Nel cuore pulsante dell’innovazione e del cambiamento, due amici d’infanzia, Leone Ortega e Giacomo Arrighini, stanno tracciando un percorso rivoluzionario attraverso il loro progetto, “Wind Of Change“.
Cresciuti a Prato, con una condivisione di passioni che variano dall’amore per il mare e lo sport fino alla tecnologia, questi visionari hanno canalizzato il loro spirito imprenditoriale e il desiderio di fare la differenza in un’iniziativa che promette non solo di sensibilizzare sulle questioni ambientali ma anche di porsi come un faro di speranza e innovazione.
Attraverso “Wind Of Change”, si impegnano a sfidare i cambiamenti climatici, promuovere uno stile di vita sostenibile e, soprattutto, proteggere le bellezze naturali che li hanno tanto ispirati.
Questo progetto interdisciplinare abbraccia sport, ambiente, tecnologia e scienza in un’avventura che promette di lasciare un’impronta significativa non solo sulle coste italiane ma anche sul cuore e sulla mente delle persone globalmente.
Scopriamo di più in questa intervista esclusiva con gli organizzatori!
Indice
Ciao ragazzi! Prima di tutto, presentatevi: diteci chi c’è dietro a questo progetto e cosa fate nella vita!
Ciao a tutti! Allora, dietro a questo progetto ci sono Leone Ortega, il fondatore, e Giacomo Arrighini, il cofondatore. Entrambi siamo cresciuti a Prato insieme e ci conosciamo fin dall’asilo, condividendo l’amore per il mare, il vento e le onde.
Attualmente, mentre aspettiamo il momento della partenza, Leone svolge il ruolo di social media manager ed era un giocatore di calcio, mentre Giacomo lavora come programmatore ed è anche allenatore di crossfit presso la palestra Crosscave.
Questo legame comune per il mare e lo sport ci ha ispirato a creare Wind Of Change, un progetto che unisce l’ambiente, lo sport, la scienza e la tecnologia.
Com’è nata l’idea di Wind of Change? E perché questo nome?
Il progetto è nato dalla nostra passione per il mare e dal desiderio di creare un’iniziativa unica incentrata su di esso. Il nome è ispirato alla famosa canzone degli Scorpions, simboleggiando il vento del cambiamento.
Per gli Scorpions, all’epoca, questo rappresentava la fine della guerra fredda e una rinascita di speranza. Noi abbiamo reinterpretato questo significato, applicandolo alla nostra generazione e alla sua volontà di combattere i cambiamenti climatici e gli sprechi.
Siamo consapevoli di non vivere nell’utopia, ma vogliamo sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sui cambiamenti del mare italiano.
Quali sono i pilastri su cui si basa il progetto?
Il nostro progetto si basa su quattro pilastri: sport, ambiente, tecnologia e scienza. Dal punto di vista sportivo, Leone intraprenderà un’impresa avventurosa circumnavigando l’Italia in canoa, partendo da Venezia, attraversando lo stretto di Messina e arrivando infine a Genova.
Giacomo lo seguirà in ogni tappa con un minivan, occupandosi della sicurezza e dell’organizzazione. Per quanto riguarda l’ambiente, in collaborazione con l’associazione Plastic Free, organizzeremo operazioni di pulizia lungo le spiagge della penisola.
Prima della partenza, pubblicheremo le tappe dove si svolgeranno gli eventi di raccolta rifiuti. Per quanto riguarda la tecnologia, ogni fase della raccolta rifiuti verrà tracciata e registrata digitalmente su una rete blockchain.
Ogni persona potrà verificare tutti i dati della raccolta (peso, identità della persona, luogo, ecc.) tramite il nostro sito web.
Infine, sul versante scientifico, ci verranno forniti degli strumenti per misurare l’inquinamento dell’ecosistema marino italiano. Questi dati verranno successivamente analizzati da enti e consorzi.
Alcuni dati, come ad esempio la temperatura del mare, saranno disponibili direttamente sul nostro sito.
Come mai l’idea di circumnavigare l’Italia in canoa? Come sarà la gestione?
L’idea di circumnavigare l’Italia in canoa nasce dal desiderio di Leone di coniugare l’aspetto sportivo e mentale con un’esperienza di completa immersione nella natura. È difficile spiegare la sensazione di trovarsi lungo la costa, circondati solo dal rumore delle onde e del vento, mentre si ha la possibilità di ammirare una delle coste più belle al mondo con l’obiettivo di preservarne la bellezza.
Ci sono già troppe spiagge nel mondo deturpate dai rifiuti. Durante il percorso, Giacomo si occuperà del cibo e delle bevande. Fortunatamente, il minivan è attrezzato con due letti e fornelli per poter preparare pasti rapidi, oltre a fornire acqua. Per quanto riguarda i bisogni fisiologici, avevamo pensato di portare un bagno chimico portatile lungo il viaggio.
La gestione del cibo sarà fondamentale per il successo dell’impresa; entrambi siamo seguiti da nutrizionisti che hanno elaborato un programma adatto alle particolari esigenze del viaggio.
Come avete accennato prima, dietro a questo progetto c’è una associazione molto importante e, insieme, avete messo in piedi un sistema di raccolta e misura dell’inquinamento acquatico. Ce lo spiegate?
Sì, esattamente. Dietro a questo progetto abbiamo Plastic Free, un partner molto importante per noi. Per chi non lo sapesse, Plastic Free è un’organizzazione non-profit che conta oltre 260.000 volontari e si occupa da anni della salvaguardia dei mari.
Insieme organizzeremo eventi di raccolta rifiuti lungo la costa italiana e, in particolare nel Salento, realizzeremo un evento speciale in collaborazione con il centro di recupero delle tartarughe marine.
Spesso parlate di ESG. Cosa significa? E quali sono i vostri?
Nel nostro progetto ci piace parlare di ESG perché sono elementi sempre più importanti nei requisiti che un’azienda deve avere.
Per chi non lo sapesse, gli ESG sono criteri utilizzati dagli investitori per valutare le prestazioni di un’azienda non solo dal punto di vista finanziario, ma anche per quanto riguarda l’impatto sociale e ambientale delle loro attività.
Quelli che contraddistinguono Wind Of Change sono quattro:
- Salute e benessere: grazie all’azione sportiva che compiremo, promuoviamo un’iniziativa per il benessere fisico e mentale.
- Vita sott’acqua: attraverso la raccolta dei rifiuti e gli studi scientifici che condurremo lungo tutto il tragitto, preserveremo la vita marina adottando misure per ridurre l’inquinamento, proteggere gli ecosistemi e promuovere la sostenibilità delle risorse marine, contribuendo così a mantenere gli oceani come fonte vitale di biodiversità.
- Imprese, innovazione e infrastrutture: grazie al sistema di tracciamento dei rifiuti sviluppato insieme ad ApuanaSB su una rete blockchain, sosteniamo l’innovazione responsabile e lo sviluppo di infrastrutture sostenibili. Ci concentriamo sulla creazione di soluzioni che rispondano alle esigenze attuali senza compromettere il futuro.
- Ed infine abbiamo lotta contro il cambiamento climatico perché calcoleremo ogni singola emissione e pianteremo quanti alberi necessari oltre a ripulire le spiagge dai rifiuti.
Tutti questi elementi servono ad invogliare un potenziale investitore nel sposare Wind Of Change.
Come avete deciso le tappe ? E quali saranno quelle previste?
Per quanto riguarda la pianificazione delle tappe, non è stato semplice trovare il modo migliore per essere il più precisi possibile.
Dato che il viaggio durerà 3 mesi, da maggio a luglio, abbiamo deciso di dividere la programmazione in due fasi. Nella prima fase, abbiamo stimato le tappe intermedie dando un range di riferimento che comprende la provincia e il periodo di arrivo stimato.
Questo approccio è necessario perché più la tappa è lontana nel tempo, maggiore è la possibilità di imprevisti e variazioni.
Nella seconda fase, abbiamo un calcolo più preciso delle tappe, suddividendo il percorso settimana per settimana. In questo modo, possiamo prevedere con maggiore precisione il percorso giornaliero, tenendo conto delle condizioni meteo e di altri fattori
Quando sarà la partenza ufficiale? E da dove partirete? Vi si potrà seguire in tempo reale?
La partenza ufficiale è prevista per il 1° maggio da Venezia e non vediamo l’ora di iniziare. Sarà possibile seguire Leone in tempo reale ad ogni tappa tramite GPS, oppure attraverso i nostri social media, come ad esempio il nostro account Instagram @windofchange_italia.
Una delle vostre tappe sarà Pietrasanta, vero? Cosa combinerete?
Corretto, durante il nostro viaggio passeremo da Pietrasanta, ma non ci fermeremo. Tuttavia, prima di partire saremo ospiti dal 20 al 22 aprile al Pietrasanta Beach Throwdown, partecipando all’evento di CrossFit® e promuovendo il nostro progetto!
Ci avete detto che verrà fatta anche una raccolta fondi, giusto?
Esatto! Durante il nostro viaggio, abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere il centro di recupero tartarughe marine di Calimera, nel Salento.
Questo centro svolge un ruolo fondamentale nel curare le tartarughe marine ferite o in difficoltà e nel reinserirle in mare, contribuendo così alla conservazione di questa specie preziosa.
Le tartarughe marine sono tra gli animali più colpiti dall’inquinamento plastico negli oceani. Spesso confondono i sacchetti di plastica con il loro cibo naturale, le meduse, e questo porta a gravi conseguenze per la loro salute e sopravvivenza.
Vi invitiamo a partecipare alla nostra raccolta fondi e a fare la vostra parte per proteggere queste splendide creature e il loro habitat marino.
Anche una piccola donazione può fare la differenza e contribuire a garantire un futuro migliore per le tartarughe marine e per l’intero ecosistema marino. Unisciti a noi in questa importante missione di conservazione e cambiamento!
Grazie Ragazzi!
Insomma: “Wind Of Change” è più di un semplice progetto; è una missione, una chiamata all’azione e un simbolo di speranza e resilienza.
Con la partenza ufficiale fissata per il 1° maggio da Venezia, Leone e Giacomo sono pronti a intraprendere questo viaggio trasformativo, circumnavigando l’Italia in canoa e portando con sé un messaggio di conservazione, innovazione e cambiamento.
La loro avventura, sostenuta da una stretta collaborazione con l’associazione Plastic Free e un’ampia comunità di sostenitori e volontari, mira a lasciare un’eredità duratura, promuovendo la consapevolezza ambientale e stimolando azioni concrete per la salvaguardia dei nostri mari e della vita marina.
Invitando il pubblico a partecipare attivamente, sia attraverso il supporto fisico nelle raccolte dei rifiuti sia contribuendo alla raccolta fondi per il centro di recupero tartarughe marine, “Wind Of Change” rappresenta un esempio luminoso di come passione, impegno e tecnologia possano convergere per fare la differenza.
Unendosi a questa importante missione di conservazione, ognuno di noi può contribuire a garantire un futuro migliore per il nostro pianeta, dimostrando che il vento del cambiamento soffia forte e può portarci verso orizzonti più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.