Ultimamente ci è capitato di conoscere storie davvero fantastiche di persone che ce l’hanno fatta. Persone che della disabilità hanno fatto un vero e proprio valore aggiunto.
In effetti, per Daniele Domenico Comune (@itsnotcomune) è proprio così! Nato e vissuto a Milano, questo 28enne lavora come personal trainer, coach L2 e, come si descrive lui, si finge atleta élite😉
Ma che c’è di speciale, starete pensando?
E se vi dicessimo che lui è sordomuto dalla nascita, ma gareggia tranquillamente con i normo? E se aggiungessimo che segue anche una dieta completamente vegetariana?
Come fa?
Ce lo racconterà lui in questa incredibile intervista, che servirà di ispirazione a tanti di noi!
Ciao Daniele, è un piacere averti qui. Partiamo dall’inizio: racconta chi sei e cosa fai nella vita!
Ciao ragazzi, mi chiamo Daniele, ho 28 anni e sono di Milano. Faccio CF da circa 6 anni e seguo una programmazione specifica da 3.
Nello stesso periodo sono diventato coach L2 e, al momento, alleno in due palestre: Milanimal e Ceresio 7.
Come abbiamo accennato prima, hai una caratteristica particolare per un atleta RX non adaptive: la tua sordità… ci racconti un po’ della tua storia?
In effetti è così… Ciò che molti definiscono “problema”, oggi io lo vedo come un vantaggio! Ho tanto da guadagnare dalla mia sordità.
Quando ero più piccolo facevo fatica a trovare degli aspetti positivi, anche per via di situazioni poco piacevoli a scuola, ma oggi è tutta un’altra storia!
Grazie soprattutto alla tecnologia, attualmente gli apparecchi uditivi sono dei veri e propri AirPods!
Chiaramente il vantaggio non è perché posso sentire la musica e parlare al telefono direttamente dagli apparecchi; il vero vantaggio è quello che ho imparato dalla mia condizione: poter leggere negli occhi delle persone, capire i loro stati d’animo attraverso il linguaggio del corpo e possedere empatia, tanta empatia!
Sei anche un coach, come ti approcci in classe?
Si riallaccia con quanto ho appena detto! Tutto ciò che ho imparato posso applicarlo in qualche modo nel mio lavoro come coach: capisco quando i ragazzi sono di cattivo umore o hanno dei pensieri che li preoccupano.
Questo mi permette di entrare nelle loro vite e, in qualche modo, di poterle cambiare anche se solo di poco.
Non mi serve chiedere la natura del problema, faccio capire loro che li comprendo e li sostengo e che, se vogliono, io ci sono!
Mi sento molto fortunato ad aver trovato un modo per coadiuvare la mia sordità con il mio lavoro, non pensate che sia davvero un valore aggiunto?
Decisamente sì! E com’è iniziato il tuo percorso di atleta élite? In che divisione gareggi?
Tutto è iniziato nel 2019, quando ho partecipato alle prime due competizioni come regular! In una arrivai secondo e nell’altra primo.
Fu come una sberla in faccia (positiva s’intende) perché mai mi sarei aspettato di raggiungere un traguardo simile!
I momenti vissuti in quelle due gare, le emozioni provate ed il salire sul podio mi fecero assaporare il sogno di arrivare in alto, di poter competere con i più forti ed entrare nell’Olimpo del CrossFit®.
Da quel giorno ho capito che il CrossFit® per me non è mai stato solo sport, era ed è la mia passione! Da quel giorno mi sono creato delle ambizioni.
Volevo prendere il mio posto nel mondo del CF e lo voglio tutt’ora! Questo pensiero non è mai cambiato, faccio tutto il possibile per percorrere la strada migliore per raggiungere la vetta.
Per quanto riguarda la mia divisione sono ufficialmente Élite; volendo competere in gare internazionali come i French o il Wodapalooza, la categoria è RX, che corrisponde esattamente alla cat élite italiana.
Anche secondo noi riuscirai a prendere il tuo posto! Ci racconti che difficoltà hai affrontato/affronti durante questo tuo percorso?
Ci sono state due vere grandi difficoltà che ho incontrato nel mio percorso di atleta.
La prima è una patologia di cui io soffro, che si chiama idrosadenite. Ho cominciato ad accusare sintomi gravi proprio quando ho iniziato il CF.
È una malattia della pelle dovuta alla sudorazione, ma non solo! Praticamente lo sfregamento mi crea delle vere e proprie irritazioni ed escoriazioni, che sono molto dolorose ed invalidanti.
L’altra è mentale, la fretta di voler arrivare, il pensiero che “ho 28 anni e non ho tempo da perdere” e tutti quei condizionamenti sociali che ci creano delle aspettative e, quindi, dei limiti.
L’anno scorso ho iniziato un percorso con una mental coach e sono completamente cambiato, sono decisamente un’altra persona.
Chiaramente ho ancora dei “down” dovuti a credenze e convinzioni che faticano a staccarsi, ma poi mi rimetto sempre in carreggiata, è questo ciò che si impara dal percorso di allenamento mentale!
Non eliminare il vecchio me, ma domarlo.
C’è qualche gara a cui hai partecipato che ti ha segnato maggiormente? E perché?
Sì! Direi l’ultima: l’Uroboro Summer Competition.
Il motivo è perché dopo due anni di Covid che mi hanno impedito di partecipare alle gare, mi sono infortunato alla schiena, un’ernia che mi ha tenuto fuori per lungo tempo.
E’ stata l’ennesima ricaduta ad un mese dalla gara! Ero disperato… mi sono fatto seguire e ho deciso di provarci lo stesso, nonostante non fossi al top della forma.
Sono arrivato in finale, giocandomela contro gente molto più affermata di me, arrivando 8° overall. Posso ritenermi assolutamente soddisfatto del risultato!
Sicuramente un risultato eccellente Dani! Sappiamo anche che segui una dieta particolare: sei vegetariano! Da quanto tempo? Come mai hai preso questa decisione?
Sono vegetariano da un anno e 3 mesi, grosso modo!
Ho preso questa decisione principalmente per una questione di etica morale. Mi sono documentato, informato e ho visto con i miei occhi cosa succede… per cui ho detto basta carne!
Per me gli animali hanno una vita, esattamente come ce l’abbiamo noi e loro hanno il diritto di viverla liberamente!
Nel mio piccolo è una battaglia in loro difesa e sono sicuro che un giorno riusciremo a rispettare anche le loro vite.
Uno degli aspetti maggiormente spinti nel nostro panorama è appunto la dieta e l’assunzione di proteine. Ci spieghi come le integri?
Per il discorso proteine, sono seguito da una nutrizionista che è esperta nel settore e sa esattamente come fornirmi il giusto apporto proteico giornaliero.
Inoltre si sa, o almeno credo che si sappia, che non serve necessariamente la carne o il pesce per integrare le proteine di cui abbiamo bisogno.
Personalmente, da quando ho cambiato programmazione (a settembre, quindi vegetariano da quasi un anno) fino a novembre ho messo 4kg di solo massa muscolare, dati alla mano!
Potessi pubblicare la mia bio lo farei [ride]. Chiaramente merito anche della qualità degli allenamenti svolti dal mio programmatore, Benedetto Salvo di Max Effort System.
Ecco appunto, parlando di qualità di allenamenti…Come ti prepari per una gara importante?
Meditazione ragazzi, meditazione. Forse qualcuno penserà questo è scemo… Ma credetemi se vi dico che serve tantissimo!
Vi aiuta a controllare le emozioni, il che non significa reprimerle, ma gestirle e incanalarle nella giusta direzione e soprattutto nel momento giusto, senza che si disperdano prima dell’evento!
Ma non è solo controllo di emozioni, bensì concentrazione e individuazione del vostro obiettivo. Credetemi, funziona!
Noi non possiamo che ringraziarti per tutti questi preziosi consigli. Giusto per chiudere, ci puoi dire quali sono i tuoi progetti futuri?
Ne ho tanti, tantissimi che verranno un passo alla volta!
Prima di tutto viene il mio percorso di atleta e gli obiettivi in relazione a questo percorso. Poi ci sono quelli dal punto di vista professionale, elevarmi come trainer e l’apertura di un mio box!
Poi c’è quello etico ed educativo, cioè diffondere maggiormente la cultura del vegetarianismo. E poi come ultimo progetto finale, direi che c’è quello di vivere una vita piena di soddisfazioni e traguardi, senza paura e piena di sogni!
Perché sì, sono un f*****o sognatore 😛