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Allenamento cardio: misurazione da polso o fascia toracica?

Negli ultimi anni la tecnologia in ambito sportivo per la misurazione di diversi parametri, chiamati con il termine tecnico “carico interno” hanno fatto passi da gigante. Il riferimento maggiormente analizzato dagli utenti è proprio la frequenza cardiaca.

La premessa iniziale sia per la fascia toracica sia per la rilevazione da polso è che la precisione della misurazione dipende dall’accuratezza del software che immagazzina e rielabora i dati, anche se tendenzialmente la precisione di questi ultimi è più variabile per i sensori led al polso.

Il numero di sensori presenti sull’orologio e la loro precisione incidono parecchio sul risultato di lettura della frequenza cardiaca.

Allenamento cardio: i vari metodi di misurazione

Alcuni metodi sono più accurati a rispetto ad altri. Per esempio alcuni orologi possono avere funzioni più avanzate o contenuti aggiuntivi.

Dietro al costo di ogni istrumento c’è uno sviluppo tecnologico (quindi materiali hardware) e marketing che giustificano i prezzi più alti. Ma si trovano comunque buoni compromessi sul mercato e la scelta sarà in base all’uso che ne dobbiamo fare.

Altrimenti sarebbe come comprare una reflex professionale e usarla con approccio consumer oppure comprare un telefono di ultima generazione e sfruttare solo il 5% del suo potenziale tecnologico. La scelta finale però spetta all’utente.

La domanda che molti atleti si fanno è se sia più precisa la rilevazione della frequenza cardiaca attraverso una fascia toracica piuttosto che al polso.

Fra gli atleti avanzati si sente dire che la fascia toracica sia più precisa.

Allenamento cardio: la fascia toracica

Partiamo col parlare proprio della fascia toracica. Essa andrebbe indossata sotto i muscoli pet

torali per gli uomini e sotto il seno per le donne.

La rilevazione toracica funziona grazie agli impulsi elettrici inviati dal cuore, come se fosse un piccolo elettrocardiogramma. Misura la frequenza cardiaca al minuto che viene poi comodamente visualizzata su un dispositivo remoto come l’orologio indossato dall’atleta.

Il fattore imprescindibile della fascia toracica è che ci permette di rilevare le dinamiche di corsa quali il tempo di contatto con il suolo, la cadenza, l’oscillazione verticale, la lunghezza del passo o addirittura la variabilità cardiaca (HRV) utile per comprendere se siamo in condizioni ottimali di recupero per poter allenarci a buona intensità.

Il pregio principale della fascia toracica è che, rispetto al polso, rimane più salda al corpo ed è meno soggetta ad errori di misura. Esistono fasce impermeabili (a prezzo maggiore) oppure non impermeabili, a differenza dei dispositivi da polso che sono quasi tutti impermeabili.

Un altro vantaggio della fascia toracica è che risponde mediamente bene alle variazioni di ritmo nei lavori intervallati, permettendo una lettura rapida e precisa della frequenza cardiaca. Di contro, un possibile problema per la fascia toracica consiste nella scarsa conducibilità durante il periodo invernale, in cui l’aria più secca e una temperatura nettamente più bassa potrebbero lasciare la pelle dell’atleta poco o per nulla bagnata.

Allenamento cardio: gli orologi da polso

La tecnologia con rilevazione al polso è di recente invenzione. Essa nasce per l’esigenza di misurare h24 la frequenza cardiaca ovviando al problema ingombro e fastidio con la fascia toracica.

Questo è ricercato soprattutto dall’amatore medio e meno dal professionista, che ancora preferisce indossare la fascia sternale.

l sensore da polso andrebbe posizionato due dita sopra il processo stiloideo dell’ulna. I led rilevano la variazione di volume del sangue, ad ogni battito, che passa nelle vene.

Per questo motivo il cinturino andrebbe stretto a sufficienza per mantenere contatto con la pelle ma senza esagerare perché influirebbe negativamente sulla misurazione.

Possibili altri condizioni per una cattiva o assente misurazione della frequenza cardiaca da polso potrebbe essere una massiccia presenza di peli in tale zona, vene poco esposte, tatuaggi o alterata pigmentazione della pelle. Per quest’ultima situazione, atleti di colore potrebbero avere problemi con la rilevazione al polso.

Allenamento cardio: l’accuratezza dei due sistemi

Sull’accuratezza della misurazione dei battiti cardiaci si può affermare che a riposo o a ritmo del fondo lento non vi è sostanziale differenza tra fascia toracica e polso.

Più il ritmo sale è più ci possono essere discrepanze a discapito della rilevazione al polso. Infatti al ritmo del medio intensivo o delle ripetute corte, i led in questa area anatomica potrebbero subire delle mancanze di contatto o degli spike ingiustificati, o più generalmente che non siano in grado di rilevare il cambio di ritmo repentino.

Inoltre il polso potrebbe avere problemi se l’orologio urta contro oggetti esterni nel caso del cross training oppure si riempie di fango in una corsa OCR.

In definitiva, se il ritmo di allenamento è medio-basso possono andar bene sia la fascia toracica sia l’orologio, ma con variazioni di ritmo ben precise, fartlek o ripetute brevi, la rilevazione al polso potrebbe dare non pochi problemi.

Ultimo consiglio che mi sento di darvi è godervi il vostro allenamento o la vostra gara senza diventare schiavi della tecnologia. E’ giusto avere delle indicazioni per comprendere lo stato fisiologico ma senza esagerare sconfinando in una  morbosa abitudine.

Marco Dalessandro

Laurea  in Scienze Motorie e  Magistrale in Scienze dell’educazione motoria e delle attività fisiche adattate

Diploma quadriennale di operatore Shiatsu

Diploma Osteopata D.O e massoterapista MCB

Atleta OCR Elite team Inferno

CrossFit trainer LV2/ Kids 

Pagina Facebook: Marco Dalessandro

Instagram: @marco_ocr_elite e @m_dalessandro_osteopata

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