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Fai i piramidali, dicevano… ma servono davvero?

allenamento a piramidali

Definizione veloce del piramidale: un allenamento che prevedere l’aumento dei carichi in parallelo con la diminuzione della durata delle serie… o il contrario.

Cioè. Parto con 10 rep al 70% del mio massimale, e arrivo a una singola al 100%. È il piramidale ascendente.

Viceversa, parto con un carico pesante (non certo il 100%) su una serie a basse rep, e salgo/scendo ad esempio fino a un 12 per 40%. Questo è il piramidale a scendere, o decrescente.

Se mi sento frivolo, posso cimentarmi nella piramide doppia: serie lunghe a carichi bassi > 1 x massimale > scendere di nuovo ai bassi carichi.

Variante bodybuilder

Gli schemi “classici” del piramidale sono quindi del tipo:

12 ripetizioni – 10 – 8 – 6 – 4 – 2 – 1

I bodybuilder proponevano anche una variante più lunga:

10 ripetizioni – 9 – 8 – 7 – e via dicendo. A differenza dei conti alla rovescia che trovi in alcuni WOD del CrossFit®, il peso cambia ad ogni serie.

A cosa servono i piramidali?

A tutto.

Nel senso che il piramidale – che affonda le sue origini negli allenamenti degli anni 40, ed è diventato routine tra ’60 e ’70 – è stato usato per tutto, a seconda di chi lo inseriva nelle schede di allenamento. Quindi lo schema a piramide lo trovavi giustificato perché

Croce e delizia di generazioni di bodybuilder, nel corso degli ultimi vent’anni il piramidale è stato messo in discussione.

Perché non fare i piramidali

I motivi del calo di popolarità degli allenamenti piramidali sono questi:

Perché fare piramidali nel 2020

Forse non una struttura ottimale, il piramidale può comunque essere usato per aggiungere pepe agli allenamenti. Un po’ di idee sparse:

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photo: @pixy.org
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