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Vincitori dei Games e del Rogue fanno test antidoping

Per chi afferma che ogni atleta a livello élite utilizzi qualche tipo di doping per essere competitivo, ci dispiace discordare: questa affermazione non potrà essere giustificata con i Games, almeno per quest’anno.

Infatti, CrossFit® ha diffuso un’informazione interessante: sono stati effettuati cinque test antidoping al di fuori delle date che precedono i Nobull CrossFit® Games 2023.

Del resto, ciò si verifica già da circa tre anni, durante i quali CrossFit® effettua test random al di fuori del periodo competitivo, all’inizio dell’anno e ora alla fine. Pertanto, l’idea che gli atleti facciano uso di sostanze dopanti fino a mesi prima della competizione inizia a diventare più difficile da sostenere.

Per darvi un’idea, sono stati effettuati otto test prima dei Games di quest’anno. Ora, dopo lo svolgimento dei Games e del Rogue Invitational 2023, sono stati eseguiti altri cinque test.

Tra i nominativi sottoposti a test antidoping, cinque sono finalisti di entrambi gli eventi, inclusi i campioni. Ma, in realtà, se esaminiamo l’elenco di tutti i test effettuati al di fuori del periodo competitivo durante l’intero anno, ci sono molti nomi che hanno partecipato ai Games.

In questo contesto, tra i test antidoping successivi alle competizioni, ci sono nomi come Alex Gazan, Jeff Adler, Brent Fikowski, Pat Vellner e Dallin Pepper.

Tuttavia, se esaminiamo l’elenco completo dei nomi testati al di fuori del periodo delle competizioni, troviamo ancora: Gabi Migala, Laura Horvath, Emma Lawson, Mal O’Brien, Justin Medeiros, Roman Khrennikov, Ricky Garard e Sam Kwant.

Dopo i test effettuati, nessun atleta è risultato positivo al doping. Pertanto, nessuno sarà sospeso. Tuttavia, questi test non escludono la possibilità che gli atleti vengano testati anche durante il periodo competitivo.

Infatti, l’idea è quella di prevenire il doping durante i periodi di preparazione degli atleti per le competizioni.

Quali sono le sostante che vengono considerate doping nel CrossFit®?

Le sostanze considerate doping nel CrossFit®, come in molti altri sport, sono regolate dalle normative antidoping.

Le sostanze vietate possono variare e sono elencate dalla World Anti-Doping Agency (WADA) nel loro elenco delle sostanze proibite. Alcune delle categorie comuni di sostanze vietate includono:

  1. Sostanze stimolanti: Come anfetamine e alcuni farmaci per l’attenzione.
  2. Sostanze anaboliche: Come steroidi anabolizzanti.
  3. Peptidi e ormoni: Alcuni ormoni e peptidi possono essere vietati.
  4. Agenti mascheranti: Sostanze utilizzate per mascherare l’uso di altre sostanze vietate.
  5. Beta-bloccanti: Utilizzati per controllare la pressione sanguigna e altri disturbi, ma possono influenzare la performance.
  6. Modulatori selettivi del recettore degli androgeni (SARMs): Simili agli steroidi anabolizzanti ma con meno effetti collaterali.

È importante notare che molti integratori possono contenere ingredienti che potrebbero essere vietati, quindi gli atleti devono fare attenzione a ciò che consumano e devono essere consapevoli degli ingredienti nei prodotti che utilizzano.

Quali sono le sanzioni per chi viene beccato per doping?

Le sanzioni per il doping nel CrossFit® possono includere:

  1. Sospensione: L’atleta può essere sospeso da tutte le competizioni per un periodo specificato, solitamente sono 4 anni.
  2. Squalifica dei risultati: Gli atleti possono essere squalificati dai risultati ottenuti durante il periodo in cui sono stati sottoposti a doping.
  3. Perdita di medaglie e premi: Se un atleta è stato premiato con medaglie o premi in denaro, potrebbe essere tenuto a restituire tali premi.
  4. Reputazione: L’immagine pubblica dell’atleta potrebbe subire danni significativi, con implicazioni sulle opportunità di sponsorizzazione e sulla carriera nell’ambiente sportivo.

Chi sono gli atleti più famosi del CrossFit® beccati per doping?

Nel mondo del CrossFit®, alcuni atleti hanno purtroppo violato le regole antidoping, generando tante discussioni.

Uno degli episodi più noti coinvolge Ricky Garard, atleta australiano, che ha ricevuto una sospensione di quattro anni dopo essere risultato positivo al testolone e all’endurobol durante i CrossFit® Games del 2017. Garard ha scontato la sua pena ed è tornato a competere ad alti livelli, arrivando 3° ai Games 2022.

In Italia, abbiamo avuto casi simili, come quello di Andrea Barbotti, che è stato trovato positivo al clomifene e ha già scontato una sospensione di quattro anni.

Un altro caso riguarda Manila Pennacchio, squalificata nel 2019 all’Italian Showdown a seguito di risultati positivi alle sostanze GW1516 sulfoxide e GW1516 sulfone, metaboliti del GW1516.

Il caso più recente è stato Bernard Luzi, che è stato trovato positivo al meldonium ai Games 2021 e rimarrà sospeso fino a luglio 2025.

 

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