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Lo stacco sumo è davvero stacco?

Stacco sumo

Ammetto che il titolo è provocatorio (e un po’ meme).

Da che mondo è mondo, lo stacco sumo è oggetto di ridicolo da parte di chi pratica lo stacco cosiddetto “convenzionale”. Chi fa sumo, invece, giura e spergiura che, sì, lo stacco sumo è uno stacco da terra a tutti gli effetti.

Ai giudici la parola.

Stacco sumo: come si fa

Lo stacco sumo si fa come uno stacco da terra, con una differenza determinante: la posizione delle gambe.

Se nello stacco da terra infatti i piedi stanno ad una larghezza pari a quella delle spalle, nello stacco sumo la stance è molto più larga – diciamo che il limite è dato dalla tua mobilità.

Posizione determinante, perché decide di conseguenza la posizione delle braccia, che si trovano all’interno delle gambe.

Per il resto, diciamo che le differenze finiscono qui:

Stacco sumo VS stacco: pro e contro

Vediamoli in ordine.

Sicurezza

Al netto che la tua tecnica sia ottima (non vorrai che le vertebre lombari ti precedano in spogliatoio, giusto?), il sumo squat è più sicuro per la schiena. Il convenzionale invece richiede meno mobilità alle anche, per cui risulta più “protettivo” nei loro confronti.

Come ti ho detto prima, la tua mobilità è uno degli spartiacque tra i due movimenti.

ROM

Questa è la causa del litigio universale tra fautori del convenzionale e amanti del sumo. Il range of motion è decisamente più limitato nel sumo.

Cosa significa? Che con il sumo puoi muovere più carico, ma che il convenzionale attiva più massa muscolare.

Lo stacco da terra classico quindi è più allenante.

Lower body

Lo stacco da terra convenzionale attiva maggiormente i quadricipiti. Il sumo è orientato ai glutei, tanto che lo trovi molto spesso negli allenamenti delle fit booty girls di Instagram.

Tecnica

Punto dolente per i tradizionalisti. Il convenzionale è più difficile da imparare alla perfezione.

Sumo o convenzionale: quale fare?

Entrambi, soprattutto all’inizio della tua carriera.

Una corrente di pensiero consiglierebbe infatti di iniziare a far pesistica utilizzando per 6 mesi una delle due esecuzioni, e per i sei mesi successivi l’altra, in modo da capire quale il tuo corpo preferisce.

Trovo che, avendo tempo, sia un ottimo consiglio. Che puoi comunque replicare anche da “adulto” della sala pesi.

In più, se prevedi una sessione d’allenamento incentrata sui glutei (ti ricordo che non devi necessariamente ambire a mostrarlo sui social 24/7, ma che i glutei sono tra i responsabili principali di ottime performance in ogni sport), puoi includerlo in quella scheda, assieme alla consueta dose di hip thrust e split squat.

 

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