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Come strutturare una scheda per l’allenamento powerlifting

Scheda per il powerlifting

Abbiamo visto cosa vuol dire allenarsi “powerlifting style”. Se ti sei perso l’articolo introduttivo, e non hai voglia di leggerlo (pigro!), questo è un breve riassunto:

Detto questo, vediamo come iniziare.

Una scheda base-base per il powerlifting

Nel modo più semplice possibile, allenare tre alzate significa dedicare a ciascuna di esse una sessione di allenamento. Piazzando tre workout alla settimana, soprattutto agli inizi, hai tutto il tempo per il recupero tra una sessione e l’altra.

Quindi, facciamo così:

Quando dico che alleniamo un’alzata, non significa che quel giorno faremo solamente quella (anche se, a onor del vero, ci sono metodi che promuovono questo tipo di concetto), ma che aggiungeremo alla nostra scheda anche degli esercizi di corredo. Anche qui, possiamo decidere di seguire due filosofie diverse:

La prima filosofia rappresenta un ottimo lavoro in stile bodybuilder; la seconda punta a farti fare un workout completo, praticamente full body, a ogni sessione.

Due esempi veloci, anche se vedremo gli esercizi complementari in un articolo dedicato:

Un metodo super classico per allenarsi powerlifting style

Si chiama 5×5: è semplice, testato nel tempo, utilizzatissimo.

Se sei un principiante del powerlifting, fa sicuramente al caso tuo.

Prende il nome dallo schema di set e reps che devi fare.

Ad esempio, sempre prendendo la giornata panca:

Panca finita. Se hai fatto tutte le serie, il prossimo workout aggiungerai carico al bilanciere, altrimenti resti sullo stesso peso.

Facile, no?

In realtà ci sono vari modi per interpretare il 5×5. Alcuni inseriscono le serie di riscaldamento nel conteggio delle 5 serie complessive (ne deriva un workout molto più veloce). Altri interpretano le 5 serie come “carico crescente”.

Poco importa: l’importante è lavorare su serie corte, con tecnica perfetta, aumentando i carichi di settimana in settimana.

Una scheda tipo per il powerlifting in 5×5

Squat riscaldamento (a partire dal bilanciere vuoto)

Squat 5×5 con peso di lavoro

Squat “ipertrofia”: serie lunghe (8/10 rep) con carico più leggero

Esercizi accessori per le gambe, preferibilmente monopodalici: affondi, bulgarian split squat

Esercizi per gli adduttori: leg curl o stacchi a gamba tesa

Panca piana riscaldamento

Panca piana 5×5 con peso di lavoro

Panca inclinata (serie lunghe)

Dips, French press

Push up a sfinimento

Stacchi da terra riscaldamento

Stacchi da terra 1×5 con carico di lavoro (si fa una serie sola perché lo stacco “stanca”)

Stacchi a gamba tesa (serie lunghe)

Rematore (bilanciere o manubri)

Curl per bicipiti

 

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