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Scopri i due lati dell’essere competitivo al box

L’essere umano vive in una società in cui impara ad essere competitivo fin da bambino. Chi non si è mai sentito frustrato dopo aver perso una partita?

Gli individui competono continuamente: sia nei test d’ingresso all’università, sia per ottenere un lavoro o una posizione migliore in ambito aziendale.

La competitività è necessaria e ha un lato molto positivo: le persone si impegnano quotidianamente per superare se stesse. Tuttavia, se eccessiva, la competizione può essere dannosa sia per la carriera, che per la vita personale.

Nel box non è diverso: si creano interazioni, amicizie, amori e competizioni. Però serve prestare attenzione affinché la competitività non si trasformi in qualcosa di negativo per le relazioni sociali.

Vediamo insieme i due lati dell’essere competitivo al box:

LATO A

Volere vincere è positivo, è un modo di esprimersi! Per alcuni è una forma d’arte!

Ci sono persone che vivono di questo sport e hanno necessità di salire sul podio per ottenere sponsorizzazioni e potersi mantenere.

Ai Games, ad esempio, speriamo di vedere atleti italiani in gara. È estremamente legittimo voler vincere! Ci rende orgogliosi!

E’ una sorta di motivazione. Essere motivati ​​in un compito spesso ci aiuta a ottenere risultati migliori o più veloci e a perseverare di fronte alle avversità.

MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA

Prima di passare al lato B dell’essere una persona competitiva, chiariamo la differenza tra motivazione intrinseca ed estrinseca.

Esistono fondamentalmente due teorie sulla motivazione: intrinseca ed estrinseca.

La motivazione intrinseca può essere definita come un desiderio naturale di cercare nuove cose, nuove sfide, analizzare la propria capacità, osservare e imparare.

Gli atleti motivati intrinsecamente attribuiscono i loro risultati a fattori che sono sotto il loro controllo, come il sonno, il cibo, l’allenamento, il recupero o gli schemi mentali.

Gli atleti motivati ​​estrinsecamente agiscono alla ricerca di una ricompensa o di una ragione esterna, che sfugge al loro controllo, come medaglie, fama, volontà di battere un avversario o un premio in denaro.

LATO B

Il problema non è avere la volontà di vincere, ma quanto diamo importanza ad essa e quando diventa la ragione principale.

Le motivazioni estrinseche hanno numerose applicazioni e benefici, ma quando sono l’unico obbiettivo, a medio o lungo termine, tendono a non funzionare e, in alcuni casi, possono avere l’effetto opposto.

Si perde il focus su ciò che è davvero il CrossFit®: una maniera divertente di mantenersi in forma, creando legami come una vera famiglia!

RIFLESSIONE

Ricordi qual è stata la tua motivazione quando ti sei iscritto a CrossFit®? Dimagrimento, rafforzamento, mantenimento o miglioramento della qualità della vita?

E oggi, cosa ti motiva di più?

CONCLUSIONE

Un pizzico di competitività è salutare nello sport. Essere stimolati a superare sé stessi ogni giorno è eccitante e aiuta a raggiungere il successo nel mondo sportivo.

In sostanza:

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