Il CrossFit®è soprattutto equilibrio. I workout ad alta intensità richiedono molto riposo, altrimenti i conti non tornano. Con il passare dei giorni, una semplice notte di sonno diventa insufficiente per mantenere le massime prestazioni al box, e a un certo punto il corpo può ridurre le sue funzioni.
Ecco perché le 24 ore di recupero non sono da definire “molto tempo”, ma in realtà è il giusto per il livello di esigenza di questo sport.
Per comprendere appieno l’importanza del riposo, è necessario sapere cosa sono l’After Burn e l’Overtraining; cioè, gli impatti positivi e negativi degli allenamenti ad alta intensità come il CrossFit®.
Indice
Che cos’è l’After Burn?
Il CrossFit® fa dimagrire, punto. Alcuni atleti possono bruciare più di 1.000 calorie per allenamento, il che dimostra quanto questo sport richiede al corpo. Gli esercizi sono così intensi che continuano a bruciare calorie nel periodo di riposo, ecco perché si chiama After Burn.
Più intensa è l’attività fisica, maggiore è lo stress corporeo e maggiore è l’ossigeno di cui il corpo ha bisogno per generare energia. Non c’è da stupirsi se a volte si va in affanno, giusto? L’intero metabolismo lavora per compensare la perdita di ossigeno. Ciò che non tutti sanno è che questa compensazione continua a lungo dopo che la respirazione si è normalizzata. Il corpo continua a raccogliere ossigeno, il metabolismo è ancora accelerato.
Ci sono molte discussioni su quanto sia importante l’After Burn per la perdita di peso e per quanto dura. Alcuni studi affermano che l’effetto può durare dalle 12 alle 24 ore, altri fino a 72 ore. Sapete cosa significa? Che quando tornate al box il giorno successivo per allenarvi, il corpo potrebbe ancora doversi riprendere dall’allenamento precedente.
Una cosa è certa: capire l’After Burn è essenziale per rispettare i tempi di stabilizzazione del corpo. Il vostro metabolismo vi ringrazierà con una resa ancora migliore.
Che cos’è l’Overtraining?
Fare molta attività fisica ad alta intensità può creare effetti negativi come l’overtraining, cioè, il sovrallenamento. Sottomettere il corpo a dei periodi di stress muscolare senza un adeguato riposo può causare stanchezza, esaurimento, debolezza, irritabilità, distrazione e persino lesioni metaboliche o scompenso.
Pertanto, ignorare il “rest day” pensando di fare bene, con l’idea del “più ne faccio, più veloce raggiungo gli obbiettivi” è un buco nell’acqua. Esiste il rischio che l’organismo per compensare la fatica possa sovraccaricare un muscolo o un tendine, causando un infortunio che vi manterrebbe fuori dall’allenamento per molti giorni.
L’overtraining è stato a lungo considerato un mito. Tuttavia, l’evidenza mostra che succede ed è reale. Dato che attualmente viviamo in una società ossessionata dal fisico perfetto, dove si fa di tutto per raggiungere degli obiettivi, è bene capire i rischi.
La mancanza di un giorno di pausa, il poco sonno e un’alimentazione non sana possono innescare questo fattore tale per cui l’individuo si sentirà solo stanco, di cattivo umore e persino frustrato nel non migliorare le proprie prestazioni.
Quindi tenete a mente: a volte il meno è di più.
Quindi quando riposare?
Abbiamo già parlato di questo in un precedente articolo. Ma in generale, la frequenza ideale delle pause per gli allenamenti ad alta intensità è di uno o due giorni alla settimana. Gli atleti esperti possono anche mantenere un giorno di riposo attivo, tutto dipende dalle prestazioni e dalle abitudini come una buona alimentazione e pochi infortuni.