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Attività fisica e benessere mentale: i benefici dello sport sulla persona

Perché lo sport ci dona dei benefici, non solo fisici, ma anche mentali? Te lo sei mai chiesto?

Perché ci aiuta a trascenderci, ossia a superare i nostri limiti, ad ampliare i confini della nostra persona, sia a livello esteriore (plasmando il nostro corpo), che a livello mentale, allenandoci a sostenere la fatica che necessariamente comporta un valido allenamento.

Per capire questo, dobbiamo fare un passo indietro, e cercare di tratteggiare le caratteristiche dell’attitudine sportiva. Essa è uno stile di vita.

Attività fisica e benessere mentale: il concetto di “esercizio”

Alla base dello stile di vita dello sportivo c’è l’esercizio. Sembra scontato, ma se andiamo alle radici etimologiche di questo termine, ne scopriremo le varie sfaccettature e tutta la ricchezza che contiene.

La parola deriva, infatti, dal greco áskēsis, che subito fa venire in mente gli asceti. Chi sono gli asceti?

Coloro che scelgono pratiche di vita al limite rispetto alla norma, che cercano di superare i propri limiti interiori per trascendersi, per superarsi, mettendosi alla prova.

I monaci stiliti che trascorrevano la loro vita su una colonna ne sono un esempio, anacoreti che riducevano al minimo il sostentamento per cercare il contatto con una realtà intangibile.

Oppure pensiamo ad un altro termine che deriva da áskēsis, ovvero ascesa. L’ascesa è una salita, faticosa, che mette alla prova, per raggiungere una vetta.

Ecco, questi esempi ci riportano al significato profondo insito nella parola “esercizio”: allenamento a superarsi. Esso indicava l’allenamento atletico e militare, ma anche la pratica della virtù, ossia il seguire una serie di norme interiori e di intenzioni, per raggiungere la mèta ambita.

Questo dimostra come, durante l’esercizio, sia l’intera persona ad essere in gioco, non solo il suo corpo, proprio perché – per ottenere dei risultati – bisogna essere temprati anche a livello mentale.

Di conseguenza, si evince come il benessere sia anche mentale. Quando ci alleniamo, senza magari averne coscienza, mettiamo in campo delle caratteristiche interiori, delle attitudini che confermiamo e che sviluppiamo sempre più: dedizione, costanza, sacrificio, progettualità sono gli ingredienti fondamentali di un buon esercizio.

Lo sport ci permette di scoprire queste caratteristiche interiori, che sono alla base della possibilità di allenarci con profitto. Non tutti, soprattutto all’inizio, sono capaci di accogliere questi ingredienti, ma – se si tiene duro – ci scopriamo in grado di cose che sino a poco prima erano impensabili.

E questo ci gratifica, perché ci fa vedere sotto una nuova luce, da cui scaturisce il benessere interiore.

Superare i propri limiti

Ogni volta che ci alleniamo, che abbracciamo lo stile di vita dell’esercizio, ridefiniamo i nostri confini. Senza saperlo siamo degli agonisti, non perché facciamo gare, bensì perché siamo in gara con noi stessi, nel costante tentativo di superare i nostri limiti, di metterci alla prova.

“Agonismo”, d’altro canto, deriva proprio da agon, che vuol dire “lotta”, “gara”. Essere in competizione con noi stessi è il movente del continuo perfezionamento che sta alla base del progetto dello sportivo, che desidera migliorarsi sempre di più. E quanto è gratificante andare oltre noi stessi, vedersi crescere, percepirsi in evoluzione rispetto a sé medesimi.

Sport, palestra di vita

Pensiamo anche al luogo in cui ci alleniamo. La palestra. Essa era, in origine, il rettangolo di sabbia in cui si praticava la lotta, ed era parte del ginnasio (da cui, guarda caso, deriva il termine “ginnastica”), ossia della scuola in cui gli antichi Greci formavano, a livello fisico e mentale, i giovani.

Il filosofo Platone si allenava qui e pochi sanno che il suo vero nome fosse Aristocle; venne chiamato Platone – che vuole dire “dalle spalle larghe – proprio perché eccelleva nella lotta.

Tutto ciò ci fa intuire come l’attività fisica, sin dalla sua nascita, andasse di pari passo con l’attività mentale: ci si allenava nel corpo e nell’anima, per garantire una cura globale nei confronti della persona, considerando ogni sua esigenza.

Ecco perché è indubbio il benessere mentale che si sortisce dall’attività fisica che non è solo una palestra di fatica finalizzata al perfezionamento del corpo, bensì anche una palestra di vita, che consente a ciascuno di noi di fiorire in ogni aspetto, esteriore e interiore.

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Dr. Annarita Dibenedetto

Laureata in filosofia, presto scopre che la sua vocazione era dare ascolto attivo dell’altro e prendersi cura delle persone.

Si iscrive al Master Triennale di Counseling Filosofico e dal 2014 è attiva come libero professionista, tutor e docente alla ISFiPP

Scoprite di più sul counselor filosofico sul sito Filosofia di Bene, della Dottoressa Annarita Dibenedetto.

 

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