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CrossFit® Open 2020 (20.2): parla Matteo Pozzati di CrossFit® Italia

Prosegue il lungo cammino verso gli Open e anche il 20.2 è andato agli archivi.

C’è ancora un po’ di tempo per provarci, per tentare di misurarsi a distanza con i migliori o, per loro, per tentare di stare al passo e strappare fin da subito il biglietto per i CrossFit® Games 2020.

Il primo WOD, come vi abbiamo spiegato qui, nascondeva l’insidia della velocità e del ritmo, con il secondo non si cambia registro.

TIPS & STRATEGY

Per conoscere il WOD prima di affrontarlo non c’è scelta migliore che passare dal nostro canale YouTube.

Ancora una volta il nostro Marco ci svelerà i segreti di questo WOD e ci consiglierà una strategia ideale per prepararsi ed eseguirlo al meglio.

Nella sfida di questa settimana sarà fondamentale il riscaldamento a tutto tondo, testare il ritmo e prestare attenzione alle pause e agli errori (capita anche ai migliori).

IL WOD

AMRAP di 20’

I CONSIGLI DI MATTEO POZZATI

Stavolta a darci una preziosa visione all’interno del WOD è con noi Matteo Pozzati, deus ex machina di CrossFit® Italia e coach Level 3: insomma competenza ed esperienza per una visione d’insieme e persona disponibilissima cui vanno i nostri ringraziamenti per averci prestato il suo tempo.

Un WOD andato agli archivi, ora c’è il secondo: una prima impressione su questi Open?

L’impressione è più che positiva.

Facendo due eventi Open in un anno, a causa del cambio del calendario, forse c’è stato un calo delle iscrizioni ma ce l’aspettavamo.

Di contro il coinvolgimento mediatico e social è stato molto più altro degli anni scorso.

Sicuramente è da attribuire al fatto che quest’anno l’Open è più personalizzabile che mai, con i loghi e le classifiche personalizzabili e tutto l’intorno. Ogni nazione, con i country manager, le maglie dedicate e tutto il resto ha dato una grande risposta.

Per quanto riguarda i primi 2 WOD sono CrossFit® duro e puro. Movimenti semplici ma probanti. Dave Castro non sbaglia mail il colpo.

Gli Open possono davvero servire anche per gli atleti che non hanno come obiettivo la qualificazione ai Games?

Assolutamente sì! È soprattutto per chi non va ai Games. L’obiettivo degli Open è creare una Community dove c’è l’espressione massima dei valori della metodologia CrossFit®.

La community è quello che conta veramente, se qualcuno si lascia sfuggire questa occasione nel suo box c’è qualcosa che non va o non ha capito nulla del CrossFit®.  Senza community saremmo semplicemente un programma di fitness come tanti altri.

Questo 2° WOD: quali insidie nasconde? Che tipo di atleta pensi possa essere favorito?

Qui le insidie restano nel pacing. Se uno sbaglia il ritmo difficilmente farà una prestazione decente.

Verrebbe da farlo più volte ma se uno non è un atleta da Games probabilmente opterà per one shot-one kill perché bisogna conoscersi bene.

Sicuramente l’atleta più leggero e brevilineo. Non troppo altro perché può usare le leve corte sia nei Thruster che ne Toe-to-bar.

Dev’esser quell’atleta che generalmente è orientato verso una competenza più indirizzata all’endurance e alla stamina, relativa al gesto ovviamente.

L’Open è un test quindi nel WOD dell’Open bisogna performare quello che si ha nel proprio arsenale e non quello che si vorrebbe avere.

Più svantaggiato quindi è sicuramente l’atleta grosso, anche perché il carico del weightlifting è relativamente basso e anche le ripetizioni sono poche. Mentre il classico ginnastica, il classico atleta di endurance sarà più avvantaggiato.

Qual è il consiglio per eseguirlo al meglio?

Il consiglio è scegliere il tempo per eseguirlo, darsi il ritmo in base alle prestazioni precedenti.

Consapevolezza perché non si è cambiati dal giorno precedente, in una notte.

Il punto chiave sono le serie dei Toe-to-bar perché sono un movimento che, come altri, penso agli Handstand, una volta che uno è cotto difficilmente riesce a proseguire.

L’obiettivo sarebbe quello di farne due serie da tre, magari, perché se si inizia a farne 6 unbroken nelle prime serie ma poi li si spezza uno ad uno è peggio.

C’è da valutare la propria misura. Siate consapevoli, partite con un ritmo ben misurato e muovetevi nel modo più pulito possibile perché fa la differenza.

Più in generale: quali sono gli obiettivi di CrossFit Italia per quest’anno e per il futuro?

Rimangono gli stessi da quando CrossFit® Italia è stato creato.

In primis il supporto per gli affiliati italiani a 360°, sotto ogni aspetto.

Un customer service di fatto, quindi tutto quello che riguarda la gestione di scadenze, fatture, cambi di indirizzo che gestiamo quotidianamente tramite mail e telefono.

Poi la comunicazione, ed è un po’ il motivo che ci ha spinto ad aprire il canale CrossFit® Italy su YouTube.

Comunicare il più possibile e soprattutto in lingua italiana, per fare in modo che tutti i box owner e gli affiliati nostrani possano essere aggiornati e abbiano lo stesso diritto di tutti gli altri affiliati nel mondo che invece parlano inglese e hanno le comunicazioni in lingua madre.

Un terzo obiettivo, quello più grosso, ed è la difesa: tutto quello che stiamo facendo col dipartimento legale per difendere gli affiliati da coloro che usano il marchio senza averne il diritto e da quelli che cercano di trarne vantaggio o di infangare il nome del CrossFit® appartenendo ad altre realtà.

Presto ci saranno aggiornamenti in proposito.

La volontà di andare su YouTube per mostrare i WOD e i movimenti: perché è così importante?

È importante perché le informazioni, come per le Training Aid e i manuali LV1 e LV2, deve essere disponibili e fruibili nella propria lingua. La lingua non deve essere una barriera.

Su YouTube ci siamo andati per tanti motivi, uno di questi è quello di dare delle indicazioni e dare la possibilità di vedere dei video con delle descrizioni e spiegazioni in italiano degli esercizi e dei movimenti.

Ma la decisione è stata presa proprio nell’ottica di dare un supporto e dare visibilità agli affiliati di tutta Italia.

Non ci resta che attendere l’annuncio del 3° WOD, giro di boa che potrebbe rimescolare le carte delle skill in gioco: e a voi non resta che restare sintonizzati sulla nostra pagina Facebook.

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