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Muscoli sinergici: cosa sono e come funzionano?

Quando si vuole approfondire lo studio dei muscoli e delle loro azioni, è bene ricordare che il nostro corpo funziona come un intero organismo; anche se impariamo le azioni dei singoli muscoli, nel movimento reale nessun muscolo lavora da solo.

Sebbene spesso un muscolo principale svolga un’azione, è quasi sempre assistito da altri muscoli; per mantenere l’equilibrio nel corpo, c’è un muscolo che assiste, resiste o si oppone a qualsiasi azione.

E’ qui che entrano in gioco i muscoli sinergici; scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questo complesso e affascinante meccanismo muscolare!

Una premessa: muscoli agonisti e antagonisti

Il muscolo principale che compie un’azione viene definito agonista, oppure motore principale; molte azioni del corpo hanno un muscolo che è responsabile di una parte maggiore del lavoro di quell’azione rispetto a qualsiasi altro muscolo.

Ad esempio, l’agonista della flessione dell’anca è l’ileopsoas; anche se non lavora da solo, l’ileopsoas svolge un lavoro maggiore nella flessione dell’anca rispetto agli altri muscoli che assistono.

Per mantenere l’equilibrio di tensione in un’articolazione, ci sono anche alcuni muscoli che si oppongono ai movimenti; il muscolo principale che si oppone al movimento è chiamato antagonista.

Il gluteo massimo è l’antagonista del flessore primario dell’anca, l’ileopsoas, perché il gluteo massimo è un estensore dell’anca. La collaborazione nell’azione motoria tra muscoli agonisti ed antagonisti definisce funzionalmente i muscoli sinergici.

Muscoli sinergici, cosa sono?

I muscoli che lavorano insieme per creare un movimento vengono definiti sinergici; ad esempio l’iliaco, lo psoas e il retto femorale possono agire per flettere l’articolazione dell’anca.

Ci sono alcune sezioni all’interno di altri muscoli che possono contribuire alla flessione dell’articolazione dell’anca; ad esempio, il gluteo minimo e il gluteo medio possono contribuire alla flessione dell’articolazione dell’anca.

L’insieme di questi movimenti può essere definito un sinergismo per la flessione dell’articolazione dell’anca. La definizione di muscolo sinergico diviene più chiaro se pensiamo alla radice etimologica, sinergia: un’azione combinata e contemporanea, caratterizzata dalla collaborazione e dalla cooperazione di più elementi in una stessa attività, per il raggiungimento di un unico risultato.

I muscoli sinergici concorrono insieme per creare un movimento, cooperano al mantenimento di un determinato atteggiamento scheletrico e all’esecuzione di movimenti complessi.

Muscoli stabilizzatori

I muscoli motori principali lavorano con più produttività se c’è il coinvolgimento di muscoli stabilizzatori forti; questi muscoli si contraggono, specialmente in modo isometrico, per stabilizzare un’articolazione, in modo da permettere il corretto movimento di altre parti del corpo.

Un muscolo stabilizzatore debole, rende più difficile contrarre i muscoli motori principali; muscoli stabilizzatori deboli e poco sviluppati riducono l’attività dei muscoli motori principali, rendendo più difficili le prestazioni atletiche.

In conclusione

Nella vita reale, al di fuori della posizione anatomica, muoviamo il nostro corpo in tutti i modi più creativi ed interessanti; sebbene sia necessario il muscolo principale, o agonista, che compie l’azione, il nostro corpo dispone di un buon sistema di supporto per ogni azione, proprio grazie all’uso dei muscoli sinergici.

Allo stesso modo, il corpo ha un sistema per mantenere la giusta tensione in un’articolazione, bilanciando il lavoro di un muscolo agonista con il suo antagonista.

L’equilibrio tra un agonista muscolare, i suoi sinergici e i suoi antagonisti è importante per un movimento sano e per evitare dolori e lesioni.

E voi, conoscevate i muscoli sinergici? Fatecelo sapere nei commenti e ricordatevi di seguirci sul nostro canale telegram
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