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La Davidsdottir e l’handstand perfetto

Tutti sono rimasti impressionati dalla due volte campionessa dei Games Katrin Davidsdottir nella prima fase dei CrossFit Games 2020. La precisione con cui l’atleta ha affrontato il WOD dell’Handstand Hold ha lasciato tutti esterrefatti, perché è riuscita a rimanere per 2 minuti e 54 secondi in posizione.

Rimanendo completamente immobile per la maggior parte del tempo, è riuscita a battere perfino la potenza degli uomini. Noah Ohlsen è arrivato primo nell’evento con un tempo di 1’37”.

Un’altra cosa che ha attirato molto l’attenzione è stata la posizione assunta da Katrin nel fare la verticale: con le gambe aperte, una in avanti e una all’indietro, riuscendo a bilanciare il suo corpo più di chiunque altro.

Per capire meglio la tecnica e perché la Davidsdottir l’ha scelta per affrontare l’evento, noi di CrossMag abbiamo chiesto ai nostri esperti coach quali sono le loro impressioni.

LA TECNICA PER L’HANDSTAND DI KATRIN DAVIDSDOTTIR

Analizzando il video dell’atleta abbiamo concluso che è stata una strategia. Quando si compete in una gara come i Games non c’è una tecnica specifica da fare.

L’ordine è: rimanere in piedi sulle mani. Dal momento che si è liberi di scegliere la metodologia, serve soltanto mantenere l’equilibrio a testa in giù!

Il movimento più comune è quello di fare la verticale e rimanere su con tutto il corpo allineato. Però nel caso di un WOD dove bisogna rimanere in posizione il maggior tempo possibile, questa non sarebbe stata una buona scelta.

Quando siamo perfettamente allineati occupiamo un’area molto più piccola e lo squilibrio può essere maggiore. Oltre ad avere la necessità di mantenere il corpo intero contratto più a lungo per mantenere questa postura.

HANDSTAND: ALLEGGERIRE E BILANCIARE

La strategia adottata da Katrin Davidsdottir e dal suo team è stata quella di dividere il peso. Così facendo, si allevia la pressione e si bilancia il corpo.

“Oltre ad avere le mani in centro, lei può usare le gambe per controbilanciare il peso aiutando l’equilibrio. Può muovere la gamba in avanti o indietro per tenere l’asse immobile” spiegano i nostri coach.

Un altro aspetto importante notato è che può essere che la posizione adottata sia servita come compensazione per un certo deficit nel corpo

“In questo modo è stata in grado di alleviare un certo deficit nel suo corpo, come una mancanza di stretching sulla spalla, la forza nell’addome e così via. Così, se lei ha la tendenza a cadere in avanti, può piegare di più la gamba anteriore o allungare di più quella dietro o viceversa”.

I coach di CrossMag spiegano che, in questo modo, i muscoli che devono essere necessariamente contratti quando si esegue una verticale, come glutei e gambe, non devono essere così contratti.

Pertanto, la sua idea va ben oltre il semplice mantenimento dell’equilibrio, ma è anche un modo per risparmiare energia e tenere la posizione più a lungo.

PUNTI NEGATIVI DELLA POSIZIONE

Questa scelta non è senza rischi. Per ottenere il primato, l’atleta ha sovraccaricato maggiormente i pugni e l’avambraccio, a causa della pressione e de peso del corpo, però quello che possiamo affermare è che Katrin Davidsdottir ha trovato la tecnica perfetta per questo evento dei Games.

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