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Emma Tall è fuori dal NoBull CrossFit® Games

Un’altra polemica nel CrossFit® dopo quella di settimana scorsa con il Team No Track, questa volta è successo nelle gare online: il problema è stato con Emma Tall, atleta che ha partecipato al CrossFit® German Throwdown, tenutosi in Germania.

Svoltosi a distanza, ognuno nel suo box di appartenenza, anche questo evento ha nominato 5 atleti per ogni categoria (uomini, donne e team), che hanno vinto un invito ai Nobull CrossFit® Games.

Il podio femminile in quell’occasione è stato composto dai seguenti nomi:

1 – Kristen Holte

2- Jacqueline Dahlstrøm

3 – Katrin Tanja Davidsdottir

4 – Emilia Leppänen

5 – Emma Tall

Ma, a quanto pare, c’è stato un errore! Ricontrollando i video, la CrossFit® Inc si è accorta di un’illegalità e ha modificato il risultato dell’atleta. Con questo c’è stato un notevole cambiamento nell’ultimo posto in classifica per i Games.

Emma Tall è scesa all’ottavo posto, mentre Samantha Briggs, precedentemente sesta, è risalita fino alla quinta posizione.

Il motivo della perdita di posizioni di Emma Tall

Secondo CrossFit®, la discesa in classifica di Emma Tall è dovuta ad una penalità, che le è costato alcuni punti. Nell’evento 6, l’allenatore che ha accompagnato l’atleta nella sequenza di Clean & Jerk e Burpees l’ha aiutata tenendo il bilanciere a terra, di modo che non rimbalzasse, così lei avrebbe avuto più facilità nell’eseguire i burpees. Con questo gesto, secondo i giudici, lei sarebbe stata in grado di accelerare il suo tempo nel Wod.

D’altra parte, sebbene l’allenatore abbia reso le cose “più facili” per la sua atleta, CrossFit® non aveva creato nessuna regola che avrebbe reso illegale questo fatto in competizione. Nel video si evince che l’allenatore non fa questa mossa in malafede con la Tall, infatti, in nessun momento, cerca di nascondere che la sta aiutando.

Ecco il video:

Nonostante sia ormai stata resa nota, ancora non si sa ufficialmente come finirà questa vicenda . Briggs non ha postato niente a riguardo, ma la Tall, invece, si è sfogata dicendo:

“Ho letto il regolamento e l’ho seguito. L’avete accettato, avete approvato il video e mi avete fatto le congratulazioni. Abbiamo giocato secondo le regole che ci avete dato. Poi avete cambiato idea per alcuni di noi.”

Creazione di uno standard per le gare online

Questa non è la prima polemica per le gare online, anche al BCC (Brazilian CrossFit® Championship), c’è stato un caso sospetto con l’atleta venezuelano Omar Martinez.

Alcuni concorrenti si sono lamentati di una presunta malafede dell’atleta, che secondo i reclami, avrebbe usato dischi da 35 libbre nell’evento 4 invece di 45 libbre. Con ciò, l’atleta avrebbe potuto aumentare il suo potenziale in gara e quindi ottenere un miglior piazzamento all’interno dell’evento.

Lui poi ha postato un video nel suo profilo dove pesava ogni disco su una bilancia:

Dai fatti accaduti diventa chiara la necessità di un nuovo modo di ispezione da parte dei Games in questo momento, soprattutto per le competizioni online.

Servirebbe una standardizzazione dei pesi e l’invio di giudici dalla società stessa nei luoghi dove gli atleti stanno eseguendo gli allenamenti. Questo potrebbe essere un modo per eliminare problemi come questi.

Vale la pena ricordare che così come abbiamo coach che hanno il livello 1, livello 2 e livello 3 dell’azienda, lo stesso accade con i judge.

La stessa CrossFit® ha diffuso il corso per giudici del marchio in tutto il mondo, per cui l’invio di giudici accreditati non sarebbe affatto un’azione impossibile da eseguire! Che ne pensate?

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