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Scarpe da weighlifting: ne vale la pena?

Scarpe da weightlifting

Ogni praticante della ghisa ha la sua maledizione.

C’è chi potrebbe essere un virtuoso dello squat con bilanciere, se non si trovasse sempre il tipo che fa curl nello squat rack. C’è chi potrebbe avere dei volumi da Mister Olympia, ma al negozio di integratori gli finiscono sempre le proteine Mega Mass Gainer al cioccolato – le uniche che gli piacciono.

E poi ci sono io. Che devo parlare di scarpe da weightlifting… ma sono dieci anni che mi alleno a piedi nudi.

Perché la “scarpa giusta” serve

Scherzi a parte. Qui su CrossMag, di scarpe ne abbiamo parlato più volte. E alla fine, non ci si scappa: la scarpa giusta per l’attività che fai

Poi per carità, al di là dei punti di cui sopra, entra in gioco il mondo complicatissimo mondo (almeno per il commesso dello store dal quale ti servi) delle preferenze.

Larry Wheels che si allena in ciabatte. Ronnie Coleman (e tanti altri bodybuilder) in anfibi. Quel tipo che trovi a 3000 metri in scarpette da ginnastica dei cinesi. Quello che viene in palestra con le Five Fingers.

E quelli come me, che fanno qualunque cosa a piedi nudi perché “il contatto con il suolo” (e svariati altri motivi).

Perché considerare una scarpa da weightlifting

Le scarpe da weightlifting sono un mondo a parte, non tanto per le sollecitazioni sul piede, ma per come l’energia deve trasferirsi – e non “perdersi – durante le alzate.

La scarpa quindi deve insistere su tre elementi: suola, tacco, strap.

La suola rigida

Se sei abituato alla scarpa da running, ecco: dimentica tutto. La suola della scarpa da weightlifting deve essere rigida, in modo da non avere punti – i classici cuscinetti – che “assorbono” l’energia.

Viceversa, tutta l’energia che riesci a generare deve potersi trasmettere lungo la catena cinetica.

Quindi: suola rigida.

Tacco rialzato

Sai che gli atleti che hanno caviglie e anche “legate”, migliorano sensibilmente le prestazioni solamente cambiando scarpe?

Il tacco rialzato delle scarpe da weightlifting facilita all’atleta il mantenimento di una postura ritta. Per lo stesso principio di prima: l’energia non si perde attraversando gli “anelli deboli” della catena cinetica.

Certo, questo non significa che devi smettere di allenare il core.

Strap

Esatto: come i bambini.

Sempre per una questione di solidità dell’intero sistema-corpo, le scarpe devono stare bene al loro posto. Gli strap in velcro (o il singolo strap che avvolge l’allacciatura) tiene la scarpa dove deve stare.

Eventualmente, puoi pensare a procurarti un modello di 1/2 numero più piccolo (per un attimo capirai quanto soffrono i climber alle prime armi).

Quindi?

Quindi, se prevedi una solida dieta di weightlifting – magari ti sei iscritto a un corso di approfondimento, oppure vuoi farti sei mesi di solo oly – procurati delle scarpe da weightlifting che ti siano comfortevoli, e che càlzino alla perfezione.

 

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