.”
Eventi come Hyrox, Ironman e Tactical Games stanno ridefinendo il concetto di fitness, abbattendo i confini tra discipline.
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Noah e il World Fitness Project: il futuro del functional fitness?
Con CrossFit® in un momento di transizione, Noah ha deciso di dedicare parte delle sue energie al World Fitness Project (WFP), un circuito competitivo appena nato che vuole rivoluzionare le gare di functional fitness.
Il WFP propone una stagione a tappe, con eventi in diverse città e un sistema di punti cumulativi, al posto del classico “tutto in un weekend” dei Games.
“È emozionante far parte di qualcosa fin dall’inizio.Magari diventerà una piattaforma che permetterà ai giovani atleti di costruirsi una carriera, come io ho avuto la fortuna di fare.”
Come inserire la corsa nella routine di un CrossFitter
Noah sa bene che non tutti hanno tempo e voglia di diventare atleti ibridi a tempo pieno. Ma se vuoi aggiungere un po’ di endurance alla tua base di forza, il suo consiglio è semplice: inizia piano.
“All’inizio le articolazioni ti faranno male. Io avevo anche anche e ginocchia distrutte.
Ma il corpo si adatta, basta dargli tempo.”
Il segreto è inserire brevi corse a bassa intensità, prima o dopo le sessioni di CrossFit®:
- 1,6 km alla volta
- 8 km a settimana
- Nessuna pressione sul ritmo
La sua settimana tipo include:
- 1 ora di CrossFit® al giorno
- 2-3 sessioni extra di forza
- 3 giornate dedicate a corsa o conditioning in stile Hyrox
Alimentazione: da rigore a intuizione
Dopo oltre dieci anni di piani alimentari rigorosi, Noah oggi ha deciso di ascoltare il proprio corpo e mangiare in modo più intuitivo.Ma ha capito quanto la nutrizione diventi cruciale quando si parla di endurance.
Durante l’Ironman, per esempio, ha consumato 1.000 grammi di carboidrati durante la gara, un quantitativo impensabile per un classico atleta CrossFit®.
“Gli atleti di endurance hanno una gestione della nutrizione super precisa. I CrossFitter potrebbero imparare molto da loro, soprattutto sul fueling durante l’evento.”
Il messaggio finale di Noah
La storia di Noah, dal CrossFit® all’Ironman fino a Hyrox, dimostra quanto il concetto di fitness possa essere personale e in continua evoluzione.Anche un atleta élite ha punti deboli e aree da esplorare.
“Fitness non significa per forza dare il massimo ogni giorno. Può essere semplicemente fare una passeggiata, aggiungere una breve corsa, o allenarsi due volte a settimana. L’importante è muoversi e trovare ciò che ti rende felice.”
Con una nuova stagione Hyrox all’orizzonte, il debutto del WFP e la nascita del suo primo figlio, Noah Ohlsen ci dimostra che l’evoluzione non riguarda solo lo sport… ma la vita stessa.









