Fare esercizio fisico fornisce diversi benefici metabolici per il nostro corpo, tra cui una maggiore sensibilità all’insulina, un miglioramento della sintesi del glucosio e la perdita di peso corporeo.
Questo dimostra quanto sia necessario e essenziale fare qualsiasi tipo di attività fisica, tant’è che i medici la stabiliscono addirittura come terapia non farmacologica per i pazienti obesi e diabetici!
Ma sarà davvero importante l’ora del giorno in cui ti alleni in relazione ai benefici concessi alla salute?
Capire il momento ideale, che sia mattina, pomeriggio o sera per la pratica dell’attività fisica è una questione recentemente molto discussa dai ricercatori.
Se osserviamo il nostro orologio biologico, ha senso pensare che alcune ore del giorno possano funzionare meglio di altre per raggiungere obiettivi specifici, poiché è noto da tempo che il corpo umano subisce cambiamenti ormonali lungo un ciclo circadiano (24 ore).
Indice
Attività fisica vs Orari del giorno
Diverse condizioni metaboliche, tra cui l’obesità, l’insulino-resistenza e il diabete mellito di tipo 2, derivano dall’adozione di uno stile di vita sedentario e dall’assunzione eccessiva di energia attraverso la dieta.
Le linee guida mediche dicono che bisogna fare una serie di attività per raggiungere un “limite di volume” che comporterà i relativi benefici per la salute. Però la domanda che tanti si fanno è:
Esiste un orario ideale per allenarsi?
Per rispondere a questa domanda, uno studio pubblicato quest’anno ha esaminato se l’ora del giorno in cui ci si allena (mattina vs sera) modula gli effetti del consumo di una dieta ricca di grassi, sul controllo glicemico e sui marcatori di salute del metabolismo.
Per fare questo, sono stati selezionati 24 uomini in sovrappeso/obesi, che sono stati analizzati presso l’università di Melbourne, in Australia, dopo aver consumato una dieta ricca di grassi per 11 giorni consecutivi.
Gli individui poi sono stati divisi in tre gruppi: gruppo di allenamento mattutino, gruppo di allenamento serale e nessun allenamento.
I ricercatori hanno scoperto che, una dieta ricca di grassi a breve termine negli uomini in sovrappeso/obesi induceva cambiamenti significativi nel profilo lipidico dei partecipanti, come un aumento delle LDL (il famoso “colesterolo cattivo“).
Tempo di allenamento
Per quanto riguarda il tempo di allenamento fisico, è stato riscontrato che:
- I miglioramenti nell’idoneità cardiorespiratoria sono stati simili indipendentemente dall’ora dell’allenamento;
- Tuttavia, i miglioramenti nel controllo glicemico, nel profilo lipidico e metabolico (glicemia a digiuno, insulina, colesterolo, trigliceridi e colesterolo LDL) sono stati osservati solo nei partecipanti assegnati all’allenamento fisico serale.
Un altro studio del 2018 sugli atleti della National Football League (NFL) corrisponde a questo scenario. I dati suggeriscono
Questi risultati sembrano essere in linea con i dati che suggeriscono che la prima serata è il momento migliore per le prestazioni fisiche.
I ricercatori stanno scoprendo maggiori dettagli sulla connessione tra l’efficienza dell’esercizio e l’ora del giorno.
Però, non ci sono ancora dati sufficienti per raccomandare esercizi in un dato momento piuttosto che nell’altro; gli studiosi dicono che la sera può essere il momento migliore per iniziare l’allenamento, soprattutto quando si parla di soggetti affetti da determinate condizioni metaboliche, come l’obesità e il diabete, di cui l’esercizio fisico fa da coadiuvante a un trattamento farmacologico.
Bisogna ribadire che l’individualità deve essere rispettata e per questo è ideale la guida professionale di un team multidisciplinare!
Riferimenti:
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American Academy of Sleep Medicine. “NFL teams play better during night games thanks to circadian advantages: New data analysis demonstrates fewer mental errors at night compared to afternoon games.” ScienceDaily, 4 June 2018.
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Moholdt, T., Parr, E.B., Devlin, B.L. et al. The effect of morning vs evening exercise training on glycaemic control and serum metabolites in overweight/obese men: a randomised trial. Diabetologia (2021).