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Le Atlas stone
Ne abbiamo parlato nella prima parte: sono l’evoluzione delle prove di forza che si svolgevano in passato nei villaggi del nord Europa.
I movimenti che vengono testati sono diversi: dal solo sollevamento, al sollevamento concluso appoggiando la pietra su un supporto di altezza stabilita.
Negli eventi Strongman si utilizzano sfere di peso e dimensione progressiva, spesso da sollevare in sequenza.
Questa la progressione dell’alzata:
- Si circonda la sfera con i piedi.
- Con il peso sui talloni, ci si china tenendo le braccia estese – come fossero leve – e si appoggiano le dita contro parte inferiore della pietra. Questa è la presa.
- La pietra viene alzata come in uno stacco da terra. Quando supera l’altezza delle ginocchia, queste vengono serrate per sostenerne il peso.
- A questo punto si afferra di nuovo la pietra nella posizione del “cobra”: petto, addome a braccia la avvolgono.
- Con un colpo secco si estende il corpo e si fa rotolare la pietra verso l’alto, mentre la si tira aggressivamente con le mani.
- In questo modo si fa arrivare la pietra sulla spalla dominante. L’alzata è finita.
La pietra può a questo punto essere lasciata cadere al suolo (se stiamo lavorando sul tempo), accompagnata a terra replicando al contrario la sequenza di alzata, o posata sugli appositi supporti se ci stiamo allenando per un evento.
Stacco e lento (clean and press) con barile
Un utilizzo alternativo per i barilotti di birra che tutti amiamo!
- Gambe a larghezza delle anche, con le braccia estese si afferra il bordo del barile.
- Si esegue uno stacco da terra.
- Piegando le ginocchia il barile deve arrivare a posare su cosce e ginocchia.
- A questo punto il barile viene afferrato dalla mano dominante sul bordo più in basso, e tirato con forza sulla spalla dominante.
- Si afferrano simmetricamente i bordi del barile, e si esegue un lento avanti fino alla completa estensione delle braccia.
Stacco e lento (clean and press) con log
Il log – letteralmente tronco – è un bilanciere “coperto”. Due fessure permettono di raggiungere la presa, ma impediscono di ruotare i polsi per assecondarla naturalmente.
Anche in questo caso, il movimento è in tutto e per tutto similare a uno stacco da terra con successiva spinta. Tuttavia, l’alzata è divisa a metà: nel corso della sua salita, il log viene appoggiato nell’incavo formato da ginocchia, cosce e addome.
Conclusioni
Queste sono solo alcune delle alzate Strongman che possiamo includere nei WOD del CrossFit®. Le possibilità sono numerose, ma preferiamo chiudere con un’avvertenza.
Non dobbiamo farci ingannare dalla “brutalità” di questi movimenti, trascurandone la cura tecnica. Come per i movimenti olimpionici, anche questi devono essere insegnati: tanto più che i carichi in gioco sono, da subito, notevoli.
Quest’accortezza a parte… buon divertimento!