L’E621, conosciuto anche come glutammato monosodico (MSG), è un additivo alimentare largamente utilizzato nell’industria alimentare per esaltare il sapore dei cibi.
Si presenta come una polvere bianca, inodore e solubile in acqua, ed è particolarmente noto per potenziare il cosiddetto gusto umami, ovvero il sapore “gustoso” presente naturalmente in alimenti come carne, formaggi stagionati e pomodori.
Negli ultimi anni, il glutammato monosodico è finito spesso sotto i riflettori per i presunti rischi per la salute legati al suo consumo.
Ma cosa dice davvero la scienza? Scopriamolo insieme in questo articolo
Indice
Dove si trova l’E621: alimenti da monitorare
L’E621 si trova in una vasta gamma di alimenti industriali, soprattutto quelli trasformati o precotti. Tra gli alimenti più comuni che possono contenerlo troviamo:
- Zuppe istantanee
- Dadi da brodo e insaporitori
- Snack salati (come patatine e cracker aromatizzati)
- Piatti pronti surgelati
- Condimenti industriali (salse, ketchup, maionese)
- Carni lavorate (wurstel, salumi, salsicce)
È importante sottolineare che l’etichettatura alimentare in Europa obbliga i produttori a indicare chiaramente la presenza di additivi come l’E621.
Pertanto, leggere le etichette è il primo passo per una scelta consapevole.
E621: è davvero dannoso per la salute?
Uno dei motivi principali per cui l’E621 è tanto discusso riguarda la sindrome da ristorante cinese, un termine nato negli anni ’60 dopo che alcuni pazienti riferirono mal di testa, nausea e palpitazioni dopo aver consumato cibo contenente glutammato.
Tuttavia, numerosi studi scientifici non sono riusciti a confermare in modo solido una relazione causale tra il glutammato monosodico e questi sintomi.
Le principali agenzie di sicurezza alimentare, come l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e la FDA (Food and Drug Administration americana), considerano l’E621 sicuro se consumato in quantità moderate.
In altre parole, il glutammato monosodico non è tossico e non provoca danni a lungo termine se incluso in una dieta equilibrata.
E621 e fitness: attenzione alla ritenzione idrica e alla fame nervosa
Chi segue uno stile di vita orientato al fitness e al benessere dovrebbe comunque prestare attenzione al consumo di E621, anche se non è intrinsecamente pericoloso.
Ci sono almeno due motivi validi:
- Ritenzione idrica: l’E621, essendo un sale di sodio, può favorire la ritenzione di liquidi, soprattutto se abbinato a una dieta già ricca di sodio. Questo può influenzare negativamente la definizione muscolare e il peso corporeo.
- Stimolazione dell’appetito: alcuni studi suggeriscono che il glutammato possa aumentare l’appetito e indurre un maggiore consumo di cibo, soprattutto di snack salati e poco salutari. Per chi cerca di perdere peso o mantenere un regime alimentare controllato, questo effetto può ostacolare i risultati.
Alternative naturali all’E621 per insaporire i piatti
Ridurre o eliminare l’E621 dalla propria dieta è possibile senza rinunciare al gusto. Esistono diverse alternative naturali che possono esaltare il sapore dei piatti in modo sano:
- Spezie ed erbe aromatiche: come curcuma, pepe, rosmarino, timo, basilico
- Aglio e cipolla: freschi o in polvere, ricchi di sapore naturale
- Lievito alimentare in scaglie: ha un gusto umami simile al formaggio
- Salsa di soia a basso contenuto di sodio: da usare con moderazione
- Pomodori secchi, funghi e alghe: ingredienti ricchi di glutammato naturale
Integrare questi ingredienti nella propria cucina non solo migliora il gusto dei piatti, ma permette anche di ridurre il consumo di cibi industriali, più ricchi di conservanti e additivi.
Consigli pratici per chi fa attenzione alla salute
Ecco alcuni consigli pratici per limitare l’assunzione di E621 e adottare un’alimentazione più consapevole:
- Leggi sempre le etichette degli alimenti, evitando prodotti con E621 e altri additivi (E627, E635).
- Privilegia i cibi freschi e non processati.
- Cucina in casa il più possibile, controllando gli ingredienti.
- Se acquisti snack, scegli quelli biologici o con etichetta “senza glutammato”.
- Se frequenti ristoranti o ordini cibo d’asporto, chiedi se utilizzano insaporitori industriali.
E621 sì o no?
In conclusione, l’E621 non è pericoloso di per sé, ma il suo uso eccessivo, soprattutto all’interno di diete basate su cibi industriali, può contribuire a squilibri alimentari, ritenzione idrica e aumento dell’appetito.
Per chi si occupa di fitness, benessere e controllo del peso, limitare l’assunzione di glutammato monosodico è una scelta intelligente, soprattutto se sostituito con aromi naturali e piatti fatti in casa.
La chiave è l’equilibrio, come in ogni aspetto della salute.

