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Essere mamme atlete: il racconto di chi ce l’ha fatta

Essere mamma è un lavoro a tempo pieno. Probabilmente molte di noi ci passeranno e tra le mille attività svolte giornalmente sarà veramente difficile e complicato saper conciliare tutto: sistemare casa, lavorare fuori e nel frattempo essere delle mogli e mamme perfette. Senza dimenticarsi ovviamente di sé stesse. Ma, avete mai pensato di essere mamme e atlete?

Molte donne hanno la stessa routine e sono delle vere strateghe in quanto riescono a incastrare tutto, pianificando e schematizzando mentalmente il programma della settimana perché tutto fili liscio come previsto.

Forse questo ritmo di vita, con le agende piene e sempre di corsa è quello che ci rende così speciali. È una sfida continua, ma che ci fa avere la motivazione giusta per portare a termine con maestria ogni cosa che ci imponiamo di fare.

Essere mamme e atleta è andare oltre, è riuscire a unire le passioni dedicando il giusto tempo per ogni cosa. Tra le responsabilità e obbiettivi s’impara tanto. Dedicarsi alla famiglia, agli allenamenti e alle gare non è un compito facile, e chi ci riesce dimostra quanto noi donne possiamo essere forti.

Ecco perché abbiamo selezionato alcune mamme atlete che fanno la differenza, che ci rendono fiere per la loro tenacia e bravura nel conciliare ogni aspetto dalle loro vite. Sono speciali, sono belle e brave atlete ma con un plus: il loro fan numero uno, un figlio.

Scopriamo insieme cosa dicono loro stesse sull’essere mamme/atlete:

“Sono Martina Siffredi, ho 38 anni e sono mamma di 4 meravigliosi bimbi: Michela di 21 anni, Giada di 10 anni, Brando di 8 anni e Margot di 5.

Da giovanissima, per mantenere mia figlia (ero una ragazza madre), ho lavorato nella sanità, nelle case di riposo per anziani e reparti ospedalieri. Ho pensato a tutto da sola, senza mai l’aiuto di nessuno.

Anni dopo ho conosciuto mio marito, che è titolare di una palestra classica. Lì, ho mosso i primi passi, allenandomi con determinazione, anche in gravidanza. Abbiamo avuto 3 bellissimi bimbi, ma solo dopo la nascita dell’ultima, Margot, che ho intrapreso il mio cammino con il magico mondo del CrossFit.

Proprio dopo qualche mese dalla sua nascita ho affrontato la mia prima gara presso CrossFit Acciaio a Biella, ignara di ciò che sarebbe stata questa esperienza. Da quel momento ho deciso di darci dentro per ricercare la completezza in questo sport…cosa per cui lavoro sodo con estrema passione tutt’ora e mi auguro di perseverare a lungo perché è assolutamente parte ed essenza di me ormai.

Ciò che amo è assolutamente l’addestramento continuo e quotidiano. Al di là delle competizioni. Ricerco in continuazione il miglioramento. La nostra routine è piuttosto “militaresca” e devo dire che la formazione lavorativa soprattutto sul campo per la gestione della comunità psichiatrica, mi ha permesso di perseverare con metodo nella gestione della mia/nostra vita, sicuramente ricca di stimoli ma anche di solidità.

A fine settembre essendomi qualificata per il terzo anno consecutivo, sarò alla Battaglia di Milano. Nel frattempo ho altri programmi ed appuntamenti in corso… Quel che non è semplice è traguardare le esigenze di ogni membro famigliare…ma non è impossibile!!! Io sino ad ora credo di esserci riuscita piuttosto bene!!! Persevero anche in questo e vivo come un vero privilegio e benedizione.”

“Sono Michela Rossetto, atleta e coach di CrossFit, nonché moglie e mamma di un bimbo di 5 anni. Che sottolineo… dà il suo bel da fare!

Sono da sempre nel mondo dello sport. Prima ancora di essere una crossfitter, ho fatto per 20 anni danza classica e contemporanea. Circa 6 anni fa, ho conosciuto il mondo del CrossFit e fu amore! Ho provato a gareggiare e l’emozione oltre che la soddisfazione personale è stata tanta, quindi ho pensato: perché non farlo?!

Certamente, essere mamma atleta è impegnativo, anche perché il workout più difficile ed importante è proprio quello di crescere al meglio mio figlio, trascorrendo insieme a lui il tempo necessario e di qualità; perciò cerco di organizzare tutte le faccende di casa, la scuola, le sue attività, per poi avere sempre il tempo per allenarmi (anche con lui, se posso).

Mio marito, nonché mio coach e preparatore all’Am Competitor Academy, mi segue personalmente preparandomi per le competizioni. Inoltre, gestiamo con l’aiuto dei nostri preziosi collaboratori, i nostri 3 box CrossFit San Dona’, la “mia fissa dimora” in cui insegno principalmente, CrossFit Treviso e l’ultimo nato CrossFit Jesolo.

Quando passione e lavoro diventano una sola cosa accade questo!

Quindi, il mio hashtag preferito è: Non ci sono scuse(#noncisonoscuse); se si vuole veramente e si desidera, si riesce a conciliare tutto, anche l’essere mamma atleta…Ecco, forse la cosa più difficile è la GESTIONE DEL PROPRIO TEMPO. Perché solo calibrando bene tutto si riesce a incastrare ogni cosa.

Vi confesso che può essere simpatico anche il WOD casalingo a volte: solleva il divano, passa l’aspirapolvere e rimetti in ordine, corri a scuola, recupera tuo figlio, vai in box a far lezione😂.

Per cui cavalcherò l’onda finché posso, ed avrò salute ed energie, perché tutto ciò mi fa stare bene, mi rende felice e mi fa sentire una mamma migliore per Giacomo ed una donna tuttofare!

La mia vita è questa e non la cambierei con una più “tranquilla”, per me sarebbe monotona. Essere una mamma atleta è un privilegio!”

“La mia avventura nel Crossfit comincia 3 anni fa, all’età di 29 anni e come prima esperienza sportiva della mia vita! È stato subito amore a prima vista e dopo circa un anno ho cominciato a seguire una programmazione ed allenarmi 2 ore al giorno tutti i giorni. Non vi nascondo che non ne potevo più fare a meno.

Nell’ottobre 2018 ho scoperto di essere incinta e la prima cosa a cui ho pensato è stata: “oddio come farò ad allenarmi adesso?!”.

Nel primo trimestre sono andata molto cauta, ma adattando la programmazione sono riuscita ad allenarmi fino a 3 giorni prima del parto. Non nascondo di aver avuto una gravidanza perfetta senza nessun tipo di fastidio, sicuramente grande parte del merito va al CrossFit.

Purtroppo per complicanze durante il travaglio ho dovuto fare il cesareo. Anche qui il mio fisico, grazie al CrossFit, ha reagito benissimo e poche ore dopo l’intervento ero già in piedi a cullare la mia Camilla!

Ora, a 45 giorni dal parto, non vedo l’ora di tornare ad allenarmi assieme ai miei compagni di team. Il rientro sarà sicuramente molto duro, per questo riprenderò tutto dalle basi e molto gradualmente seguendo una programmazione specificatamente studiata per me, conscia del fatto che tra uno squat e l’altro ci sarà anche una poppata.

Il mio consiglio è di non considerare la gravidanza come una malattia, ma come un cambiamento temporaneo del proprio corpo; di non considerare il nascituro come un ostacolo, ma come un tifoso in più!”

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