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Intensità e forza, Westside style – Prima parte

Westside e Strongman

Il Westside Conjugate Method è una delle creature uscite dalla mente di Louie Simmons. E come per tutti i figli di questo grande allenatore e guru dell’iron game, sappiamo cosa aspettarci.

Workout intensi, schede costruite con meticolosità certosina… e gain di forza assicurati.

Un po’ di storia: il guru del powerlifting e il Westside Conjugated Method

Come per tutte le invenzioni che funzionano – e che superano la prova del tempo – quello che serve è il mix di osservazione personale, prova sul campo e studio scientifico.

Il Westside Conjugated Method non fa eccezione.

Il metodo è frutto delle conoscenze che Loiue Simmons apprende tra 1965 e 1970 da alcuni grandi del powerlifting, quando la disciplina era ancora in erba. Tra questi ci sono Vince Anello, “the deadlifting machine”, e Geroge Crawford, secondo Simmons il vero re dello squat.

Shakerando vigorosamente i trucchi appresi ai meeting della disciplina con lo stile Westside, Simmons stende le basi del metodo.

Gli elementi quindi sono:

La rotazione è fondamentale per continuare a progredire, in quanto focalizzarsi – com’era tipico dei powerlifter dell’epoca – sulle tre alzate di gara significa indurre il corpo all’adattamento. Con il risultato di limitare nel tempo i gains di forza possibili.

Il successivo concetto con il quale l’autore si trova a fare i conti è quello della periodizzazione.

Simmons si basa sull’osservazione del suo corpo, perché a quei tempi i “segreti dei russi” – le tecniche di periodizzazione dei coach sovietici – non erano ancora filtrate negli Stati Uniti.

Il nostro si accorge quindi che dopo una gara, regolarmente, la sua forza è ancora massima per una finestra temporale di una o due settimane.

Anche in palestra si deve usare la testa

Siamo nel 1983. Quando arrivano le prime traduzioni dei metodi russi e bulgari, e dopo aver subito un secondo infortunio alla schiena, Simmons realizza che bisogna lavorare prima di tutto con la testa.

E inizia a perfezionare il Westside Conjugated Method, che diventa a questo punto un incrocio tra il sistema russo – con la ciclizzazione di diversi esercizi e le percentuali di carico a onda – e di quello bulgaro, dove si lavora ad ogni workout con carichi vicini al massimale.

Il risultato?

Che la fatica fisica e mentale che normalmente si instaura dopo tre settimane di massimali su un’alzata vengono intelligentemente schivate variando esercizio allenante.

Dopo essersi rotto la schiena una prima volta, e rifiutata la chirurgia, Simmons torna al powerlifting dopo una riabilitazione “alternativa” basata su stretching, agopuntura ed esercizi con i pesi. La stessa cosa avviene dopo l’incidente del 1983. In entrambe le occasioni Simmons utilizza un dispositivo di sua invenzione per recuperare la funzionalità della colonna vertebrale. E’ la reverse hyper machine, che brevetterà negli anni novanta.

Quando si dice “ascoltare il proprio corpo”…

Nel prossimo articolo approfondiremo le dinamiche che rendono il Westside Conjugated Method un sistema di allenamento decisamente proficuo.

 

Crossfit Training, Inc. 2016. Crossfit Specialty Course: Conjugate Methods Training Guide. Accessed 20 February 2019
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