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Casi doping nella Copa Sur: tanti atleti trovati positivi

Anche dall’oltre oceano arrivano notizie infelici…Sono tanti gli atleti risultati positivi nei test antidoping della Copa Sur, svoltasi a Vitoria in Brasile, soprattutto nella categoria dei Team.

Sono 4 le squadre squalificate per atleti con campioni positivi e, pertanto, gli inviti andranno al 5° e 6° team della classifica generale (sempre se non risultino positivi anche loro!).

Lista Ufficiale degli atleti positivi (ad oggi)

Una situazione drammatica e, a dire il vero, niente è più pericoloso della disinformazione e della mancanza di conoscenza di un argomento.

Nel doping non è diverso…

Riflessioni sul doping…

Quante volte sentiamo dire che qualcuno è stato beccato per doping e poi ci viene in mente: “e per forza usano gli steroidi”, ma lo diciamo senza nemmeno analizzare cosa sia realmente accaduto.

Per darvi un’idea, l’ex calciatore Romario è stato beccato per doping nel 2007 per aver usato la finasteride.

Questo nome è ben noto alle persone che soffrono di calvizie, dopotutto è un farmaco usato per prevenire la caduta dei capelli.

Tuttavia, la sostanza era stata bandita dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA); secondo l’esperto medico, il dott. Eduardo de Rose, il farmaco non aumenta le prestazioni dell’atleta, ma rende difficile la ricerca per scoprire possibili sostanze proibite.

“La Wada classifica la finasteride come agente mascherante. Non aumenta la forza, la potenza o la resistenza dell’atleta, semplicemente rende difficile per il laboratorio rilevare gli steroidi anabolizzanti. Per questo motivo, è nell’elenco delle sostanze vietate “, ha spiegato Rose all’epoca.

Questo esempio dimostra quanto spesso le sostanze utilizzate non aumentino realmente la forza e la prestanza dell’atleta rendendolo superiore agli altri.

Sono spesso usate senza intenzione e senza volontà, come nel caso di Romário, o ingerite a causa di qualche contaminazione incrociata, come nel caso di Lari Cunha l’anno scorso, che non era a conoscenza dell’esistenza di Ostarine nelle sue medicine.

Pertanto, è estremamente importante ascoltare gli atleti e comprendere le possibili e reali ragioni che hanno causato il doping.

È sempre colpa dell’atleta

Per molti può sembrare assurdo, ma a quanto pare è qualcosa di ben visto dagli stessi atleti. Secondo le regole di CrossFit, ogni atleta è responsabile per ciò che ingerisce.

Per questo motivo, anche se l’errore non è direttamente o intenzionalmente imputabile all’atleta, egli deve assumersi l’intera responsabilità del caso.

Ad oggi, non abbiamo avuto nessun atleta risultato positivo a qualche sostanza proibita che si sia lamentato di questa regola della competizione.

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