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RECAP CrossFit ® Games 2025: vittoria di Toomey e Hopper, l’Italia invece cresce con Zenoni

I CrossFit® Games 2025 si sono chiusi ad Albany con un mix di conferme e sorprese. Da una parte Tia‑Clair Toomey‑Orr, che ha messo in bacheca l’ottavo titolo e continua a riscrivere i record.

Dall’altra Jayson Hopper, che ha strappato il titolo di Fittest Man on Earth al termine di tre giorni serratissimi, decisi all’ultimo evento.

In mezzo, storie di atleti che non hanno mollato un centimetro: tra loro anche l’italiano Enrico Zenoni, protagonista di una prova solida e in crescita rispetto alla sua prima apparizione nel 2022.

Tia‑Clair Toomey‑Orr: la regina che non abdica

Chi pensava a un calo si è dovuto ricredere. Tia‑Clair Toomey‑Orr ha conquistato il suo ottavo titolo ai CrossFit® Games, anche se in questa stagione lei si è concentrata molto all’hyrox.

Non è stato un dominio assoluto in ogni singolo evento, ma una dimostrazione di costanza e lucidità che nessuna avversaria è riuscita a eguagliare.

Lucy Campbell e Olivia Kerstetter hanno provato a inseguirla, ma Tia sembrava avere sempre una marcia in più. Nei momenti critici, la sua esperienza ha fatto la differenza.

“Amo ancora competere” ha dichiarato a fine gara, sorridendo nonostante la fatica. Parole che spiegano bene perché, anno dopo anno, continua a essere la donna da battere.

Podio Femminile:

1. Tia Clair Toomey-Orr
2. Lucy Campbell
3. Olivia Kerstetter

Jayson Hopper: la sorpresa che diventa certezza

La corsa maschile è stata tutt’altro che scontata. Il titolo si è deciso solo all’ultimo evento e il verdetto ha premiato Jayson Hopper, che con 787 punti ha messo in fila Ricky Garard e James Sprague, distanziati di pochissimi punti.

La svolta è arrivata nel Climbing Couplet, dove Hopper ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari. Ma la vera forza del nuovo campione è stata la regolarità: mai fuori dai primi posti, mai davvero in crisi, nemmeno nel complicato Running Isabel che ha rimescolato la classifica.

Un titolo che segna la sua definitiva consacrazione e apre un nuovo capitolo per la categoria maschile.

Podio Maschile

1. Jason Hopper
2. Ricky Garard
3. James Sprague

Team: la favola di CrossFit® Oslo Kriger

Per la prima volta nella storia, un team europeo conquista i CrossFit® Games. CrossFit® Oslo Kriger ha battuto i giganti americani, portando a casa un successo storico.

Con prove compatte e una strategia impeccabile, i norvegesi hanno mantenuto la leadership, resistendo agli assalti di CrossFit® Mayhem e Camel City CrossFit®. Una vittoria che cambia le carte in tavola e conferma che il livello del CrossFit® europeo è ormai ai massimi vertici.

Podio Team

1. CrossFit Oslo Kriger
2. CrossFit Mayhem
3. Camel City CrossFit

Enrico Zenoni: l’Italia c’è

Tra i giganti di Albany c’era anche lui: Enrico Zenoni, alla sua seconda esperienza ai Games. Chi lo conosce sa che non è tipo da mollare. E infatti, in tre giorni di fuoco, ha dimostrato tenacia, coraggio e una crescita che non passa inosservata.

Giorno 1: partire col piede giusto

Zenoni ha rotto il ghiaccio con il Run, Row, Run, chiudendo 17° overall in 51:29. Poi un 15° posto in All Crossed Up (7:13) e un altro 15° nel Climbing Couplet (7:22). Non numeri da copertina, ma il segnale chiaro che Enrico c’era.

Giorno 2: il peso della sfida

Il Grip Trip lo ha visto 18° (19:02), poi il difficile 1RM Back Squat. Lì ha pagato pegno: primo tentativo chiuso a 415 libbre (188,2 kg), ma i successivi due sono sfumati. La delusione però non l’ha piegato: nel Throttle Up (18° in 3:25) e in Hammer Down (22° in 5:18) ha continuato a dare tutto.

Giorno 3: luce e ombre

Il momento magico è arrivato in Going Dark: vittoria nella sua batteria e 8° posto overall (9:22). Poi la doccia fredda: Running Isabel, chiuso ultimo (3:31). Ma Enrico non ha smesso di crederci. Nella finale Atlas ha stretto i denti, chiudendo 20° in 9:47.

Alla fine, un 22° posto complessivo che vale oro: nel 2022 era stato 29°. La crescita è tangibile, e la sua determinazione lascia intuire che il meglio deve ancora venire.

Emozioni, sudore e storie da ricordare

Questi CrossFit® Games 2025 hanno avuto tutto: il dominio della regina, il trionfo di un outsider, il sogno europeo e la grinta di atleti come Zenoni. Ma hanno avuto anche il calore del pubblico, le lacrime degli sconfitti e l’energia di chi sa che ogni secondo sul floor è un pezzo di storia.

E noi di CrossMag eravamo lì, con gli occhi e l’obiettivo di William Moraes, che ha seguito passo per passo la competizione, portando a casa scatti che raccontano meglio di mille parole ciò che abbiamo vissuto.

Le nostre riflessioni…

Quello che abbiamo visto ad Albany è stato un CrossFit® Games diverso dal solito.
Un evento costruito sul cuore del nostro sport: monoestrutturale, ginnastica e sollevamento pesi. I tre pilastri che reggono il CrossFit®, intrecciati in workout pensati per mettere davvero alla prova le capacità generali degli atleti.

La programmazione è stata lineare e solida, senza esperimenti eccessivi: niente fronzoli, niente format che rischiassero di trasformare la gara in un circo. Un segnale chiaro dopo la stagione turbolenta dello scorso anno, segnata dall’infortunio grave di Lazar Dukic. Quest’anno, la priorità è stata la sicurezza: con un solo evento all’aperto, tutto il resto si è svolto in condizioni controllate e senza intoppi. L’unico problema fisico segnalato? Una semplice crampi di Anikha Greer, subito risolto.

Così l’attenzione è rimasta dov’era giusto che fosse: sulla competizione. E che competizione. Con una classifica che cambiava di continuo, persino Tia‑Clair Toomey‑Orr si è ritrovata a entrare in una prova di PR senza la maglia di leader. Tra gli uomini, sorprende l’opacità di Jeff Adler e il ritorno di un Justin Medeiros finalmente competitivo con i migliori.

Tre giorni che hanno ricordato a tutti cos’è il CrossFit® nella sua forma più pura: fatica, resilienza e la continua sfida a superare i propri limiti. E noi, da bordo campo con le immagini di William Moraes, l’abbiamo vissuto e raccontato.

E mentre già si sogna il 2026, noi ci portiamo a casa un pensiero: la forza non è solo nei muscoli, ma nella capacità di rialzarsi, di crederci ancora, di non mollare mai.

 

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