Nel dicembre 2024, CrossFit® ha annunciato la creazione del CrossFit® Athlete Council (CAC), un organo composto da 18 membri selezionati per rappresentare gli interessi degli sportivi.
Questa mossa, apparentemente ideata per promuovere una maggiore collaborazione tra CrossFit® e la community, ha sollevato un dibattito acceso e reazioni contrastanti all’interno della community stessa.
Ma cosa si cela davvero dietro questa iniziativa e perché ha suscitato tanto scetticismo?
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Indice
I criteri di selezione del comitato
Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, i criteri di eleggibilità includono:
Esperienza ai CrossFit® Games:
I candidati devono aver partecipato ad almeno due edizioni dei CrossFit® Games negli ultimi cinque anni. Questo assicura che abbiano una conoscenza diretta delle competizioni e delle sfide che gli atleti affrontano.
Assenza di squalifiche:
I membri non devono avere squalifiche o violazioni delle regole in corso. Questo requisito preserva l’integrità del Comitato e dei suoi rappresentanti.
Impegno attivo:
I membri devono dimostrare la disponibilità a dedicare tempo e risorse alle attività del Comitato, incluse riunioni periodiche e interazioni con la community.
Rappresentatività della community:
La composizione del Comitato è stata pensata per includere una varietà di prospettive, rappresentando non solo atleti individuali, ma anche allenatori, proprietari di affiliate, atleti di squadra e membri delle divisioni Masters, Teenager e Adaptive.
Rotazione dei mandati:
Per il primo ciclo, metà dei membri servirà un mandato di un anno, mentre l’altra metà ne servirà due. Questo permette una maggiore inclusione e coinvolgimento nel tempo.
La composizione del Comitato
Il Comitato Atleti CrossFit® (CAC) è composto da 18 membri eletti dai loro pari e suddivisi in tre comitati, ciascuno focalizzato su specifici gruppi all’interno della community. I membri del comitato includono:
Individual e Coach:
-
- Olivia Grimsland
- Spencer Panchik
- Taylor Self
- Colten Mertens
- Ryan Dickey
- Yazmin Arroyo
Proprietari di Affiliate e Atleti di Squadra:
-
- Andrew McLaughlin
- Gio Benitez
- Matthew Young
- Justin Rementer
- Mahmoud Elzayat
- Harry Jager
Atleti delle Divisioni (Masters, Teenager e Adaptive):
-
- Karli Demonico
- Rebecca Voigt Miller
- Nathan Black
- Jason Grubb
- Tim Murray
- John Kim
Le critiche della community
Nonostante le buone intenzioni proclamate, la reazione della community CrossFit® è stata per lo più negativa.
Molti atleti hanno espresso dubbi sull’utilità di questo comitato, soprattutto considerando che già esiste la PFAA (Professional Fitness Athletes’ Association), un’organizzazione fondata da atleti di spicco come Brent Fikowski e Patrick Vellner.
La PFAA, nata con lo scopo di rappresentare la sicurezza e gli interessi degli atleti, gode già di credibilità e di un rapporto consolidato con la community.
Il principale nodo critico risiede nella mancanza di trasparenza del marchio CrossFit®. Molti si chiedono perché creare un nuovo organo invece di collaborare con la PFAA, che è già radicata nel panorama sportivo.
Alcuni atleti temono che il Comitato Atleti possa diventare un semplice strumento di facciata per gestire le relazioni pubbliche, piuttosto che un reale veicolo di cambiamento.
Una stagione di incertezze
Le tensioni con la community non potevano arrivare in un momento peggiore. La stagione 2025 si preannuncia particolarmente complessa, con numerosi atleti che stanno considerando di dissociarsi dal brand CrossFit®.
Questo malcontento generale è alimentato da una serie di problematiche, tra cui:
- La mancanza di chiarezza;
- L’introduzione di nuovi formati di gara senza consultazione preventiva;
- Decisioni di marketing che sembrano ignorare il feedback degli atleti.
Insomma, il Comitato Atleti potrebbe rappresentare un’opportunità per CrossFit® di ricucire i rapporti con la propria community, ma le premesse attuali lasciano spazio a dubbi e perplessità.
una stagione piena di incertezze e una community sempre più critica, la vera sfida sarà dimostrare che questo progetto può fare la differenza. Solo il tempo ci dirà se si tratta di un passo avanti o di un’occasione persa.