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Terapia post-ciclo: come ripristinare l’asse ormonale dopo l’uso di steroidi

L’uso di steroidi anabolizzanti inibisce l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG), causando un calo drastico nella produzione di testosterone endogeno.

Al termine del ciclo, interrompere bruscamente questi ormoni può determinare sintomi marcati come affaticamento, depressione, perdita di libido, disfunzioni sessuali e infertilità.

La terapia post-ciclo (PCT) è essenziale per ridurre questi rischi e accelerare il ritorno alla normalità ormonale.

Gli effetti della fine improvvisa del ciclo

Durante l’assunzione di testosterone o altri steroidi, il corpo percepisce livelli elevati di androgeni, sopprimendo la produzione naturale.

Al termine, senza una PCT, l’interruzione brusca può provocare:

Obiettivi e benefici della PCT

Farmaci comunemente utilizzati nella PCT

Tamoxifene (Nolvadex) e Clomifene (Clomid)

Questi modulanti selettivi degli estrogeni (SERM) stimolano l’asse HPG, aumentando la secrezione di LH e FSH, indispensabili per la sintesi di testosterone.

HCG (Gonadotropina corionica umana)

Imita l’LH, stimolando i testicoli a produrre testosterone. Spesso utilizzata nelle fasi iniziali di PCT per “risvegliare” rapidamente la funzione testicolare.

Fitoterapici

Integratori naturali come acido D-aspártico, Tribulus terrestris, Maca peruana e Long jack possono supportare il recupero ormonale in modo complementare.

Esempi di protocolli PCT efficaci

Il “Protocollo Scally” (Clinicamente testato)

Con questo schema, tutti i soggetti raggiunsero la normalizzazione dell’asse HPG entro circa 45 giorni.

Protocolli classici consigliati da esperti

In alcuni casi si aggiunge anche hCG (es. 1000 UI a giorni alterni per 10 giorni), soprattutto se si mira al recupero testicolare rapido.

Tempistica ideale per l’avvio della PCT

Per steroidi a lunga emivita (es. testosterone enantato), è consigliabile attendere circa 2–3 settimane dopo l’ultima iniezione prima di iniziare la PCT, per permettere la diminuzione delle sostanze esogene.

Avviare la PCT troppo presto può ridurre l’efficacia, mentre ritardarla troppo può portare a perdita della massa muscolare guadagnata.

Evidenze scientifiche sull’efficacia della PCT

In uno studio prospettico, si confrontarono due gruppi: uno sottoposto a PCT (con Tamoxifene e/o Clomifene per 4 settimane) e uno no.

A 3 mesi dalla fine del ciclo:

Agire con prudenza e sotto controllo medico

La terapia post-ciclo è una fase cruciale per ripristinare l’equilibrio ormonale e ridurre al minimo gli effetti collaterali dell’uso di steroidi.

Le evidenze suggeriscono che un protocollo ben strutturato con SERMs (Clomid, Nolvadex) e, quando indicato, hCG, iniziato tempestivamente, può accelerare il recupero senza compromettere i risultati del ciclo.

È fondamentale rivolgersi a un medico o endocrinologo esperto, per personalizzare dosaggi e durata sulla base dei farmaci impiegati, dello stato di salute generale e degli obiettivi individuali.

 

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