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Infortuni nel CrossFit: bisogna smettere di allenarsi?

Come qualsiasi disciplina sportiva, anche il CrossFit può mettere a rischio la salute del nostro corpo. Gli infortuni nel CrossFit sono un pericolo evitabile e tuttavia molto frequente, data la sua intensità e la preparazione che serve per eseguire certi esercizi senza farsi male.

Sarà proprio per questo motivo che, con il tempo, si è diffusa l’idea che il CrossFit sia uno sport pericoloso, una disciplina da evitare assolutamente. Si tratta però di una leggenda metropolitana. Non a caso, in uno dei suoi articoli, il sito The Barbell Physio riporta ben tre ricerche che dimostrano il contrario.

Secondo tali studi infatti, su mille ore di allenamento, l’indice di incidenza di infortuni nel CrossFit oscilla da 2.1 a 3.1. Un numero molto basso se comparato ad altre discipline sportive. Basti pensare che nel calcio, su mille ore di allenamento l’indice si aggira intorno a 5.9, mentre su mille ore di gioco (ovvero durante una partita con una squadra avversaria) il numero sale fino a 34.8.

Ad ogni modo quello di farsi male durante una sessione di CrossFit è un rischio concreto. Un eventuale infortunio, che sia acuto (ovvero riportato in seguito ad un trauma) o cronico (ossia legato al logoramento di una parte del corpo che avviene nel corso del tempo), non va di certo minimizzato o ignorato. È necessario invece individuare il giusto approccio, capire fin dove ci si può spingere e fare i conti con la possibilità di smettere di allenarsi.

Come approcciarsi ad un infortunio nel CrossFit

Il primo passo è quello di analizzare il dolore causato dall’infortunio. In questa fase è bene concentrarsi sulla parte del corpo in cui è localizzato tentando di comprendere allo stesso tempo se c’è un movimento specifico che tende a peggiorarlo o a renderlo più acuto.

Avere consapevolezza del dolore è di fondamentale importanza. A seconda del suo grado di intensità ci permette di capire se possiamo continuare ad allenarci, magari scegliendo un WOD scalato, oppure se è il caso di fermarci del tutto.

Il riposo infatti è parte integrante del recupero. E se le condizioni lo rendono necessario, meglio non sottovalutare la possibilità di prendersi una pausa dal CrossFit per alcuni giorni.

Davvero bisogna smettere di allenarsi?

Qualcuno ha detto che per un atleta di CrossFit, il dolore di dover smettere di allenarsi è molto più forte di quello che qualsiasi infortunio potrebbe causare. Per quanto vero, è bene valutare attentamente prima di decidere se è il caso o no di continuare a frequentare il box.

Esistono però situazioni in cui il riposo non è necessariamente l’unica opzione. Ad esempio quando l’infortunio è molto localizzato. Se ad essere interessato è solo un gruppo muscolare, si può sempre modificare il WOD in modo tale da impedirci di utilizzare proprio quel gruppo muscolare durante l’allenamento. Oppure si può scegliere un WOD scalato per non essere costretti a sforzi eccessivi. Senza dimenticare di coinvolgere il proprio coach! Un allenatore preparato è l’unico che può guidarci verso un recupero efficace.

Per altri suggerimenti interessanti riguardo gli infortuni nel CrossFit, leggi la nostra lista di cose da non dimenticare durante un infortunio.

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